SPAGHETTI AL NERO DI SEPPIA di Alessandro Berloffa



Una seppia (col nero) di medie dimensioni a testa.
Scalogno, odori, aglio, olio e.v., vino bianco, sale, pelati (certo che d’estate si devono utilizzare i pomodori freschi!), peperoncino se si gradisce, prezzemolo.
Mettete a bollire l’acqua per la pasta.
Pulite le seppie: tenendo il corpo con la sinistra con la mano destra si afferra la testa con i tentacoli strappandola dal corpo con decisione. Con un coltellino si incide l’estremità del corpo verso la (ex) testa, poggiando sull’”osso”, a questo punto si estrae l’osso e la seppia sarà aperta, si tolgono con cautela le viscere tutte, conservando le eventuali (preziose) ovaie (comunemente chiamate uova di seppia), le uova vere e proprie e la sacchetta del nero. Si risciacqua, si afferra il corpo dalla parte di un’ala e si strappa l’ala stessa, l’operazione, nel contempo, permetterà di staccare tranquillamente anche la pelle, facendo poi lo stesso con l’altra ala. Si puliscono le seppie e tagliano a julienne sottile. Si taglia la testa all’altezza degli occhi, eliminando anche il becco, tagliando poi i tentacoli (quando Marina avrà tempo di fare le fotine pubblicherò il procedimento).
Fatte andare in una padella larga (dove poi salterete la pasta) in un paio di cucchiai d’olio l’aglio e lo scalogno tritato, con una foglia di lauro, appena lo scalogno comincia a “cantare” buttate i tentacoli, dopo un minuto buttate anche le seppie, sempre a fuoco vivace, sfumate col vino bianco, appena evaporato (un minuto circa) aggiungete i pelati a dadolata scolati (senza il succo), il sale, il peperoncino (o il pepe, macinato all’istante, schiacciate una o due sacchette d’inchiostro, mescolate bene quindi buttateci gli spaghetti molto al dente, il prezzemolo, e portate gli spaghetti alla cottura desiderata saltandoli in padella.
Tempo massimo totale non più di 20’