di AnnaMaria.

ERBE AROMATICHE. Lavanda: storia e curiosità

© Nicola Impallomeni
Storia

Non si conosce il luogo d’origine della lavanda: pare l’Arabia o il Nord Africa.
Gli antichi Egizi ne utilizzavano l’olio per il processo di mummificazione e gli antichi Romani usavano i fiori di lavanda per profumare l’acqua del bagno (il termine lavanda deriva proprio dal latino “lavare”). Descritta da Plinio il Vecchio come una delle erbe curative più utilizzate, era amata anche per le sue proprietà rinfrescanti oltre che profumanti.
Durante il Medioevo con la varietà di Lavandula Stoechas si preparava un medicinale chiamato Sticadore utilizzato per curare crampi intestinali, nausea, vomito e singhiozzo.
Ma è durante il periodo Elisabettiano che ha inizio la larga diffusione della lavanda nel campo della profumeria con il noto profumo inglese chiamato “The Lavender”. Le dame, in quel periodo, cucivano all’interno delle loro sottane dei sacchetti contenenti fiori di lavanda ed è forse proprio da questa usanza che ancora oggi si usano i sacchetti di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme.
Fu proprio dalla lavanda che René Maurice Gattefossé nel XX sec. con gli studi sugli oli essenziali cominciò il discorso vastissimo dell’aromaterapia moderna. Nel suo libro “Aromathérapie” (1937) egli narra come durante uno dei suoi esperimenti si ustionò gravemente una mano. Sapendo che in medicina la lavanda veniva utilizzata per lenire le scottature e le infiammazioni, immerse immediatamente la mano in un recipiente contenente olio di lavanda che si trovava sul suo banco di lavoro.
Impressionato dal risultato cominciò lo studio e l’analisi di altre piante officinali cercando di scoprirne le certe proprietà terapeutiche.

Curiosità

L’olio di lavanda è utilizzato dai ceramisti per la diluizione dei colori ed è considerato essenziale per dipingere le porcellane.
I cacciatori delle Alpi un tempo utilizzavano questa pianta contro i morsi di vipera strofinando la zona del morso con i fiori di lavanda per neutralizzare il veleno.
In Francia c’è l’usanza di mettere sui davanzali dei rametti di lavanda per tenere lontani gli scorpioni.
La spiga di lavanda è considerata un amuleto contro le disgrazie e il maligno e pare che sia anche un talismano per portare prosperità e fecondità.