ANOLINI PIACENTINI di barbara



E' da questa mattina che ho lo stracotto che sbollicchia di la' in cucina.
Il suo profumo ha raggiunto ogni angolino di casa.
Questa sera faccio gli anolini.
Non esiste Natale nelle case piacentine senza gli anolini.
E non esiste ricetta degli anolini.
Come si puo' dare la ricetta di una sensazione, di un profumo, di un'emozione???
No, no, non si puo'!
Allora cerchero' di raccontarveli...
Bisogna andare un giorno dal Sig. Saverio, macellaio di fiducia, quello che, come dice mio marito "Non ci ha mai deluso una sola volta!", si fanno due chiacchiere con lui e con la sua gentile consorte, ci si scambiano gli auguri di Natale, baci e abbracci e si torna con un bel pacchettino di carne di manzo per lo stracotto.
Quando si e' casa, si mettono gli abiti comodi e le pantofoline, si mette sul fuoco una bella casseruola, di quelle col fondo pesante, un po' d'olio d'oliva, si scalda un pochino e poi ci si adagia la carne e si comincia a farla sfrigolare.
Intanto che la carne si rosola si va in cantina e si comincia la ricerca di un buon vino bianco, fermo e aromatico.
Si stappa, si versa un pochino di vino in un bicchiere, si chiudono gli occhi e si annusa l'aroma intenso..
Si', questo va bene!
Si bagna la carne con un bel bicchiere di vino, si alza il fuoco e si fa evaporare il liquido.
Cerchiamo una bella cipolla, aspetta che la taglio a meta' e la infilzo con i chiodi di garofano...Fatto!
Adesso pulisco un paio di carote, un gambo di sedano..
Poi tolgo dallo scaffale la'in alto il barattolo dell'alloro che ho seccato la scorsa estate e li' vicino c'e' anche quello della salvia.
C'e' tutto?
No, manca qualche grano di pepe.
Aggiungiamo tutti questi sapori alla carne.
Una manciatina di sale.
Abbassiamo la fiamma al minimo.
Copriamo di acqua bollente...
Coperchio sulle ventitre'...
Ecco.
Passero' ogni tanto nel pomeriggio a dare un'occhiatina.
Intanto preparo il pane grattato.
Eh! Bisogna farselo in casa!
Quello del super sa' di muffa, che scherziamo?
Allora si prende il pane e lo si passa un attimo nel forno per tostarlo.
Si gratuggia, si setaccia e voila'!
Questo si' che e' pane da anolini!
Poi si prepara la pasta.
Farina, uova, un pizzico di sale e...olio di gomito.
Di quello ce ne vuole tanto.
Finche' la pasta "la per seda" (sembra seta) come diceva ogni volta mia mamma quando la preparava.
Si copre con una scodella e si lascia li'.
la carne intanto e' tanto tenera da sfaldarsi sotto la pressione leggera di una forchetta.
E' pronta.
Si passa nel frullatore e si mette in una bella zuppierona.
Si scalda per benino il sugo dello stracotto e si versa sul pane grattato, cioe' "sa scota al pan" (si scotta il pane).
Si gratuggia del buon parmigiano ben invecchiato.
Adesso si mette tutto insieme, carne, pane, parmigiano e si aggiungono le uova intere, il sale se serve e una bella, immancabile, grattata di noce moscata.
A Questo punto ci si tira su' le maniche e si impasta tutto 'sto ben di Dio con le manine.
Mmmmm, che profumo!
Come si fa a resistere?
Hei!? Venite ad assaggiare "il pieno"???
Vengono sempre tutti.
Adesso si tira la sfoglia, si fanno le biscioline di ripeno, si staccano i pezzettini e si adagiano sulla pasta.
Si chiude e, uno per uno, si avvolgono.
Mi raccomando!Piccoli, piccoli!
Come dice la nonna Pina : "sul cucchiaio devono starci almeno tre anolini!"

Ecco.
Questo e' quello che sta accadendo oggi in casa nostra.
E in tutte le altre case di Piacenza.
E' Natale!
Tanti auguri a tutti!!!!