CUCCIA SICILIANA di DoraL



250 gr di grano per pastiera,
400 gr di ricotta fine passata al setaccio,
150 gr di zucchero,
100 gr di cioccolato fondente tagliato a scagliette sottili,
100 gr di canditi o cocozzata,
cannella,
sale.
Lessate il grano in acqua bollente e leggermente salata per 1 ora.
Scolatelo e fatelo raffreddare per 1 ora.
Lavorate la ricotta con lo zucchero ed 1 cucchiaio di cannella,quando e' a crema unite le scaglie di cioccolato ed i canditi.
Incorporate il grano lavorando accuratamente.
Versate in coppette o in un'unica coppa grande o in uno stampo da budino foderato con pellicola trasparente.
Servite freddo guarnito di arancio candito e cioccolatini.
P.S.In un'altra ricetta ho trovato,invece,che il grano viene fatto cuocere in un miscuglio cremoso di latte e amido.
Personalmente giacche' non amo la frutta candita,al posto di questa userei tanta scorza di limone e arancia che ben dovrebbero sposarsi con il gusto del cioccolato.
Inotre terrei la Cuccia in frigo fino al momento di servire.

Piggi dice:
(dal Giornale di Sicilia)
Che Siracusa sia stata colpita da una grave carestia nel 1646, durante la dominazione spagnola, è storia.
Che nella disperazione del momento sia giunta una nave carica di frumento e che questa circostanza sia stata ritenuta un miracolo, è possibile. Certo è, però, che da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l'uso del mangiare cuccia il 13 dicembre di ogni anno. Il nome "cuccia" può derivare dal sostantivo "cocciu", chicco, o dal verbo "cucciari", cioè mangiare un chicco alla volta.
La tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a familiari, amici e vicini di casa. Le briciole si lasciano su tetti per essere catturate dagli uccellini.