di Rossanina

Era diverso tempo che mi frullava in testa l’idea di portare in casa un essiccatore (dopo anni di coabitazione con due genitori che essiccavano i funghi sotto al casco per capelli…). Pensavo sempre la possibilità di farmi in casa i pomodori secchi di cui ho un uso spaventoso. La voglia è cresciuta poi quando Rucoletta è venuta qui a casa e mi ha insegnato ad essiccare le scorze di arancia. Poi … un giorno ho assaggiato una mela secca e mi sono innamorata di quello snack goloso, sano, senza glutine e senza lattosio!

Ed è stato così che mi sono messa alla ricerca di un essiccatore. E, dopo varie letture, la mia scelta è caduta sull’essiccatore biosec della Tauro essiccatori.

Ma perché?

La cosa che mi ha colpita per prima è stata la posizione della ventola che non si trova sul fondo, con l’aria calda che quindi per arrivare all’ultimo vassoio in alto deve attraversare prima tutti gli altri vassoi, ma sul retro, in modo che il soffio di aria raggiunga tutti i vassoi contemporaneamente, in modo che gli ingredienti si essicchino tutti in contemporanea.

L’essiccatore biosec è grande (il che, ammettiamolo, potrebbe essere anche uno svantaggio), ma per me che di spazio ne ho in abbondanza, mi permette di fare diversi prodotti insieme, anche perché, non potendo ammassarli, ogni mela prende un vassoio, e già che ci sono non faccio due mele per volta.

L’essiccatore biosec ha vassoi rettangoli e gli ingredienti si dispongono meglio che in quelli circolari, ma soprattutto la grandezza permette anche di essiccare delle fette lunghe, verdure lunghe, che non sempre riescono a trovare spazio in quelli circolari. In più, nei casi in cui sia necessario “foderare” i vassoi, con quelli rettangolari si fa in un attimo.

Ha diversi programmi (oltre alla possibilità di selezionare manualmente tempo e temperatura) che, ad una come me che nel mondo dell’essiccazione è alle prime armi, permettono di procedere al volo senza prima doversi leggere mille libri sui tempi e le temperature.

E’ silenzioso, e se non bastasse, ha anche un programma specifico, particolarmente silenzioso per chi tiene il biosec in ambiente in cui non ci può essere troppo rumore.

Ci sono diverse configurazioni, da quella più semplice con struttura e cestelli in plastica, a quella con struttura e cestelli in acciaio inox.

Ci sono dei fogli favolosi di materiale antiaderente che permettono di fare delle paste di frutta ed essiccarle.  Non l’ho ancora provato (sono parecchio a corto di tempo ultimamente, anche per giocare…)  ma devo ammettere che l’idea mi attira moltissimo.

Il consumo è abbastanza ridotto e va dai 15W nei momenti di minor consumo, a quelli, rarissimi, di grande consumo a 480 W (normalmente comunque il consumo massimo è di 350W): ha anche un programma di risparmio.

Per la pulizia non c’è nessun problema, perché i cestelli sono lavabili in lavastoviglie.

Questi i motivi per cui ho scelto l’essiccatore brosce, e devo dire che ha rispecchiato a pieno le mie aspettative (non sono rudista, ma funziona anche a temperature molto basse quindi adatte a chi ha scelto questo genere di alimentazione).

Ho provato a farci le mele secche e sono venute benissimo anche se, non avendo riempito tutti i vassoi, il tempo indicato dal programma automatico è risultato leggermente eccessivo  anche perché avevo fatto le mele molto (troppo) sottili. Ma per la prossima volta ci adatteremo ;D

Il prezzo non è sicuramente dei più economici, ma se si pensa di utilizzare molto l’essiccatore credo che questa possa essere una scelta assai valida.

Per acquistare il modello che ho testato io cliccate qui!

Per il modello base: qui