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  • #46
    ciao noi eravamo in montagna in 11 e abbiamo mangiato:
    antipasto: salame morbido comprato in loco (val d'ossola)molto buono, un salame credo toscano tagliato al coltello, un salame ucraino (più che salame un wusterone ..a me non è piaciuto) , insalata russa (comprata) accompagnato da una pagnotta fatta con farina 00/farina di grano duro/ farina integrale , poco lievito di birra ...in che proporzione non lo sò ...tutto a caso , impasto diviso in due ad uno aggiunto le noci (raccolte in autunno e ancora buonissime) cotto nella stufa a legna .
    primo: lasagne classiche
    secondo : 3 cosciotti di capretto cotti sulla griglia che sono venuti sorprendentemente buoni!
    altro capretto cotto in pentola con olio, burro , rosmarino, aglio e vino bianco rosolato bene e poi finito di cuocere piano sulla stufa
    secondo/contorno: patate arrosto, carciofi fritti e fiori di zucca fritti , frittelle di verdura mucver di lena accompagnate dal yogurt greco fresco condito con succo di limone , sale e paprika dolce, insalata mista e simil torta pasqualina (molto buona l'ho fatta anche lo scorso anno)metto la ricetta scusandomi perchè non mi ricordo dove l'ho presa

    La prima volta con la (simil) pasqualina


    Se avete un pochino di manualità e vi va di tentare, ve la consiglio: la pasta croccante ed il ripieno morbido e profumato sono davvero invitanti.

    TORTA (SIMIL) PASQUALINA

    Ingredienti
    350 gr di farina
    1 cucchiaio di olio
    acqua q.b
    sale

    per il ripieno
    500 gr di bietole
    250 gr di prescinseua (che per me è impossibile trovare, quindi ho sostituito con dello stracchino e ricotta)
    100 gr di grana
    maggiorana (a piacere)
    4 uova medio/piccole
    sale
    olio extravergine d'oliva ligure q.b


    Preparazione

    Preparate per prima cosa la pasta.
    Prendete la farina, versateci l'olio, il pizzico di sale ed acqua sufficiente ad ottenere un panetto bello morbido ma che non appiccichi sul piano di lavoro (con l'impastatrice è operazione veramente rapidissima).
    Lavorate a mano un attimo l'impasto, poi pesatelo e da esso ricavate 6 pastelli dello stesso peso.
    Coprite i pastelli a campana e lasciate riposare.
    Intanto preparate il ripieno.
    Pulite le bietole e sbollentatele in acqua bollente per alcuni minuti.
    Scolate, strizzatele bene e tagliuzzatele grossolanamente.
    Una volta fredde uniteci il grana, un pizzichino di sale e la prescinseua (o lo stracchino).
    Mescolate bene e tenete da parte.
    Ora prendete i pastelli e stendeteli uno alla volta, sottilissimi. Devono essere un velo.
    Prendete uno stampo da 22 cm circa di diametro (io ho foderato la base di carta forno e stop) e stendeteci il primo velo. Spennellate generosamente di olio extravergine, poi prendete il secondo velo e stendetelo delicatamente sul primo.
    Spennellate di nuovo di olio e stendete anche il 3° velo.
    Ora riempite col ripieno di bietole, livellate bene: una volta ben uniforme, col dorso del cucchiaio ricavate quattro nicchiette, in cui romperete le quattro uova (se avete paura che l'albume sia troppo, potete separare delicatamente i tuorli dagli albumi, mettere i tuorli nelle nicchie e poi versare tanto albume quanto basta a riempirle, evitando così che ecceda).
    Prendete di nuovo un velo di pasta e stendetelo delicatamente sopra il ripieno, spennellate di olio, e proseguite così fino ad usare tutti i veli di pasta.
    Eliminate la pasta eccedente i bordi con un coltello affilato, lasciandone un paio di cm.
    Coi bordi rimasti create un cordoncino decorativo sulla pasta, poi spennellate tutta la superficie di olio ed infornate a 180° per 30 minuti (ripiano centrale del forno) ed altri 15 minuti spostando però sul ripiano più basso.
    Lasciate raffreddare su una gratella.

    frutta: arance
    dolce : pastiera e uova di cioccolato




    Patty

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    • #47
      Pubblicato originariamente da StefaniaO Visualizza il messaggio
      [ATTACH=CONFIG]n2840591[/ATTACH] Ecco la pastiera, decorazione "moderna"! [ATTACH=CONFIG]n2840588[/ATTACH]e la crostata per i bimbi
      bellissima la crostata !
      Patty

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      • #48
        Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
        aita!! io sapevo che si diceva appareil. Però una volta ho sentito parlare anche di royale. Sai che differenza c'è? son la stessa cosa? sono io che sbaglio???

        Ross, io sapevo che col termine appareil, si intende tutto quello che è impasto, composto, qualsiasi sia l'uso. Credo sia più giusto Royale, perchè intende proprio quel tipo di composto che si mette sulle torte........ però, posso sbagliarmi eh? Ma ricordo che nel forum francese che frequentavo l'appareil era genericamente per intendere il composto/impasto...
        http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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        • #49
          Ma quanti bei piatti ci sono in questo topo
          Federica

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          • #50
            ecco il mio pranzo


            con l'aperitivo:
            per accompagnare salame e uova sode:


            Focaccia gialla alle olive


            100 gr farina gialla finissima fioretto
            120 gr farina 00
            2 rametti di rosmarino
            10 gr lievito per dolci
            2 uova intere
            2,5 dl latte
            sale, pepe macinato fresco
            70 gr olive taggiasche denocciolate




            Con pazienza, in una ciotola setacciate le due farine e il lievito, tritate finemente il rosmarino lavato e asciugato e aggiungetelo alle farine.
            A parte, con la frusta elettrica, sbattete le uova fino ad amalgamarle, poi aggiungete il latte e stemperate bene tutto.
            Aggiungete il composto di latte e uova alle farine setacciate mescolando con una frusta a mano per non fare grumi. Unite un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe nero.
            Aggiungete le olive tagliate a metà e mescolate di nuovo molto bene.
            Imburrate e spolverate con la farina fioretto uno stampo a ciambella da 24 cm, versate l'impasto nello stampo e sbattetelo o scuotetelo in modo che il composto versato si pareggi, oppure, se preferite pareggiatelo con una spatola.
            Cuocete in forno già caldo ventilato a 180° per 40 minuti.
            Togliete dal forno, lasciate raffreddare e tagliate a fette per accompagnare salumi e uova sode.




            l'antipasto:







            Terrina di robiola, uova di quaglia e asparagi


            da un vecchio Sale & Pepe


            700/800 gr di robiola (Osella)
            18/20 uova di quaglia
            10 grossi asparagi verdi
            1 cipollotto rosso, un po' grossino
            1 cucchiaio colmo di prezzemolo e basilico tritati insieme
            qualche cucchiao di latte o panna liquida
            pane integrale a fette
            sale, pepe bianco
            qualche stelo di erba cipollina per decorare


            Questa terrina va preparata la sera prima.
            Cuocete gli asparagi al dente, dopo aver eliminato il fondo più duro e lavati.
            Cuocete anche le uova di quaglia. Mettetele in un pentolino, copritele di acqua fredda e calcolate circa 3 minuti da quando inizia a bollire. Fate raffreddare e sgusciatele, con santissima pazienza, cercando di non rovinarle più di tanto.
            Tritate finemente il cipollotto rosso e poi le erbe aromatiche,
            In una ciotola lavorate la robiola con le fruste elettriche fino a farla diventare una crema, aggiungete un pizzico di sale e una generosa macinata di pepe bianco.
            Foderate di carta forno bagnata e strizzata, oppure di pellicola trasparente, uno stampo da plumcake da 1 l. circa.
            Copritene il fondo con le fette di pane integrale, bagnate leggermente di latte o di panna la superficie, senza esagerare.
            Cominciate a fare uno strato di robiola sul pane, spalmandola con il dorso di un cucchiaio.
            Allineate in due file parallele le uova di quaglia, inframmezzatele con gli asparagi sbollentati, cospargete con un poco di cipolla e di erbe tritate.
            Proseguite con un altro strato di robiola a coprire bene il tutto, e continuate con le uova rimaste, la cipolla e le erbe. Coprite per bene con la robiola rimasta, e fate in modo che tutto sia ben coperto, quindi bagnate leggermente con il latte o la panna altre fette di pane e chiudete la terrina mettendole sull'ultimo strato di robiola con la parte bagnata verso il formaggio.
            Premete leggermente per assestare il tutto e per evitare che rimangano spazi vuoti, coprite tutto con la pellicola e conservate in frigorifero fino al momento di servire.
            Affettate, mettete nel piatto e decorate con qualche filo di erba cipollina.









            il primo:





            Lasagnetta in verde


            ho calcolato 2 sfoglie di lasagna a testa, poi tagliate ognuna a metà




            per il ragù di asparagi:
            1 scalogno
            2 mazzi di aspargina
            1 mazzo di asparagi un po' più grossi
            poco olio e una noce di burro
            sale, pepe bianco




            per la besciamella alla crema di piselli:
            600 gr latte
            60 gr burro
            60 gr farina
            500 gr piselli (surgelati)
            1 cipollotto fresco
            salvia
            sale, pepe, noce moscata
            poco olio e una noce di burro




            per finire il piatto:
            2 tuorli sodi






            mondate e lavate gli asparagi, tagliateli a tocchetti irregolari, salvando a parte le punte.
            In una padella scaldate un goccio d'olio, aggiungete una noce di burro e fate appassire lo scalogno tritato,
            aggiungete i tocchetti di asparagi e lasciate insaporire, quindi regolate di sale e di pepe, coprite di acqua calda e cuocete una decina di minuti, dopodichè aggiungete le punte tenute da parte e portate a cottura, lasciando però il fondo un poco lento. Non cuoceteli troppo altrimenti si sfalderanno. Meglio un pochino al dente, non troppo.


            In un'altra padella scaldate di nuovo un goccio d'olio, una noce di burro, aggiungete il cipollotto affettato, e lasciatelo stufaer un attimo, poi i piselli surgelati, magari date loro una sciacquata veloce sotto l'acqua fredda prima, un paio di foglioline di salvia e coprite di acqua calda. Regolate di sale e pepe e portate a cottura aggiungendo poca acqua calda alla volta se si asciugasse troppo. Lasciate lenti anche questi, ma non acquosi.


            Preparate la besciamella al solito modo, fondete il burro, aggiungete la farina, lasciatela tostare poi il latte caldo e mescolate con la frusta per non fare grumi, fate sobbollire un attimo, regolate di sale, pepe e aggiungete un pizzico di noce moscata.
            A questo punto, tenete da parte un poco di piselli per la decorazione del piatto, poi frullateli a crema con il minipimer.
            Unite la crema di piselli alla besciamella. Mescolate in modo che il tutto sia perfettamente omogeneo.
            Tenete tutto in caldo mentre preparate piatto per piatto.
            Procedete ora a cuocere le lasagne. Mettete a bollire l'acqua in una capace teglia che possa contenere almeno due lasagne per volta, salate e cuocete le sfoglie qualche minuto, scolatele su un canovaccio pulito, tagliatele a metà e montate il piatto. Sul fondo un poco di asparagi, poi un quadrato di lasagna, spalmatelo con la besciamella ai piselli, un altro po' di ragù di asparagi, quindi un'altra lasagnetta e ripetete la stessa sequenza. Sopra l'ultima, una leggera spalmata di besciamella, ancora un poco di asparagi, piselli di quelli tenuti da parte e una grattugiata di tuorlo sodo a mimosa.




            I secondi:







            Spinacino di vitello ripieno






            1 spinacino di vitello, aperto a tasca
            300 gr carne di manzo tritata
            100 gr mortadella tritata
            100 gr carne di maiale, un po' mista, tritata
            2 uova
            1 ciuffo di prezzemolo
            1 piccolo spicchio d'aglio
            la mollica di un panino, bagnata nel latte e strizzata
            2 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
            sale, pepe,
            1 pizzico di noce moscata
            poco olio, poco burro
            1 bicchiere di vino bianco
            salvia, rosmarino, timo


            per accompagnare:
            agretti all'olio
            1 tuorlo sodo per colorare


            in una ciotola mescolate le carni tritate. Fatevele passare un paio di volte al tritacarne dal macellaio.
            Unite la mortadella tritata finemente, il prezzemolo tritato con l'aglio, il parmigiano, la mollica bagnata nel latte e strizzata, salate, pepate e aggiungete un pizzico di noce moscata, le uova. Mescolate lungamente il tutto lavorandolo con le mani, poi riempite con questo impasto di carne la tasca dello spinacino.
            Premete e spingete il ripieno fino in fondo il più possibile, quindi chiudete l'apertura cucendola con un poco di filo bianco.
            Scaldata un goccio d'olio insieme al burro in una teglia da forno, rosolate ben bene da tutti i lati l'arrosto ripieno, aggiungete uno spicchio d'aglio, un rametto di rosmarino, qualche foglia di salvia e qualche rametto di timo fresco. Sfumate con il vino bianco, poi, una volta evaporato il vino, aggiungete un paio di mestoli di acqua calda, o se ne avete, di brodo e cuocete in forno a 180/200° rigirando l'arrosto ogni tanto e bagnandolo col suo fondo di cottura.
            Servite a fette accompagnato da un nido di agretti scottati e conditi con un goccio d'olio dove metterete un tuorlo sodo o quello che vi suggerisce la fantasia.






            Costolette d'agnello in frittura panata e patate rosmarine


            15/20 costolette d'agnello


            per la marinatura:
            rosmarino q.b
            timo q.b.
            2 spicchi d'aglio
            la scorza di un limone
            poco olio, pepe




            per la cottura:
            2 uova
            pangrattato
            1 rametto di rosmarino tritato finemente
            olio per friggere
            sale


            per le patate:
            rosmarino
            aglio
            scorza di limone


            la sera prima sistemate le costolette, eliminate eventuale grasso in eccesso e paratele.
            Lavatele e asciugatele tamponandole con carta da cucina. Man mano mettetele in una ciotola, cospargetele di aghi di rosmarino, rametti di timo, pezzetti di aglio, scorza di limone, un leggero giro d'olio e una macinata di pepe.
            Alla fine, con le mani, date una vigorosa mescolata a tutto, coprite e lasciate a marinare tutta la notte.
            Arrivato il momento di impanare, eliminate tutti i pezzetti di scorza di limone e passate le costolette nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato a cui avrete mescolate il rosmarino tritato finemente, premete ognuna per consolidare la panatura e friggetele in olio caldo. Servitele caldissime con le patate.


            Le patate al forno. Lavate e asciugate, tagliate a tocchetti, mescolate con un trito di rosmarino e aglio, messe in teglia con qualche pezzetto di scorza di limone, un giro d'olio, sale, pepe. Cotte in forno a 180/200° finché sono ben dorate.


            poi ho rifatto la Faraona all'arancia con la ricetta di Barbara che avevo fatto tempo fa, e l'ho accompagnata a una bella insalata mista primaverile, con rapanelli e cipollotto fresco.

















            E per finire, prima qualcosa di fresco..









            Ananas, arancia e kiwi al Maraschino




            frutta fresca pulita, affettata, messa in un piatto da portata un po' concavo, con aggiunta di qualche cucchiaiata di Maraschino.












            poi dulcis in fundo:











            Tre consistenze al Blu Curaçao e mango




            mezzo litro di latte
            3 tuorli
            80 gr zucchero
            1 anice stellato
            1 dl Blu Curaçao più 2 cucchiai colmi
            250 gr panna liquida fresca
            8 gr. gelatina in fogli




            2 manghi maturi
            3 gr gelatina in fogli


            qualche anice stellato
            qualche alchechengi




            Preparate la crema inglese. Mettete a bollire il latte insieme all'anice stellato.
            Nel frattempo montate le uova con lo zucchero fino a renderle belle spumose.
            Unite il latte caldo a filo mescolando fino a rendere omogeneo il tutto. Rimettete su fuoco dolce e cuocete la crema sempre mescolando, se avete un termometro, portatela a 85°, altrimenti controllate che sia pronta quando vela il cucchiaio.
            Ammollate la gelatina in fogli, una volta pronta, strizzatela e aggiungetela alla crema, lasciate sciogliere completamente mescolando. Unite anche il decilitro di liquore. Mescolate bene.
            Togliete dal fuoco, eliminate l'anice stellato e dividete la crema in due parti. In una ciotola mettetene un terzo o poco più, e il resto nell'altra ciotola.
            Alla prima ciotola con il terzo di crema, aggiungete i due cucchiai abbondanti di Curaçao, mescolate e colatela nei bicchieri facendo uno strato di circa un dito scarso, lasciate che si raffreddi un poco e mettete in frigorifero.
            Lasciate completamente raffreddare il resto della crema, poi semimontate la panna e aggiungetela alla crema, mescolando con pazienza finchè è perfettamente e completamente amalgamata e il composto è omogeneo.
            Riprendete i bicchieri, controllate che il primo strato di crema inglese al Curaçao sia ormai solido e colatevi sopra la bavarese cercando di fare strati più o meno alti uguali. Rimettete in frigorifero a solidificare.


            Sbucciate i manghi, frullateli lungamente per ridurli a una purea perfettamente liscia, trasferitela in una terrina.
            Mettete ad ammollare la gelatina.
            Prendete una piccola parte della crema di mango (due o tre cucchiai) e scaldatela in un pentolino, quando è calda aggiungete la gelatina ormai morbida, ben strizzata, e fate sciogliere mescolando.
            Togliete dal fuoco e sempre mescolando molto velocemente con una frusta a mano, fatela colare a filo nella crema di mango.
            Riprendete ancora una volta i bicchieri dal frigorifero, controllate sempre che tutto sia ormai solido, quindi versate la crema di mango facendo un leggero strato. Coprite ogni bicchiere con la pellicola e lasciate in frigo a riposare. Meglio preparare tutto la sera prima.
            Al momento di servire, decorate con un piccolo anice stellato e un alchechengi.






            Questa la tavola, apparecchiata molto semplicemente da mia figlia Serena, mentre spignattavo..

            http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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            • #51
              Giuliana che pranzo splendido avrei mangiato tutto ma proprio tutto !! no forse l'ananas no ..ma averi fatto il bis/tris....delle costolette d'agnello!
              anche la lasagnetta molto molto invitante ....complimenti!
              Patty

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              • #52
                Solo lasagne al ragu' , verdura e una fetta di colomba..
                Maria Grazia

                Commenta


                • #53
                  ho provato a mettere il mio pranzo di pasqua ma le foto del file word non si sono copiate. Ora devo uscire enon ho tempo di rimediare. Ross, se vuoi cancellarlo...
                  PAOLA
                  Il cioccolato bianco è una supposta per via orale. Iginio Massari.
                  http://ilpennellodicioccolato.blogspot.com/

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                  • #54
                    santa Pasqua Giuliana.!!!.. ma hai iniziato a preparare a s. Stefano???

                    complimenti!

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                    • #55
                      Giuliana, questo si che è un pranzo di Pasqua: complimenti per tutto!!
                      "Conta poco avere il vento favorevole, se non sai dove andare."

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                      • #56
                        Ecco il nostro pranzo di Pasqua.
                        Innanzitutto la tavola apparecchiata, il tema era Poisson en bleu
                        Tavolo.jpg


                        Abbiamo cominciato con un aperitivo e la classica torta pasqualina, per poi partire con l'antipasto vero e proprio
                        Crudi di pesce
                        Crudi di pesce.jpg

                        Salmone e tonno crudi, marinati con delle varianti alla ricetta di Gianfranco. Le varianti hanno a che vedere solo con le spezie usate per la marinatura e gli agrumi della citronnette di condimento.

                        Poi insalata di mare, calamari alla piastra olio e limone, mosciame di tonno e pomodorini concassè.
                        Antipasti.jpg
                        L'insalata di mare, fatta da mia cognata, era composta da calamari, gamberetti, cozze e vongole. Il tutto lessato e condito con sale, pepe, olio e limone, e prezzemolo.
                        I calamari sono stati puliti, togliendo interiora, occhi, becco e pelle.
                        Divisi i sacchi dalle pinne e dai ciuffi. Le pinnette ed i ciuffi sono finiti nella pasta.
                        I sacchi, aperti e liberati dalla cartilagine, sono stati scottati su una piastra poco più di un minuto per parte, poi lasciati arrotolare e intiepidire. Infine tagliati e conditi con semplice olio e limone.
                        Il mosciame di tonno, cioè una specie di bresaola di filetto di tonno rosso presa a Carloforte, è semplicemente affettato e condito con un filo di olio e pomodorini tritati.

                        Il primo è stata una Carbonara di mare
                        Carbonara di mare.jpg
                        Pulire i gamberi togliendo corazza e budello. Farli a pezzetti.
                        Fare a pezzetti i ciuffi dei calamari precedentemente puliti.
                        Pulire le canocchie e aprirle con un taglio sulla parte inferiore.
                        Mentre cuocciono gli spaghetti in abbondante acqua salata, in un saltapasta mettere olio e aglio.
                        Far dorare appena, poi aggiungere i pomodorini interi. Cuocere a fuoco vivace e spappolare.
                        In una ciotola calcolare un tuorlo a persona, salare, pepare e diluire con l'acqua di cottura della pasta. Deve uscire un composto molto molto liquido.
                        Aggiungere al sugo i calamari, le canocchie ed i gamberi. Mettere anche dei pomodorini confit.
                        Saltare giusto un paio di minuti.
                        Scolare la pasta molto al dente, tenendo da parte un po' di acqua di cottura.
                        Far mantecare nel saltapasta per un paio di minuti, poi aggiungere il composto di tuorlo e cuocere ancora brevemente.
                        Servire aggiungendo sopra della bottarga di muggine.

                        (segue)
                        Isabella
                        "per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)

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                        • #57
                          Per secondo Pagello fragolino agli aromi di primavera con chips di patate viola
                          Questi i filetti pronti per la cottura

                          Sfilettare e spinare i pagelli.
                          Metterli in una teglia con la pelle rivolta verso il basso.
                          Condire con pepe rosa, timo e maggiorana freschi, un niente di buccia d'arancia.
                          Salare leggermente.
                          In ultimo aggiungere un bicchiere di vino bianco non troppo profumato.
                          Cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti.

                          Pulire e lavare molto bene le patate viola, lasciando loro la pelle.
                          Affettarle con una mandolina a circa 2 mm di spessore.
                          Metterle sparse in una teglia piuttosto grande, facendo uno stato poco spesso.
                          Salare, pepare e condire con fiocchetti piccoli di burro. Devono essere molto piccoli e molto fitti.
                          Cuocere in forno a 200°C fino a cottura, mescolando ogni tanto. Ci vorranno circa 30 minuti.

                          Ed ecco il piatto servito


                          Infine il dolce
                          Crema inglese alla vaniglia, fragole semicandite, cialde e biscottini, colomba del carcere di Padova alle pesche e albicocche


                          Per la crema inglese. Mettere 450 ml di latte intero e 50 gr di panna in una pentola e portare circa a 80 °C.
                          In una ciotola mescolare 60 gr di zucchero con 4 tuorli medi (circa 80 gr). Mescolare bene senza montare.
                          Fuori dal fuoco versare il composto di tuorli e zucchero nel latte caldo, mescolando bene con una frusta.
                          Riportare sul fuoco ed addensare controllando che la temperatura si mantenga intorno agli 80-81°C. A 85 comincia a strappare e la crema tende ad impazzire.
                          Addensare per circa 10 minuti.
                          Far raffreddare e poi aromatizzare con due cucchiai di estratto di vaniglia.
                          Le fragole semicandite sono state fatte da mia madre con il metodo classico, cioè sciroppo di acqua e zucchero bollente e fragole lasciate a macerare. Ripetuto credo 4 volte in 2 giorni.
                          Colomba, lingue di gatto, cialde e shortbread sono stati acquistati, settimana scorsa ho avuto degli intoppi e non c'era tempo materiale di fare altro.
                          Isabella
                          "per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)

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                          • #58
                            partecipo anch'io a questo topic, mi sa che è la volta buona che scrivo la famosa ricetta di presentazione

                            il nostro pranzo di Pasqua è stato all'insegna della tradizione di famiglia, più qualche new entry, ho giusto solo due foto degli antipasti


                            -antipasto "pulcini di uova" e "fiori di primavera"
                            image_11437.jpg


                            image_11438.jpg
                            - carbonara (pseudo)vegetariana con carciofi, menta e pancetta e pecorino

                            - capretto al forno con rosmarino e cipolle
                            - involtini di quaglie con la pancetta
                            - coniglio "alla stimpirata" con le olive
                            - timballo di carciofi e menta cotto nella pentola di terracotta
                            - patate al forno al rosmarino

                            e come dolce la pastiera con la ricetta di Elisabetta Cuomo per le creme, la frolla di Adriano, i canditi...un mix dato che non sono riuscita a trovare il cedro candito ho ripiegato sul misto di canditi e aggiunto un po' di papaya candita. Non era malaccio.

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                            • #59
                              Per Pasqua solito della nostra tradizione, tant'è che non ho fotografato tutto, molte foto sono riciclate da quelle dell'anno scorso, solo il primo non è lo stesso degli altri anni ma comunque non è un piatto nuovo

                              antipasto

                              Fellata

                              fellata.jpg


                              salame napoletano, ricotta salata e uova sode


                              tortano


                              tortano.jpg



                              1,200 Kg. di farina
                              450 gr. di strutto
                              1 cubetto lievito di birra
                              sale
                              pepe
                              acqua q.b.
                              salame napoletano 300 gr.
                              provolone piccante 300 gr.
                              provola affumicata 200 gr.
                              3 uova sode


                              Faccio il lievitino sciogliendo in una terrina il lievito di birra con poca acqua tiepida e aggiungo tanta farina fino ad ottenere un impasto di media consistenza e metto a lievitare fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume.
                              Metto nella planetaria farina, strutto, il panetto lievitato, sale e molto pepe nero pestato nel mortaio, aggiungendo tanta acqua tiepida quanta ne basta per ottenere un impasto morbido e metto a lievitare, dopo che è lievitato stendo l'impasto in un rettangolo e copro con dadini di salame, dadini di formaggio e di provola e fettine di uovo sodo, arrotolo il rettangolo e chiudo a ciambella mettendolo a lievitare nella teglia apposta, quando avrà più che raddoppiato il suo volume inforno in forno già caldo a 190° per circa 45'

                              primo

                              pappardelle alla boscaiola


                              pranzodomenica1.jpg


                              ho tirato la sfoglia e tagliato le pappardelle a mano

                              ho preparato il sugo mettendo a soffriggere in olio mezza cipolla, una carota non molto grande e un gambo di sedano tutto tritato con pezzetti di gambetto di prosciutto, ho aggiunto una salsiccia sbriciolata e appena tutto era rosolato bene ho bagnato con vino bianco, appena evaporato ho aggiunto una manciata di piselli, sale e pepe e ho fatto cuocere per qualche minuto, ho aggiunto quindi funghi porcini secchi ammollati e tritati grossolanamente e un po dell'acqua dell'ammoloe portato tutto a cottura, ci ho spadellato dentro le pappardelle appena lessate e fatte saltare con un po di parmigiano grattugiato.


                              agnello alla brace con patate arrosto


                              capretto.jpg



                              Capretto, messo a marinare in vino rosso, grani di pepe nero e rosa, rosmarino, alloro, bacche di ginepro poi cotto sulla brace
                              patate tagliate a tocchetti, sbianchite, asciugate e cotte al grill

                              carciofo bollito (tradizione napoletana di Pasqua )


                              carciofopasqua.jpg


                              si pulisce il gambo del carciofo e si taglia, al centro del carciofo si mette un po d'aglio e prezzemolo tritato, si poggiano i carciofi in una pentola, si coprono d'acqua e si lessano per circa una mezz'ora, si serve un carciofo nel piatto individuale, si inclina il piatto con una forchetta poggiata sotto, si mette un po d'olio e un pizzico di sale nel piatto e si bagna la parte tenera della foglia nell'olio sfogliando man mano il carciofo e buttando la parte più dura fino ad arrivare al cuore del carciofo e si bagna anch'esso nell'olio.

                              continua
                              Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

                              www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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                              • #60
                                fragole in macedonia non fotografate

                                e poi pastiera


                                pastiera.jpg
                                Per finire f






                                Questa è la ricetta donatami da mio suocero, che era un bravissimo pasticciere napoletano, nella versione tradizionale cioè senza crema pasticcera, la pastiera è nata così, quella con la crema fu un innovazione dovuta al dolciere-lattaio Starace con bottega in un angolo di Piazza Municipio di Napoli, non più esistente.








                                INGREDIENTI Per la pasta frolla: 500 gr. di farina 200 gr. di sugna 200 gr. di zucchero 3 uova Per il ripieno: 500 gr. di grano 500 gr. di zucchero 500 gr. di ricotta 1 cucchiaio di sugna 5 uova intere e tre tuorli la buccia di limone 1 bustina di vanillina 1 pizzico di cannella 100 gr. scorzetta d'arancio e zucca candita acqua di fior d'arancio



                                PROCEDIMENTO Il grano lo metto a cuocere la sera prima, in una pentola verso il grano, copro con un mezzo litro d'acqua, aggiungo un cucchiaio di sugna (strutto), 1 pizzico di sale, la bustina di vanillina, 1 pizzico di cannella, la buccia del limone tagliata fine, copro la pentola e metto a cuocere a fuoco lento, fino a quando l'acqua non si sarà asciugata, ma non troppo. Travaso in una terrina e metto a raffreddare. Sempre la sera prima mescolo la ricotta con lo zucchero, lavorandola a crema con un cucchiaio di legno, copro con pellicola trasparente e metto a riposare in frigo. La mattina dopo preparo la pasta frolla, la chiudo in un canovaccio e metto a riposare in frigo mentre preparo il ripieno, aggiungo alla ricotta uno alla volta le uova e i tuorli, 1 altro pizzico di cannella, l'acqua di fior d'arancio, la scorzetta e la zucca candita tagliata a pezzetti, la buccia grattugiata di un limone ed infine il grano. Prendo la pasta frolla ne tolgo una parte per fare dopo le strisce, la stendo con il matterello e copro due teglie di circa 25 cm. di diametro, vi verso il composto, ricopro con le strisce e inforno a 180°C per un ora. La pastiera deve essere fatta qualche giorno prima del consumo, in modo che gli aromi si uniscono bene.

                                ancora colomba pasquale compra e uova di Pasqua
                                Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

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