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LE MALATTIE

LE MALATTIE DELL’OLIVO
Le malattie più diffuse sono: la fumaggine, l’occhio di pavone e la rogna, a cui si aggiunge il cancro dell’olivo.

La fumaggine è dovuta ad una cocciniglia (Capnodium eleaphilum, Cladosporium herbarum) che ricopre la pianta con una polverina nera (fuligginosa) che non è dannosa alla pianta in sé ma che crea numerosi disagi a chi poi va a cogliere le olive, causando numerose irritazioni.



L’occhio di pavone è dovuto al Cycloconium oleaginum, un parassita che si insedia sulla pianta. Il risultato sono delle macchioline inizialmente piccole e bruno verdastre (diffuse soprattutto nelle pangine superiori delle foglie) che con il passare del tempo crescono fino a raggiungere (nei rami) anche diametri ragguardevoli di 8-10 cm. L’aspetto diventa a questo punto come vellutato, aumenta il numero di cerchi concentrici ed il colore diventa grigiastro, più scuro nella parte esterna. Il nome deriva dal fatto che soprattutto in estate le macchie sono circondate da zone colorate di verde, rossastro o giallo, che ricordano la penna del pavone. Il risultato dell malattia è la caduta delle foglie ed il disseccamento di rami e frutti (che hanno piccole macchie brunastre leggermente depresse).

La rogna invece è dovuta al Pseudomonas syringeae var. savastanoi che causa delle bolle sulla superficie della pianta. Un tempo si diceva che la rogna era dovuta al troppo vigore della pianta dovuta ad una concimazione eccessiva. Adesso invece si è scoperto che le bolle sono altamente infette e si consiglia di sterilizzare gli strumenti che sono stati utilizzati per la potatura di una pianta prima di passare ad un’altra o si rischia di trasmettere la malattia.

L’altra malattia dell’olivo è il cancro che attacca il tronco della pianta (proprio come il cancro dell’uomo): non esistono cure (come invece per le altre malattie che si possono curare con trattamenti chimici) l’unica soluzione è l’eliminazione fisica della parte malata fatta con uno strumento che ha una piccola accetta da una parte ed un “cucchiaio” dall’altra per meglio potersi inserire i ongi punto della pianta. Il lavoro deve essere fatto con precisione certosina e ci si deve fermare non appena si arriva alla parte ancora viva dell’olivo.

Come ultima malattia, forse però la più diffusa e temuta, occorre ricordare la mosca olearia (Bactrocera oleae) che depone le uova nell’oliva, lasciando una depressione a contorno triangolare. Le larve poi scavano delle gallerie all’interno del frutto. In queste gallerie si sviluppano funghi e batteri che causano marciumi he fanno cadere le drupe per terra. Qualora non cadessero, le caratteristiche dell’oliva peggiorano comunque sensibilmente.

L’unica cura che si conosce al momento è chimica.
Per cercare di mettere un freno a queste malattie, di solito si fanno dei trattamenti durante l’anno a base di solfato di rame e di un olio specifico.