di Anna Amalia


Golosi come i biscotti, e ancor più graditi a chi non ama troppo i sapori dolci. Adattissimi per passare un'ora in compagnia, con davanti un buon bicchiere di vino, o per trattenersi a tavola dopo un pranzo o una cena, o per sostituire una cena, magari davanti ad un camino, o costituire un ottimo spuntino.. son di tradizione a Pasqua dalle mie parti, ma poi son diventati un "must" da fare tutto l'anno. Un piccolo consiglio: fatene in grande quantità, perché vanno letteralmente a ruba. Per conservarli: per tradizione venivano "'nzertati" cioè infilati in un filo e legati a mo' di collana. L'ideale è metterli in un contenitore a tenuta d'aria, magari una busta di cellophan ben chiusa o un contenitore ermetico. Io per la verità, seguendo l'insegnamento di un'amica, li conservo nelle "damigiane" a bocca larga, ben chiuse, naturalmente.




'E TARALLE SCAURATI (taralli lessi) di Patrizia




1 kg di farina
1 uovo
200 cc di olio di oliva
sale 10 gr
semi di finocchio a piacere
vino bianco q.b.

Fare la fontana con la farina, sulla spianatoia, aggiungere tutti gli ingredienti e impastare, avendo l'accortezza di aggiungere tanto vino bianco quanto basta a ottenere un impasto consistente.
Tagliare la pasta a pezzetti che tirerete in lunghi cilindri con cui formare i taralli.
I cilindri non dovranno essere troppo sottili ma neanche troppo spessi, diciamo che allo spessore di un dito vanno bene. Mettete una pentola di acqua sul fuoco e quando bollirà calateci dentro i taralli, pochi per volta.
Quando saliranno a galla, nel giro di poche decine di secondi, ritirateli con una schiumarola e metteteli in acqua fredda dove li lascerete per qualche minuto, allora scolateli e metteteli ad asciugare su un canovaccio.
A questo punto della preparazione vi potete anche fermare, nel senso che tutto quanto descritto finora lo potete fare la sera e al mattino infornare.
Infornarli a forno caldissimo finchè saranno leggermente dorati.
L'aggiunta dell'uovo dona una consistenza più "leggera" ai taralli, ma si può sostituire, in caso di intolleranze specifiche, con un pizzico (letteralmente) di carbonato d'ammonio.


'E TARALLE SCAURATI (taralli lessi) di Anna Amalia

Ingredienti: 1 kg farina, 1/4 olio d'oliva, sale e pepe, semi di finocchio, lievito di birra 40 g.
Procedimento:
diluite in poca acqua tiepida 40 g di lievito e impastatelo con due pugni di farina. Fate lievitare per un'ora. Disponete a fontana 500 g di farina e impastatela con la pasta già lievitata, l'olio, il sale, abbondante pepe e i semi di finocchietto (una manciata). lavorate con le mani l'impasto fino a che diventi liscio e morbido. Se necessario aggiungete un po' d'acqua.
Far riposare l'impasto ottenuto, coperto da un panno, in luogo tiepido, finché non sarà lievitato (un'ora). A questo punto lavoratelo e riducetelo in listarelle sottili lunghe circa 10 cm, intrecciatene due per volta, fatene combaciare le estremità così da formare delle piccole ciambelline (taralli). Lasciatele coperte a lievitare per 2 ore. Intanto mettete sul fuoco una pentola con l'acqua. Quando bolle versate pochi alla volta i taralli, e fateli cuocere finché non vengono a galla. Scolateli e metteteli allineati su di un panno ad asciugare. A questo punto sono pronti per andare in forno, a temperatura media, fino a che non saranno dorati. Farli raffreddare. Si conservano fragranti per parecchio tempo, se tenuti in contenitori di vetro a chiusura ermetica.


TARALLI SALATI CON LE UOVA di Patrizia




1 kg di farina
9 uova
10 gr di sale
100 gr di sugna (strutto) sciolta

Fare la fontana sulla spianatoia, aggiungere tutti gli ingredienti e impastare aggiungendo l' acqua necessaria.
Tagliare a pezzi e tirare la pasta per formare i taralli. Non bisognerà assottigliare troppo i cilindri di pasta, anzi il contrario, e di conseguenza anche i taralli dovranno essere belli grossi. Dall'impasto base di un chilo di farina potrete ricavare 20 taralli circa. Lessare i taralli come nella ricetta precedente.
Infornate in forno caldissimo e non tirateli fuori quando saranno leggermente dorati perchè essendo molto spessi hanno bisogno di più tempo perchè cuocia anche l'interno, per cui li potrete ritirare quando saranno di colore bruno.


TARALLI CON LO SPIRITO di Patrizia

1 kg di farina
100 gr di zucchero
100 gr di sugna (strutto) sciolta
12 uova (10 se sono grandi)
30 gr di alcool per liquori
Sulla spianatoia fate la fontana con la farina e aggiungete tutti gli ingredienti avendo l'accortezza di rispettare rigorosamente la dose di alcool e di non aggiungerlo alle uova, ma alla farina.
Impastare e procedere alla formazione dei taralli, anche in questo caso i cilindri di pasta non dovranno essere sottili ma spessi come nella ricetta precedente.
A questo punto non dovrete lessare i taralli pena la cattiva riuscita della ricetta, ma lasciarli sulla spianatoia non meno di 6 ore e non più di 8 ore, ma 6 ore è l'optimum.
Adesso li potrete lessare come descritto, quindi infornarli in forno caldissimo.
Questi taralli andranno poi glassati con glassa reale (albume, zucchero al velo e succo di limone).


TARALLI DI VINO E ZUCCHERO ('MBRIACHIELLI) di Anna Amalia

Ingredienti. 1,5 kg Farina, olio 1 bicchiere, zucchero 1 bicchiere, vino rosso 1 bicchiere, farina per lavorare.
Mettere la farina a fontana su di una spianatoia, al centro versare l'olio, il vino e l'olio e amalgamare bene il tutto fino a ottenere una pasta morbida ed elastica.
Staccate, quindi, via via, dei pezzi di pasta e lavorateli tra le dita fino ad ottenere dei cordoni piuttosto lunghi e tagliateli a pezzi di circa 10 cm.
Chiudeteli quindi a ciambella, stando ben attenti a chiuderli bene con il pollice.
Disponeteli su di una teglia unta e passateli al forno caldo .


TARALLI DOLCI CON LE UOVA di Patrizia

3 kg di farina
12 uova
300 gr di zucchero
400 gr di sugna sciolta
1 bustina di lievito per dolci
2 bicchieri di grappa (circa 350-400 cc)
sale 10 gr

Impastare sulla spianatoia badando a non versare la grappa sulle uova, procedete in questo modo: farina a fontana, zucchero, sugna, lievito, sale, grappa, mescolare senza coinvolgere la farina, unire le uova e impastare.
Dall'impasto che otterrete tagliate tanti pezzi che tirerete in lunghi cilindri sottili, lessate i taralli che avrete formato quindi cuoceteli in forno caldissimo.
Ritirateli quando saranno dorati.


TARALLINI DOLCI di Anna Amalia

Ingredienti: 500 g farina, 250 g zucchero, 4 uova, 150 g burro, 1 limone, un pizzico di bicarbonato.
Disponete la farina a fontana e mettete al centro il bicarbonato e gli altri ingredienti. Lavorate energicamente la pasta, poi dividetela in piccole parti uguali e formate dei cordoni da cui ricaverete i tarallini.
Disponeteli su di una teglia imburrata e infornateli a fuoco caldo per mezz'ora.


TARALLINI PIZZAIOLI di Patrizia

1 kg di farina
12 gr di sale
200 cc di olio di oliva
un tubetto di concentrato di pomodoro
origano a piacere
vino bianco q.b.

Fare la fontana con la farina sulla spianatoia, aggiungere tutti gli ingredienti e impastare con il vino bianco necessario.
E' importante usare il concentrato di pomodoro e non il passato, perchè nel passato c'è acqua e i taralli risulterebbero poco friabili.
Tagliare in pezzi la pasta, e tirarli in lunghi cilindri sottilissimi, meno spessi di un dito mignolo, formare i taralli. lessarli e infornarli a forno caldissimo.
State molto attenti alla cottura di questi taralli perchè essendo già dorati dovrete badare al momento in cui cambiano colore, inoltre essendo molto sottili, dal dorato al bruno scuro (punto di cottura) al bruciato, il passo è breve.


TARALLINI MESSICANI di Patrizia




1 kg di farina
12 gr di sale
200 cc di olio
5 cucchiai di salsa chili
due cucchiaini di crema di peperoncino (ricetta sul database di Coquinaria)
vino bianco q.b.

Questa ricetta è una variante di quella precedente e il procedimento e le accortezze da tenere presenti, sono identici.