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  • #46
    Francesca ti scrivo alcune ricette che, secondo me, fanno proprio al caso tuo. Avrei voluto e dovuto mettere pure le foto, ma non ne ho nessuna già fatta e in questo momento sono troppo incasinata, però ti assicuro che sono ricette ultradecennali fatte e rifatte, perciò puoi farci affidamento.

    Biscottini con le mandorle tostate
    1 kg di farina di grano tenero
    6 uova
    100 gr di burro o margarina morbido
    10 gr cremor tartaro
    10 gr ammoniaca
    5 gr. bicarbonato
    600 gr zucchero
    scorza grattugiata di un limone
    200 gr di mandorle tostate e tritate

    La ricetta prevede di unire tutti gli ingredienti, tranne le mandorle, senza un ordine preciso, tuttavia io lavoro uova e zucchero per cinque minuti nella planetaria, poi aggiungo gli altri ingredienti tutti insieme.
    Aiutandosi con due cucchiaini si formano dei filoncini piuttosto piccoli sulla placca del forno, si bagna la superficie con uovo battuto e si cuociono in forno a 180° finchè saranno dorati (circa 15 minuti). Si lasciano intiepidire e si tagliano a fette. Il passaggio in forno per farli biscottare non è previsto, ma nulla vieta.

    Biscottini ai cereali o alle nocciole

    240 gr. di farina di grano tenero
    50 gr. fecola
    2 uova medie o grandi
    da 2 a 4 cucchiai di latte
    70 gr di zucchero
    qualche cucchiaio di liquore strega o altro a piacere
    una bustina di lievito per dolci
    un pizzico di sale
    140 gr di burro morbido

    per completare:
    corn-flakes oppure nocciole tostate tritate
    zucchero al velo

    Questi biscotti, nella versione con i corn flakes, altro non sono che le famose rose del deserto, e sono le più buone che abbia assaggiato, ma sono molto sensibili all'umidità, perciò io li preferisco nella versione con le nocciole.
    Si impastano insieme gli ingredienti. Aiutandosi con due cucchiaini si fanno cadere delle palline di impasto nei corn flakes oppure nelle nocciole tostate e tritate, aiutandosi con quello dei due che si è scelto, si compattano le palline che, una volta ben ricoperte, si mettono sulla placca del forno e si cuociono a 180° per il tempo necessario. Infine si cospargono di zucchero al velo.

    Altra versione di questi biscottini prevede l'aggiunta nell'impasto di gocce di cioccolata e niente rivestimento esterno.

    Biscotti con la ciliegina

    1 kg farina di grano tenero
    200 gr di burro morbido o strutto
    500 gr di zucchero
    6 uova
    5 gr di bicarbonato
    10 gr di cremor tartaro
    10 gr di ammoniaca
    scorza grattugiata di un limone
    vaniglia
    ciliegine candite rosse e verdi q.b.

    Impastare gli ingredienti tutti insieme, stendere una sfoglia alta 1/2 cm tra due fogli di carta forno, ritagliare dei cerchi del diametro di 4 cm (si allargano molto in cottura), decorare il centro con mezza ciliegina candita e infornare a 180° per 10-15 minuti.

    Quaresimali di Sant'Agata di Puglia

    1 kg di mandorle intere tostate
    1 kg di farina
    800 gr. di zucchero
    2 cucchiai di cannella
    succo di un limone
    due bacche di vaniglia
    10 gr di ammoniaca
    8 uova medie o grandi

    Mescolare le uova con ammoniaca, vaniglia e cannella, unire lo zucchero e lavorare cinque minuti, aggiungere il succo di limone, infine farina e mandorle.
    Formare i filoncini sulla placca del forno, cuocere a 180° finchè siano cotti. Lasciarli intiepidire e tagliarli a fette, ripassarli in forno per la biscottatura.
    Questi forse sono meno indicati degli altri alla rivendita visto il quantitativo di mandorle che contengono.

    Biscotti bicolore

    18 uova
    1 kg di zucchero
    600 ml di olio di semi di arachide
    30 gr di cremor tartaro
    20 gr di ammoniaca
    5 gr di bicarbonato
    2 kg di farina di grano tenero (meno 70 gr nella versione al cacao)
    100 gr di cacao amaro (solo per la versione al cacao)
    scorza grattugiata di una arancia (solo per la versione al cacao)

    In questo caso divido in due gli ingredienti, preparo prima la versione bianca (ovviamente senza cacao e pure senza buccia di arancia), poi preparo la versione al cacao, togliendo 70 gr dal chilo di farina e aggiungendo la scorza di arancia.
    Il procedimento è questo: lavorare le uova con le polveri lievitanti, si aggiungono lo zucchero e l'olio, infine la farina e, nella sola versione scura, il cacao e la buccia di arancia.
    Aiutandosi con due cucchiaini si formano dei filoncini a due colori sulla placca del forno, avendo cura di mettere sotto l'impasto al cacao e sopra quello chiaro, altrimenti è più difficile controllare la cottura. Si lasciano cuocere in forno a 180° finchè la parte bianca sarà dorata. Si lasciano intiepidire e si tagliano a fette. Non è previsto di ripassarli in forno per la biscottatura.

    Ciambella marmorizzata

    250 gr di zucchero
    250 gr di burro
    4 uova grandi
    50 gr di mandorle
    50 gr di cioccolato fondente tritato
    150 ml di latte
    500 gr di farina di grano tenero
    una bustina di lievito per dolci
    un pizzico di sale
    20 ml di rum
    50 gr di cacao amaro
    50 gr di zucchero vanigliato

    Montare a crema il burro con lo zucchero vanigliato, 200 gr di quello semolato e il sale. Unire uno alla volta le uova. Mescolare insieme lievito e farina e, alternando con 120 ml di latte, aggiungerli all'impasto. Togliere un terzo del composto e tenerlo da parte, al rimanente aggiungere le mandorle tritate.
    A parte, mescolare il cacao con il cioccolato grattugiato, 50 gr di zucchero semolato, il rum e i rimanenti 30 ml di latte, amalgamare e versare nel composto tenuto da parte, mescolando.
    In uno stampo da ciambella imburrato, versare prima metà del composto bianco, poi tutto quello al cacao, infine il rimanente impasto bianco, fare dei movimenti nell'impasto con una forchetta e infornare a 180° controllando la cottura con uno stuzzicadenti.

    Mi pare di aver letto che hai dei limiti riguardo il cioccolato, ti ho messo lo stesso le ricette perchè non ho ben capito cosa non puoi usare se il cacao o il cioccolato.
    Patrizia

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    • #47
      Non so se hai deciso di fare pure la caprese, comunque io trovo straordinaria la caprese al limoncello di Elisabetta Cuomo, la faccio da anni ed è davvero ottima. Questa è la ricetta:

      CAPRESE AL LIMONCELLO di E.Cuomo


      350 gr di mandorle pelate tritate finissime
      5 uova del peso complessivo di 300/350 gr.
      220 gr di zucchero
      40 gr di farina o fecola
      1/2 bicchiere di limoncello
      1 limone bello fresco e profumato

      Separare i tuorli dagli albumi,montarli con 150 gr di zucchero e la scorza grattugiata del limone(devi montarli per 10 minuti).Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale(molto sodi).
      Aggiungere col cucchiaio di legno(mai con le fruste elettriche)la farina ai tuorli,le mandorle tritate,alternare col limoncello e qualche cucchiata di albume.Mescolare delicatamente fino a amagamare tutti gli ingredienti(aggiungere anche lo zucchero rimasto).
      Imburrare un ruoto di 26 cm di diametro,versarvi l'impasto e cuocere a 160° per 30/40 minuti circa.La temperatura del forno è essenziale per la riuscita della torta,potrebbero bastare anche 150°,dipende dal tipo di forno.La torta non deve stracuocere,deve rimanere chiara,altrimenti si secca.
      elisabetta cuomo
      vico equense

      Siccome la farina di mandorle la faccio con il bimby, ho un pò cambiato il procedimento, che secondo me è pure più comodo: monto gli albumi e li tengo da parte, monto le uova con 120 gr di zucchero. Unisco la scorza grattugiata del limone.
      Il rimanente zucchero, con la fecola, lo metto nel bimby assieme alle mandorle e riduco in farina, dopodichè aggiungo questo composto alle uova, alternando con il limoncello. Infine unisco gli albumi a neve.
      Riguardo la raccomandazione di Elisabetta di lasciarla chiara, a me non è mai successo che venisse secca, neanche quando si è colorita troppo, grazie alle mandorle senza buccia credo.
      Patrizia

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      • #48
        Pubblicato originariamente da la Sua fra Visualizza il messaggio
        La cosa strana è che ce ne sia una mia [emoji15]
        E che tu ne abbia messa una mia!
        La resdora.

        La terra non è un dono dei nostri padri, bensì un prestito dei nostri figli.

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        • #49
          Patrizia, grazie, grazie mille! Mi salvo tutto.

          Ieri sera ho parlato un bel po' col marito. Devo dire che lui e' su un altro pianeta rispetto a me...mi ha spinto un po' a ragionare su quello che vuole essere il mio branding. Le ricette buone ci devono essere, ma senza perdere di vista che tipo di prodotto voglio vendere, qual e' il messaggio finale che voglio dare al pubblico, come mi differenzio dagli altri e come mi voglio collocare nel mercato. Pure lui e' contrario a fare l'attivita' in casa...per una questione di numeri e di giustificare economicamente quest'attivita'.
          La mia idea iniziale di fare solo il prodotto regionale, secondo lui ha poco senso, ha senso per me, per la mia competenza, la mia origine...ma pensando al pubblico che ho di fronte? Volessi inizialmente attirare la vasta clientela francese/italiana della zona, forse mi conviene pensare ai sapori di casa che non riescono a trovare qui e che potrei offrire.
          Percio' da domani inizio a fare giro di pasticcerie/panetterie, osservare prodotti, confezioni, prezzi, tipo di clientela, ecc.
          Francesca Spalluto

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          • #50
            Ottima idea!
            Patrizia

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