MALLOREDDUS di Tiziana



Per 4 persone
Ingredienti: 500 gr di semola fine di grano duro, sale, acqua tiepida q.b.
Sulla spianatoia mettere la semola salata e fare la fontana.
Impastare con poca acqua tiepida, una quantità sufficiente a raccogliere tutta la semola.
Is malloreddus devono essere infatti impastati a lungo e la morbidezza della pasta deve essere ottenuta quasi esclusivamente attraverso la lavorazione.
La pasta alla fine dovrà essere bianca e ricca di bollicine all'interno, invisibili ma "udibili" perchè mentre si lavora la pasta si devono sentire scoppiare.
A questo punto la pasta è pronta, se ne ricavano dei cilindi della grossezza di un grissino e ciascun cilindro si taglia tipo gnocchi di patate.
Ciascun tocchetto di pasta si schiaccia poi col pollice, con forza, sopra l'apposito attrezzo di legno o anche sul rovescio di una grattugia.
Se la lavorazione della pasta è stata eseguita bene, si otterranno dei riccioli che in Sardegna sono chiamati Malloreddus e che vengono conditi, dopo averli cotti come una normale pasta fresca, col sugo alla salsiccia di cui ho già dato la ricetta.
E' anche usanza, per completare il sapore del piatto, impastare una piccola quantità di pasta con un pizzico di zafferano. Si otterranno così pochi malloreddus arancioni, saporitissimi.