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  • Tagliata di manzo alla Piota

    Mi sa che devo tradurre: Piota nel nostro dialetto vuol dire lastra di pietra. Il mio tetto è fatto di piote, le strade si lastricavano con le piote...insomma siam sempre lì, all'età della pietra e nella fattispecie della pietra ollare.
    Probabilmente cucinare sulla lastra di pietra è stato il secondo passaggio della cucina primitiva, il primo penso sia stato infilzare un pezzo di carne o un pesce su un ramo e cuocere direttamente sul fuoco.
    Forse vi sarà già capitato di vedere una bella piota grande colma di vari pezzi di carne, si appronta solitamente nel crotto, è la nostra tradizione locale: crotto, camino, piota, polenta, convivialità , accoglienza. Nell'antico crotto Giovanantoni c'é una scritta del 1781 recitante:"Si vende vino bono e si tiene schola de humanità".

    Purtroppo non sempre si può godere di questo, non sempre è possibile andare a crotto, ma ogni tanto, in piccolo, certe preparazioni si vorrebbero gustare anche a casa e allora che si fa?
    Ma si usa la piota in pietra ollare per il gas quella che produce il mio amico Roberto Lucchinetti, unico artigiano della pietra ollare della Valchiavenna!
    La si prepara a dovere, come si fa con un lavèc nuovo: si unge per benino con strutto od olio lasciandolo penetrare per circa tre giorni, si ripulisce con carta e la si mette in forno freddo portandolo a 140° in circa due ore.

    Ecco ora, imbonita per bene, è pronta per cucinarvi una buonissima

    Tagliata di manzo alla Piota



    Ingredienti per 3 persone: 600 g di costata di bue ( roast beef) in un pezzo solo
    olio extravergine di oliva
    rosmarino
    sale di Maldon e pepe
    Procedimento:
    Togliete il pezzo di carne dal frigo almeno un'ora prima di farla cuocere per portarla a temperatura ambiente perché, cuocendola appena tolta e fredda, diventa dura per lo sbalzo di temperatura. Volendo si può farla marinare con un pochino di olio, rosmarino e pepe.

    Circa 20/30 minuti prima della cottura mettete la piota sul gas con uno spargifiamma di ghisa, anche la pietra ollare non ama gli sbalzi di temperatura e la fiamma viva sotto di sé, si rischia la rottura o la formazione di crepe.


    E' molto importante scaldarla bene perché la cottura della tagliata va fatta a calore alto, in modo che si formi una bella crosticina esterna e l'interno sia ancora al sangue, quindi quando la piota è caldissima si appoggia la carne prima dalla parte del grasso che il macellaio avrà lasciato in parte.

    Deve cuocere circa 1 minuto per cm di spessore, questo pezzo era di 5 cm quindi l'ho fatto cuocere 5 minuti per lato su tutti e quattro i lati. Questo è il metodo empirico "ad occhio", se invece volete usare un metodo scientifico infilate il termometro a sonda nel centro del pezzo di carne, quando raggiunge i 55° al cuore è pronta al sangue.

    Togliete la carne dalla piota, altrimenti continua a cuocere perché la pietra ollare ha inerzia termica, cioè accumula il calore e lo rilascia pian piano. Avvolgetela in carta alluminio e lasciatela riposare su un tagliere per cinque minuti affinché si sistemino i succhi, quindi affettatela allo spessore di circa mezzo centimetro, cospargetela con sale di Maldon e servite.
    "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
    Il mio blog: Tentazioni di gusto

  • #2
    oh mamma.... oh mamma... quella carne chiama..
    Bellissimo pezzo di carne, mi piace l'idea del grasso lasciato, mi piace l'idea della pietra (io la mia l'ho crepata nel mezzo )
    Come è fatto lo spargifiamma di ghisa?

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    • #3
      Queste foto mi fanno sentire la mancanza della pietra ollare. Cucinare sul gas con una normale piastra un bel pezzo di carne cosi` evito di farlo, anzi evito anche le bistecchine...
      Qui si fa sulla parrilla e il pezzo di carne considerato piu`adatto e`la punta trasera che dovrebbe corrispondere a copertura dello scamone, un taglio dalla forma triangolare con un bello strato di grasso che la rende molto gustosa ( non e`lo spinacino ).
      Il metodo di cottura e`lo stesso: qualche minuto per parte e poi si affetta e dipendendo dal termine di cottura desiderato si rimette o no la fetta per qualche secondo sul fuoco.
      Grazie , Bruna !
      Manuela

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      • #4
        Manuleo quando ce l'hai tra le mani potresti fare la foto al pezzo di carne? magari lo faccio vedere al mio macellaio
        Ultima modifica di Rossanina; 02/09/2015, 08:08.

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        • #5
          Devo provarla
          La mia cucina

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          • #6
            Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
            oh mamma.... oh mamma... quella carne chiama..
            Bellissimo pezzo di carne, mi piace l'idea del grasso lasciato, mi piace l'idea della pietra (io la mia l'ho crepata nel mezzo )
            Come è fatto lo spargifiamma di ghisa?

            Peccato si sia crepata, se la crepa non è troppo larga la puoi usare lo stesso, probabilmente è stata la fiamma viva o uno sbalzo di temperatura. La pietra è fragile anche se non sembra, basta appoggiarla da calda su un piano freddo, oppure fargli scorrere sopra acqua fredda quando è calda e si crepa.
            Lo spargifiamma di ghisa è questo, il mio è piccolo ma sto cercando quello più largo che andrebbe meglio per il lavèc.

            IMG_4740.JPG IMG_4741.JPG

            ha una pinza/ leva da infilare nella fessura per spostarlo quando è caldo e che io non trovo più accc...

            "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
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            • #7
              Pubblicato originariamente da manuleo Visualizza il messaggio
              Queste foto mi fanno sentire la mancanza della pietra ollare. Cucinare sul gas con una normale piastra un bel pezzo di carne cosi` evito di farlo, anzi evito anche le bistecchine...
              Qui si fa sulla parrilla e il pezzo di carne considerato piu`adatto e`la punta trasera che dovrebbe corrispondere a copertura dello scamone, un taglio dalla forma triangolare con un bello strato di grasso che la rende molto gustosa ( non e`lo spinacino ).
              Il metodo di cottura e`lo stesso: qualche minuto per parte e poi si affetta e dipendendo dal termine di cottura desiderato si rimette o no la fetta per qualche secondo sul fuoco.
              Grazie , Bruna !

              Cara Manu che cos'è la parrilla? Sono molto ignorante...
              La punta trasera può essere quello che qui chiamano codone di manzo e che fa parte dello scamone?
              Dovrei avere una foto in giro, la cerco
              "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
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              • #8
                [QUOTE=Bruna Cipriani;n2862336]


                Cara Manu che cos'è la parrilla?

                La parrilla e`il barbecue in qualsiasi modo...carbone, gas,legna...
                Nei ristoranti specializzati sistemano vicino al tavolo del cliente un tavolino con sopra una parrilla al carbone e il cameriere serve la carne man mano che cuoce chiedendo a " que termino " la si vuole.." a la sangre....o medio..o 3/4...o muy cocida "

                Sono stata questa mattina dal macellaio...appena posso torno a fare una foto della punta.
                Manuela

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                • #9
                  Che spettacolo Bruna, .lo spargifiamma di ghisa lo ho..manca solo il resto
                  Paola

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                  • #10
                    Bruna, questa di 21 cm va meglio?

                    Anche la mia si era crepata un po' nonostante avessi fatto tutto come mi hai detto, l'unica cosa è che l'ho messa sulla piastra elettrica non sul gas. Adesso mi procuro lo spargifiamma. E volendola mettere sulla stufa a legna servirebbe lo stesso o fa già da spargifiamma la stufa stessa?
                    La mia cucina

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                    • #11
                      Direi di sì Adriana, peccato che si sia crepata anche a te la piota, ma gli sbalzi di temperatura o la temperatura troppo elevata sono micidiali. A me una volta a Riimini si era leggermente crepato il lavéc lasciato sulla piastra a temperatura un po' alta per scaldare il brasato.
                      "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
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                      • #12
                        Che meraviglia Bruna,bella e allettante la piota quanto il pezzo di carne,interessanti le tue ricette.Quando si aprono i tuoi topic non si resta mai delusi.Però questi bellissimi tegami e lastre in pietra ,nonostante la pesantezza il senso della fragilità me lo danno

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                        • #13
                          Complimenti, a me mette fame a guardarla.
                          Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
                          George Bernard Shaw

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                          • #14
                            Bruna che meraviglia!!!
                            Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

                            www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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                            • #15
                              Pubblicato originariamente da manuleo Visualizza il messaggio
                              Qui si fa sulla parrilla e il pezzo di carne considerato piu`adatto e`la punta trasera che dovrebbe corrispondere a copertura dello scamone, un taglio dalla forma triangolare con un bello strato di grasso che la rende molto gustosa ( non e`lo spinacino ).
                              Il metodo di cottura e`lo stesso: qualche minuto per parte e poi si affetta e dipendendo dal termine di cottura desiderato si rimette o no la fetta per qualche secondo sul fuoco.
                              Grazie , Bruna !

                              Quel pezzo di carne lo conosco e ho anche assaggiato, molto buono! Qui si chiama picania o pichana e infatti corrisponde alla copertura dello scamone, ci fu spiegato dal cuoco della Weber Gianfranco Lo Cascio che lo preparò a Perugia, si taglia la carne in modo perpendicolare alle fibre in fette di 8 - 10 cm. di spessore, si incurvano le fette lasciando lo strato di grasso all'esterno e si inseriscono nella spada si cuoce sulla brace si attende la formazione di una crosta croccante si condisce con sale grosso o maldon, si porta direttamente lo spiedo al tavolo e si tagliano fettine sottili che lascia esposta la parte ancora cruda, si torna al fuoco e si ripete dal primo passaggio. Prima o poi lo faccio!

                              Qui le spiegazioni e il metodo di cottura di Gianfranco Lo Cascio
                              Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

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