SEPPIE DI MIA SUOCERA di ellemir



a Napoli si dice: tre cose tene é bell: 'o nasill 'a vucchelle e 'a vavarelle (traduco per i non udenti: tre cose tiene di bello il nasino la boccuccia e il mento).
nella fattispecie e per traslato mia suocera (quella buona donna, sempre per i non udenti) tre cose aveva di buono (e solo quello credetemi n.d.r.) il figlio (e me lo sono preso io per fortuna) come faceva le orecchiette (che mo manco fa più perchè e quasi paralizzata e non mi sono riuscita ad imparare!) e come cucinava le seppie (che ho preparato io oggi e che sono divine, da urlo...quasi quasi le porto a chianciano) che ho invece imparato a fare (per lei io sono una mezza scema) e quindi vi passo la sua ricetta, spero che piaccia anche a voi:

1 kg di seppie pulite spellate e sfilettate
1/2 kg di cipolle
1 bicchiere di vino bianco secco
olio EV

preparatevi alla battaglia dello sfilettamento delle seppie che a volte mi sembrano capitoni tanto scivolano e sguisciano per il muco quando sono fresche, spellatele per bene e tagliatele, sciaquatele e mettetele scolandole grossolanamente in un tegame con le cipolle affettate, vedrete che entrambi gli ingredienti cederanno la loro acqua e intanto cuociono, quando vedete che si stanno asciugando aggiungete il bicchiere di vino bianco, regolate di sale e pepe e mettete l'olio, quando cominciano a sfrigolare e la cipolla è ridotta praticamente in una crema di colore bruno allora è cotta, diciamo complessivamente un'ora di cottura per tutto.
sono divine.