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Già che ci sono mando anche la "ricetta" della minestra di bordatino, che avevo preparato per venerdi a pranzo ai maremmani precoci.
Si tratta di una minestra povera, ma dimorto furba perchè si può allungare come un elastico.
Mi spiego meglio: si tratta di una minestra di fagioli la cui "brodosità" è contrastata da una certa quantità di farina di mais.
E' chiaro che all'aumentare della "acquosità" della minestra-base (i fagioli) le nostre nonne aggiungevano più farina di mais, tanto che si andava verso una polentina come in Pinocchio.
Il nome ... bordatino è dato, secondo me, ma non ci giuro, dalla somiglianza del cavolo nero a striscioline con quella stoffa povera (ti pareva ) che aveva l'orlo sfrangiato ed imbastito.
Ingredienti (si fa sul serio):
Fagioli cannellini,
cavolo nero lessato,
farina di mais,
odori.
Le quantità fatele voi, non so mica quanti siete a tavola.
Io (e non è la tecnica tradizionale, ma una variante ) faccio un battuto abbondante di aglio, rosmarino, salvia, alloro e peperoncino e lo faccio appassire in abbondante olio e.v.
Poi butto i fagioli lessati con un po' della loro acqua (confesso che uso, se necessario, anche fagioli in scatola che, secondo me, sono ottimi per le minestre.) Faccio insaporire una decina di minuti almeno e poi passo il tutto dal colino fine. Allungo la crema di fagioli con acqua fino a renderla abbastanza liquida e poi metto il cavolo nero precedentemente lessato e tagliato a striscioline sottili. Rimetto sul fuoco e poi faccio cadere diversi cucchiai di farina di mais. Si cuoce una quarantina di minuti, aggiustando di sale ed è pronta.
Attenzione che nella parte finale tende ad attaccare: fagioli e polenta sono terribili anche da soli, per attaccare, figuratevi insieme.
Se è troppo liquida si può aggiungere farina di mais, se è troppo soda si aggiunge acqua.
Oggi, con questi freddi è una bella minestra, calda e corroborante, senza grassi animali e con il tocco del culturale. Da servire anche in cene scicche con incorporata pubblicità a coquinaria.
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