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  • BABETTE!

    metti immediatamente la ricetta della tua panna cotta al caffè! [img]graemlins/slurp.gif[/img]

  • #2
    Si, giusto, anche io e Graziano la stiamo aspettando. Era cosà ­ ma cosà ­ buona!
    I never lose. I either win or learn. (Nelson Mandela)

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    • #3
      ma è davvero così buona? [img]tongue.gif[/img] [img]graemlins/E17.gif[/img]
      Cinzietta
      Scrivere una ricetta è facile,ma ascoltare la sofferenza è molto più difficile" kafka
      Il forno incantato

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      • #4
        panna cotta al caffe' [img]graemlins/slurp.gif[/img]
        Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
        George Bernard Shaw

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        • #5
          aspetto anch'io trepidante!!!! [img]graemlins/slurp.gif[/img]

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          • #6
            babette... per favore... era una favola...
            lo vedi che faccio bene a volerti come mia fidanzata...?
            ...mi chiamo Bond, Maffo Bond....
            ...Il mio cervello è fuggito all'estero ma non ha voluto che lo seguissi...
            La Polpetta Perfetta

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            • #7
              </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: maffo:
              babette... per favore... era una favola...
              lo vedi che faccio bene a volerti come mia fidanzata...?
              </font>[/QUOTE]Maffo ma gia' te sei scordata di Filippo Lamantia [img]graemlins/E17.gif[/img]
              Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
              George Bernard Shaw

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              • #8
                Serena,sono sempre qui dietro che ascolto.....grrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!
                La resdora.

                La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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                • #9
                  OK, OK, arrivo!

                  PANNA COTTA AL CAFFE'

                  1 litro di panna liquida fresca
                  1 caffè espresso (o un paio di cucchiai di caffè abbastanza forte)
                  150 gr. di zucchero a velo
                  1 cucchiaino di estratto di vaniglia
                  8 gr. gelatina (sono 4 fogli di quella paneangeli)

                  Metti in un tegame largo e alto possibilmente di acciaio (la panna assorbe molto gli aromi, quindi in quelli antiaderenti potrebbero esserci aromi residui da altre preparazioni), la panna, lo zucchero, la vaniglia e il caffè: fai andare a fuoco medio-alto mescolando in continuazione con una frusta a mano (non ci vorrà tanto), è importante mescolare per evitare che si formino grumi o la pellicola in superficie. Nel frattempo si ammollano i fogli di gelatina con l'acqua fredda.
                  Quando la panna arriva ad ebollizione, si fa bollire un paio di minuti, sempre mescolando e stando attenti che non faccia l'effetto vulcano come il latte ed esca dal tegame: si prendono i fogli di gelatina, si strizzano bene e si buttano nel tegame con la panna in ebollizione, si continua a mescolare ancora qualche minuto solo fino a quando non si vedranno frammenti di gelatina ed essa gelatina sarà quindi sciolta.

                  Nello stampo prescelto si caramella fondo e pareti (io l'ho fatto con il caramello che avevo preparato in quantità e tenuto in un vaso, quindi non ho acceso un altro fornello per caramellare lo zucchero ), e si versa il composto sul caramello. Lascia intiepidire a temperatura ambiente (con sto caldo è durissima) e poi in frigo cercando di non muoverla per almeno 6 ore, così da non creare crepe nel composto che si sta saldando.
                  Ah, possibilmente sigillare lo stampo in modo che la panna non assorba altri odori, sempre per il motivo che si diceva all'inizio.

                  Tutto qua: è vero o no che è una banalità ?

                  [ 28.06.2005, 12:25: Messaggio modificato da: babette ]
                  silvia

                  Non ci siamo ritrovati per farci vedere, e neppure per mangiare: per quello sarebbe bastato un ristorante.
                  Noi ci siamo mangiati.
                  (enzo)

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                  • #10
                    ok la provo!
                    grazieee
                    Cinzietta
                    Scrivere una ricetta è facile,ma ascoltare la sofferenza è molto più difficile" kafka
                    Il forno incantato

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                    • #11
                      grazie mille era da sballo!

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                      • #12
                        E quella della torta con la crema e le ciliegie ?
                        [img]graemlins/slurp.gif[/img] [img]graemlins/slurp.gif[/img] [img]graemlins/slurp.gif[/img]

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                        • #13
                          </font><blockquote>cita:</font><hr />Inviato da: barbara:
                          E quella della torta con la crema e le ciliegie ?
                          [img]graemlins/slurp.gif[/img] [img]graemlins/slurp.gif[/img] [img]graemlins/slurp.gif[/img]
                          </font>[/QUOTE]non era di Tina?

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                          • #14
                            Quella di Tina aveva sopra le ciliegie intere e la gelatina, quella di Babette era tipo crostata, le ciliegie non si vedevano cosi' bene.

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                            • #15
                              Barbara, ma quella non era certo una specialità , anzi, inventata facendo, al solito, un mix di coqui-ricette.

                              Eniuei, vi metto una traccia:
                              - pasta frolla di rossella, quella con parte di farina di mandorle
                              - crema pasticcera della Ross, fatta per benino con tutti i crismi
                              - ciliegie denocciolate sulle quali ho buttato un paio di cucchiai di zucchero, messo sul fuoco fino a scioglimento dello zucchero e formazione di sciroppo fatto da zucchero e succo di ciliegie

                              Unica cosa da rispettare, tutti e tre i componenti devono essere freddi sennò succede un ma(r)cello. [img]graemlins/E17.gif[/img]
                              silvia

                              Non ci siamo ritrovati per farci vedere, e neppure per mangiare: per quello sarebbe bastato un ristorante.
                              Noi ci siamo mangiati.
                              (enzo)

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