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  • Gli antipasti di Natale

    e se ci penso ancora non ci credo che ho preparato tutto quello che è arrivato sulla tavola in tre giorni, La fatica l'ho sentita parecchio quest'anno, non ho più l'età.

    In ogni caso è andata bene. Ma siamo sempre tantissimi, e non riesco a fare come vorrei. La tavola non l'ho nemmeno fotografata, una tavolata da 20 persone con tovaglie mischiate, bianche e rosse. Ma l'apparecchiatura beh....ci siamo arrangiati coi piatti bianchi, di diverse fogge e bicchieri diversi a calice.....non era neanche male, ma certo non regge il confronto con le tavole che di solito proponete qui. Ma eravamo felici di stare insieme e questo basta.



    Per ora inizio raccontandovi degli antipasti, mettetevi comodi.

    Premetto che la vigilia eravamo in 17 a tavola, mentre a Natale in 19 per cui le dosi sono quelle.
    La tradizione natalizia è d'obbligo nella mia famiglia e mi sono concesse poche deroghe, per cui ogni anno i piatti si ripetono.
    Ma una di quelle deroghe è stata l'inserimento dei carpacci di pesce, Gianfranco style, e da quando li ho proposti son diventati tradizionali anche loro, per cui ogni Natale devono essere in tavola.
    Le aringhe sono entrate nella tradizione da qualche anno anch'esse, perchè i miei generi le amano molto. Per cui ogni anno cerco di fare ricette diverse.


    GLI ANTIPASTI


    la vigilia di Natale:





    Insalata agrodolce di aringhe affumicate

    8 o 10 filetti di aringa affumicata
    3 cipolle bionde
    2 cucchiai zucchero di canna
    un bicchiere di Marsala
    un bicchiere scarso di aceto bianco
    un bicchiere di acqua
    1 l. latte
    1 foglia di alloro
    poco timo
    2 cucchiai di pepe misto (nero, verde, rosa)
    bacche di ribes rosso
    sale, pepe bianco
    olio e.v. di oliva.


    per prima cosa lavate sotto l'acqua tiepida i filetti, tamponateli con della carta da cucina e tagliateli prima per il lungo ottenendo praticamente due filetti, poi ogni filetto riducetelo a pezzi regolari. Mettete la foglia di alloro sul fondo di una ciotola, unite i pezzettoni di aringa e aggiungete il latte in modo che li ricopra. Sigillate con la pellicola e lasciateli al fresco 24 ore, cambiando il latte una volta, dopo 12 ore.
    Poi scolateli e asciugateli bene.
    Tagliate ad anelli abbastanza grossi le cipolle e separateli bene. In una piccola casseruola trasferite la cipolla tagliata, l'aceto, il bicchiere d'acqua, lo zucchero e un pizzico di sale, poco perchè comunque le aringhe conservano la loro sapidità. Portate ad ebollizione a fiamma media e lasciate cuocere così senza coprire, in modo che il fondo si asciughi ma le cipolle restino intere e ancora leggermente croccanti. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.

    In un tegame mettete su fuoco dolce il Marsala e il cucchiaio di pepe misto. Una volta che prende l'ebollizione, aggiungete i pezzetti di aringa e lasciateli cuocere finchè il liquido sarà per la maggior parte evaporato, ma non troppo. Dovrete avere un poco di fondo di cottura,
    Spegnete e fate raffreddare,
    Una volta fredde anche le aringhe, prendete una piccola pirofila, o una ciotola a vostra scelta.
    Fate un leggero strato sul fondo con le cipolle, poi aggiungete le aringhe e continuate così fino a finire gli ingredienti.
    Cospargete di foglioline di timo fresco e guarnite con delle bacche di ribes rosso e un filo d'olio buono.




    Salmone crudo marinato agli agrumi



    Tonno crudo marinato agli agrumi


    la ricetta è questa, ve la trascrivo come me l'ha data Gianfranco ma vanno fatte le debite proporzioni secondo il peso della "bestia"
    Per il mio filetto di salmone, che pesava circa 800 gr, ho dimezzato le dosi, mentre per il filetto di tonno che era sui 3 kg circa, le ho raddoppiate.


    1.5 kg di salmone
    150 gr. di sale grosso
    75 gr. di zuccchero di canna
    15 gr. di scorza d’arancia
    20 gr. di scorza di limone
    5 gr. di semi di coriandolo
    10 gr. di prezzemolo
    3 gr. di timo
    5 gr. di pepe in grani

    altre erbe a scelta
    (io ho aggiunto aneto, erba cipollina e basilico)
    Martini dry q.b.

    Frullate insieme tutti gli ingredienti in elenco dallo zucchero alle erbe. Versate in una ciotola capiente e aggiungete il sale grosso. Mescolate il trito e spalmatelo sul salmone, o sul tonno, dalla parte senza pelle, massaggiandolo bene. Appoggiate un foglio di Scottex sempre sulla parte senza pelle cosparsa di trito e bagnatelo con del Martini dry. Avvolgetelo ben stretto con la pellicola trasparente e metteteci un peso sopra. Lasciate in frigorifero per 12-14 ore. Pulitelo dalla concia sotto l’acqua corrente e tamponatelo con la carta da cucina per asciugarlo. Servitelo affettato a carpaccio.

    Per la salsa agli agrumi:
    ½ pompelmo rosa
    ½ arancia
    1 limone grosso
    pepe rosa, verde e nero in grani (a piacere)
    zenzero fresco
    coriandolo in grani
    olio evo

    Frullate insieme lo zenzero grattugiato, i pepi e il coriandolo pestati prima nel mortaio, olio e.v. quanto basta, e il succo d’arancia, di pompelmo e di limone. Aggiustate il quantitativo di olio secondo la densità desiderata.
    Io lo faccio come fosse una maionese, frullo versando l'olio a filo finchè mi sembra della densità che voglio.
    Tenete in frigo per non più di 3-4 giorni.

    anche la salsa va calibrata secondo la quantità.
    A me, poichè serviva per entrambi i pesci, è bastato moltiplicare per tre.



    P.S. - Stavolta li ho lasciati marinare 24 ore nella concia, e mi sono piaciuti di più.



    c'era anche una deliziosa torta salata fatta da mia figlia Chiara, ma non ho fatto in tempo a fotografarla.



    Il giorno di Natale


    Paté di fagiano alla Tognazzi

    (ricetta di Sale&Pepe di Dicembre)

    1 fagiano, compreso il suo fegato

    poco brodo (la ricetta parla di dado, ma io ne avevo di carne, leggero)

    1 cipolla
    1 piccola carota
    1 costa di sedano
    1 foglia di alloro
    100 gr burro
    1 bicchiere abbondante di vino bianco
    2 tartufi bianchi (in alternativa credo vada bene anche la pasta di tartufo)
    3 uova
    1 compressa di gelatina Ideal
    1/2 l. acqua
    1 cucchiaio abbondante di Cognac
    bacche di ribes rosso per decorare

    Pulite, fiammeggiate, lavate e asciugate il fagiano.
    Tenete da parte il suo fegato.
    Fate sciogliere il burro in un tegame da forno, rosolate da tutti i lati il fagiano nel burro, regolate di sale e di pepe. Lavate e asciugate sedano, carota e cipolla, tagliateli grossolanamente e aggiungeteli nel tegame col fagiano insieme alla foglia di alloro e al fegato tenuto da parte.
    Lasciate insaporire bene tutto poi aggiungete il vino bianco fino ad arrivare a un quarto del tegame e poi continuate con il brodo già caldo arrivando fino alla metà dello stesso. Coprite con dell'alluminio e infornate il tegame a 160/170° . Lasciate in forno fino alla completa cottura del fagiano. A me ci è voluta un'ora e mezza circa. Quando è cotto, togliete dal forno, lasciate intiepidire poi disossate il fagiano eliminando pelle e cartilagini.
    Rimettete la carne nel tegame con le verdure e poi sul gas a fuoco vivo, aggiungete i tartufi affettati (o la pasta di tartufo).
    Lasciate che il fondo di cottura si riduca ma abbiate cura di conservarne un poco, poi eliminate l'alloro e passate tutto, carne e verdure con il poco fondo di cottura, al frullatore, meglio ancora nel Bimby se lo avete. Frullate più volte fino ad avere un composto il più possibile liscio e abbastanza asciutto. Trasferitelo in una ciotola e lasciatelo intiepidire.

    Foderate di carta forno uno stampo da plumcake leggermente imburrato.
    Quando l'impasto si è intiepidito, aggiungete i tuorli delle tre uova e mescolate molto bene. Montate a neve gli albumi e incorporate anche questi all'impasto, con delicatezza. Mescolate per amalgamare perfettamente il tutto e versatelo nello stampo foderato di carta forno.
    Date una leggera sbattuta allo stampo in modo che tutto si assesti e non resti aria nell'impasto, poi cuocetelo in forno statico a bagnomaria a 180° per circa mezzora o poco più. Togliete dal forno e lasciate raffreddare completamente prima di mettere in frigorifero.
    Preparate la gelatina. In un pentolino mettete 250 ml di acqua e portate a bollore, aggiungete la compressa Ideal e fatela sciogliere completamente, non dovrà esserci la minima traccia. Una volta sciolta aggiungete gli altri 250 ml di acqua e profumatela con il Cognac. Mettetela a indurire in un recipiente basso e largo.

    Al momento di servire, tagliate la gelatina a piccoli quadretti. Sformate il paté di fagiano, adagiatelo su un piatto e cospargetelo con i quadretti di gelatina e le bacche di ribes rosso oppure con dei chicchi di melograno.




    Paté di fegatini al Porto e fichi


    500 gr fegatini di pollo (pesati mondati e puliti)
    230 gr burro
    30 gr burro salato
    2 scalogni
    2 foglie di alloro
    100 gr panna liquida fresca
    1 bicchiere abbondante di Porto rosso
    1 bicchiere di Porto bianco
    5 o 6 fichi secchi, ben sani e sodi
    sale, pepe

    Per la gelatina:
    1 compressa Ideal
    1/2 l. acqua
    2 cucchiai Porto bianco


    la sera prima lavate delicatamente i fegatini in acqua leggermente tiepida, asciugateli bene eliminando nervature ed eventuali sacche verdi della bile. Sul fondo di una ciotola mettete una foglia di alloro e aggiungete i fegatini. Mettete il Porto rosso in modo che siano ben coperti e sigillate con la pellicola. Conservate al fresco in frigo.
    Scegliete i fichi più sani e regolari e tagliateli a metà in orizzontale, pareggiatene un lato eliminando l'eventuale picciolo. Metteteli in un'altra ciotola e aggiungete il Porto bianco in modo che stiano bene in ammollo. Coprite e tenete da parte tutta la notte al fresco.
    La mattina seguente scolate bene i fegatini dal Porto, date loro una asciugata sommaria fra due fogli di carta cucina. Metteteli in una pirofila con la seconda foglia di alloro, gli scalogni tagliati in 4 parti ognuno e i 30 gr di burro salato. Coprite con dell'alluminio e mettetli in forno già caldo a 130°. Lasciateli cuocere per una mezzora, quaranta minuti.
    Prendete i fichi, scolateli dalla marinata recuperando il Porto bianco, e asciugateli delicatamente.
    Filtrate il vino dei fichi, togliete i fegatini dal forno, sfumateli con il Porto che avete recuperato dai fichi e rimettete in forno, sempre coperto per un'altra mezzora.
    Nel frattempo lasciate il burro a temperatura ambiente per ammorbidirlo.
    Controllate la cottura dopo la mezzora, se non sono pronti rimetteteli in forno per qualche minuto in modo che la cottura si completi. Se sono pronti, prelevate i soli fegatini dal fondo di cottura e trasferiteli nel frullatore, meglio se nel Bimby. Eliminate gli scalogni e la foglia di alloro e mettete il fondo di cottura, che sarà ancora lento, in un pentolino sul gas e lasciate ridurre a fuoco dolce, poi versatelo sui fegatini nel frullatore e lasciate intiepidire il tutto.
    Una volta pronti, unite la panna e iniziate a frullare il tutto lungamente. Man mano aggiungete il burro morbido e frullate fino ad avere un composto perfettamente liscio e omogeneo. Col Bimby lo si ottiene senza difficoltà, nel caso non l'aveste, meglio passare il comporto al setaccio.
    Versate il paté in una terrina, in uno stampo che possa andare in tavola, livellate bene e lasciate che raffreddi.
    Nel frattempo preparate la gelatina. Scaldate 250 ml di acqua e quando inizia a bollire aggiungete il dado di gelatina Ideal facendola sciogliere completamente mescolando in continuazione. Non ne dovrà restare traccia, altrimenti filtrate tutto. Unite anche i restanti 250 ml di acqua e profumate con 2 cucchiai di Porto bianco. Lasciate intiepidire.
    Riprendete lo stampo o la terrina con il paté che inizierà ormai a indurirsi ma non troppo, appoggiatevi i fichi con la parte tagliata verso l'alto, premendo leggermente affinchè affondino un pochino. Rimettete in frigorifero a rassodare.
    Quando la gelatina sarà ormai fredda, ma ancora liquida, controllate che il paté sia sodo e con l'aiuto di un cucchiaio versatela delicatamente sulla superficie. Continuate a versarla fino a che sia sufficiente a coprire perfettamente i fichi.
    Sigillate con della pellicola e mettete in frigorifero fino al momento di servire. Ricordatevi di togliere il paté dal frigo qualche minuto prima di portarlo in tavola, in modo che riprenda tutti i suoi profumi.




    Mousse di tonno

    (fatta da mia figlia Serena)


    le dosi sono indicative, potete aumentarle in proporzione, secondo le necessità

    280 gr tonno sott'olio, sgocciolato
    180 gr burro

    qualche cappero sott'aceto
    2 filetti di acciuga sott'olio
    il succo di un grosso limone

    Sgocciolate bene il tonno dall'olio di conserva.
    Lasciate ammorbidire il burro. Nel mixer mettete i capperi e i filetti di acciuga e tritateli finemente, quindi aggiungete il tonno sgocciolato, il burro e il limone.
    Azionate il mixer fino ad avere una crema molto molto liscia.
    Foderate uno stampo a piacere con della pellicola e versate il composto. Tenete in frigorifero e al momento di portare in tavola sformate e decorate con fettine sottili di limone e qualche cappero.



    segue




    http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

  • #2
    Il tutto accompagnato dal solito



    Panbrioche 400gr. di farina 00
    100gr. di farina Manitoba
    5 uova
    60gr. di zucchero
    10gr. di sale
    20gr. di lievito di birra
    25gr. di acqua
    250gr. di burro ammorbidito

    Sciogliere il lievito con l'acqua tiepida e poi aggiungerlo alle due farine setacciate con il sale e lo zucchero, unire le uova e per ultimo un po' per volta il burro tagliato a pezzetti.

    E' meglio lavorare con un'impastatrice perché l'impasto che ne risulterà è abbastanza appiccicoso e non lavorabile con le mani, ma non preoccupatevi deve essere così. A questo punto lo prendete e lo mettete in una ciotola abbastanza capiente, coprite con la pellicola e lo mettete in frigorifero per 24 ore. Il giorno dopo lo riprendete lo lavorate un attimo e poi lo dividete in parti uguali e con la mano formerete delle palline. Io le formo e le peso in modo che siano tutte uguali, stavolta erano tutte da 95/96 gr. e le ho messo tutte vicine in uno stampo da ciambella, precedentemente unto e infarinato.q
    Lasciar lievitare ½ ora o finché non avrà raddoppiato di volume
    e poi infornarlo a 180°C per 45min./1 ora
    ho aggiunto anche del pane con l'uvetta compro.




    e come ogni Natale non può mancare, per accompagnare l'antipasto classico all'italiana di salumi e sottaceti, anche una mega ciotola di
    Insalata russa


    3 o 4 carote
    4 o 5 coste di sedano bianco
    1 scatola di piselli fini
    1 barattolo di cetriolini sottaceto
    300 gr circa di fagiolini verdi
    4 patate non troppo grosse
    una manciata scarsa di capperi sottaceto
    sale
    un paio di cucchiai di aceto
    poco olio

    per la maionese pastorizzata:
    Montersino style
    2 tuorli
    1 uovo intero
    il succo di un limone e mezzo
    125 ml olio d'oliva delicato
    125 ml olio di semi di mais
    1 pizzico di sale
    1 goccio di aceto
    1 cucchiaino di senape


    Lasciate le uova a temperatura ambiente.
    Lessate al dente le verdure separatamente, lasciatele raffreddare e tagliatele a pezzetti regolari, raccogliete tutto in un grande recipiente, scolate e sciacquate i piselli dall'acqua di conserva e aggiungeteli. Unite anche i capperi.
    Condite con sale, un goccio d'olio, e l'aceto, mescolate delicatamente.

    Preparate la maionese.
    Rompete l'uovo intero dentro al bicchiere del frullatore, aggiungete i due tuorli e un pizzico di sale, la senape.
    Spremete i limoni, filtrate il succo.

    Scaldate l'olio d'oliva in un pentolino portandolo alla temperatura di 121°.
    Iniziate a dare una frullata alle uova con il sale, poi, mentre il frullatore è in funzione, dal foro superiore del bicchiere iniziate a versare l'olio caldo a filo, una volta versato tutto l'olio caldo continuate con il resto dell'olio di semi alternato al limone, e continuate a frullare finchè la maionese è montata e densa. A questo punto aggiungete un goccio d'aceto e mescolate bene. Versate la maionese sulle verdure condite, mescolate sempre con delicatezza affinchè siano ben ricoperte. Sigillate il tutto con la pellicola e tenete in frigo. Toglietela almeno mezzora prima di andare a tavola.

    altro immancabile antipasto natalizio




    Sformato di parmigiano

    250 gr di parmigiano reggiano grattugiato
    (o 125 reggiano e 125 padano)
    6 uova intere
    una confezione da ml. 200 di panna
    sale e pepe.

    Nel bicchiere del frullatore mettete le uova e una presa di sale, frullate per 30 secondi, aggiungete il grana grattugiato, la panna e una macinata di pepe nero. Rifrullare il tutto per altri 30 secondi. Imburrate abbondantemente uno stampo da plumcake e versate il composto di parmigiano. Cuocere a bagnomaria in forno già caldo a 150°
    per poco più di un'ora coprendo con alluminio se tendesse a scurirsi in superficie. Si possono usare stampini monoporzione, in questo caso bisognerà ridurre i tempi di cottura.
    In ogni caso è pronto quando al tatto è compatto e resistente.





    Il giorno di Santo Stefano





    Terrina di coniglio alle prugne e pere senapate

    una ricetta tratta dal libro di Momi, un amico ristoratore sul lago di Como,
    dosi per una terrina da litro



    1 coniglio non troppo grosso, disossato
    100 gr salsiccia a nastro
    100 gr fesa di vitello tritata
    1 piccolo scalogno
    15 gr pinoli
    2 cucchiai Cognac
    1 uovo 8 o 10 prugne secche denocciolate
    timo
    sale, pepe bianco
    200 gr pancetta liscia, tesa
    1 bicchiere di vino bianco


    Per le pere senapate:
    4 o 5 pere Abate non troppo mature
    zucchero q.b.
    5 o 6 gocce Essenza di senape
    (si trova in farmacia)


    Per prima cosa preparate le pere un paio di giorni prima.
    lavate e asciugate le pere, che avrete scelto ben sane, senza macchie o segni di colpi.
    Tagliatele in quarti lasciando anche il picciolo, ed ogni quarto a metà per il lungo. Eliminate da ogni pezzo il torsolo.
    Mettetele ben stese, non sovrapposte, in una teglia che le possa contenere tutte.
    Copritele di zucchero. Non ho pesato la quantità, ma devono essere ben coperte e inzuccherate. Coprite e lasciate una notte al fresco. La mattina avranno rilasciato parecchio liquido. Mettetele così come si trovano su fuoco allegro e quando lo sciroppo inizia a sobbollire, abbassate la fiamma e cuocetele per circa 4 o 5 minuti, forse meno. Non dovranno cuocere troppo, dovranno essere morbide ma consistenti. Toglietele dal fuoco e lasciatele intiepidire. Poi aggiungete le gocce di essenza di senape e trasferitele in un tupper o in un contenitore ermetico e conservatele in frigo o al fresco. Se vi avanzeranno non preoccupatevi, si conservano benissimo per oltre un mese in frigo e saranno un ottimo accompagnamento per arrosti di vitello o di maiale.


    Mentre le pere riposano, preparate la terrina. Tagliate a pezzi il coniglio disossato.
    Scegliete circa un terzo di carne, tagliatela a pezzetti molto piccoli e mettetela a marinare in un recipiente con il bicchiere di vino bianco miscelato a un goccio d'acqua, qualche rametto di timo fresco. Lasciatela riposare per un'ora circa. Passate il resto della carne di coniglio al tritacarne.
    Raccoglietela in una ciotola, aggiungete la salsiccia spellata e sbriciolata, la carne di vitello tritata, iniziate a mescolare bene il tutto in modo che siano amalgamate le carni.
    Tritate finemente lo scalogno e aggiungetelo, tostate velocemente i pinoli e aggiungete anche quelli, unite l'uovo, il Cognac, regolate di sale e di pepe e mescolate a lungo, impastate con le mani fino a rendere tutto ben liscio e uniforme, amalgamato.
    Prendete la terrina, imburratela generosamente, foderatela con le fette di pancetta tesa facendole debordare un poco e sovrapponendole leggermente.
    Aggiungete alla farcia i pezzetti di coniglio che avete messo a marinare in precedenza, ben scolati e asciugati. Date una ulteriore mescolata all'impasto, dopodichè mettetene metà sul fondo della terrina, premendo bene affinché non restino vuoti.
    Ora avvolgete ogni prugna secca (scegliete le più morbide) in una fetta di pancetta e allineatele lungo il centro della terrina, in fila indiana.
    Ricoprite il tutto con il resto della farcia, sempre premendo per compattare bene tutto ed eliminare eventuale aria.
    Riversate le fette di pancetta debordanti a coprire la terrina, se non ci arrivassero del tutto, coprite prima il centro della carne con altre fette di pancetta. Premete leggermente con le mani per fissare le fette e coprite con un foglio di alluminio, poi con il coperchio. Cuocete a bagnomaria in forno a 180° per circa un'ora e mezza più o meno.




    Trascorso il tempo, togliete la terrina dal forno, lasciatela un momento intiepidire, poi con cautela eliminate il liquido che si sarà inevitabilmente formato.
    Copritela a contatto con della carta forno, appoggiatevi sopra un peso e lasciatela raffreddare completamente. Togliete poi il peso, di nuovo controllate che non vi sia liquido rimasto sul fondo. Copritela e tenetela in frigorifero. Toglietela una mezz'ora prima di servire, in modo che resti a temperatura ambiente.
    Servitela con le pere senapate, oppure a piacere.



    e poi, siccome in cucina tutto si trasforma, ecco cosa è diventato il cappone usato per il brodo




    Insalatina tiepida di cappone


    cappone bollito
    4 cucchiai colmi di chicchi di melograno
    2 cucchiaio di pinoli tostati
    valeriana e misticanza

    per la vinaigrette:
    2 cucchiai colmi di senape
    1 cucchiaio colmo di miele di acacia
    3 cucchiai aceto di mele
    olio e. v. di ottima qualità
    sale, pepe bianco


    Disossate il mezzo cappone, quello del bollito di Natale.
    Eliminate pelle, cartilagini e ossicini.
    Raccogliete la carne a pezzetti in una terrina.
    Preparate la vinaigrette mettendo in una ciotola la senape e il miele. Diluite tutto con l'aceto di mele mescolando con la frusta.
    Unite l'olio a filo, sempre montando con la frusta come fosse una maionese. Regolare di sale e pepe e mescolate velocemente finchè tutto è ben montato, liscio e abbondante.
    Condite con questa vinaigrette il cappone a pezzetti e lasciatelo riposare in frigorifero ben coperto.
    Preparate direttamente nel piatto un mix di insalata valeriana e misticanza, appoggiatevi un poco di cappone disossato che avrete leggermente scaldato in micro onde, aggiungete pinoli e melograno, un leggero giro d'olio e servite.






    Ecco, il primo round sono riuscita a farcelo stare tutto. Prossimamente il seguito.
    http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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    • #3
      mamma mia! e meno male che non hai l'età!!! complimenti!

      ecco non sono riuscita a fare il tuo pan brioche come mi ero ripromessa!

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      • #4
        Ma chi ti ferma a te???

        Bravissima!
        ricette sempre molto raffinate!
        Grazy
        ...Autogestire la propria creatività, senza intermediari, senza volontà eccelse e onnipotenti che decidono al posto tuo, poco a poco ti rivela la necessità di autogestire il tuo stesso destino. (S. Agosti)
        Ingiuriare i mascalzoni è cosa nobile, perché, a ben vedere significa onorare gli onesti! (Aristofane)

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        • #5
          Grazie, Giuliana, grazie , ti stavo aspettando e ho già salvato alcune ricette.
          Eleonora
          "Io evolvo indietro." (Teobaldo Cappellano)

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          • #6
            E cosa si può' dire...Se non MERVIGLIA !
            Il cibo e' la forma più primitiva di conforto che io conosca (S.Graham)
            -Francesca-

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            • #7
              .........e se abbiamo considerato SOLO gli antipasti, no comment. Quanto ci sarebbe da imparare da te!

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              • #8
                Io ti ammiro molto, Giuli, lo sai, vero ?
                Non è da tutti produrre una tale varietà di pietanze ricercate e tutte di qualità altissima.


                Sto qui buona ad aspettare il resto

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                • #9
                  Mi sento stanca per te...vedo che non ti sei risparmiata scegliendo preparazioni elaborate e abbastanza lunghe.E'tutto così invitante,ben presentato,ecco mangerei proprio tutto!
                  Una curiosità ma la maionese fatta con l'olio riscaldato cambia gusto?
                  La vecchiaia non è poi così male quando consideri le alternative...

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                  • #10
                    Che spettacolo, Giuliana, aspettavo con ansia il tuo post sulle feste.
                    Resto stupita dalla varietà che ogni volta c'è tra i tuoi piatti, e se penso a quanti eravate, immagino anche la stanchezza.
                    Sei una fuoriclasse, come Barbara, come Savita e Rosaria, e da voi c'è moltissimo da imparare.
                    Grazie a te per la condivisione e grazie a coquinaria che consente questa condivisione con lo spirito dell'amicizia.
                    Federica

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                    • #11
                      Svengo.....
                      Maria Grazia

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                      • #12
                        Giuliana, se questi sono gli antipasti....immagino il resto !!!!
                        o sazio nu ccrer o riun

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                        • #13
                          Pubblicato originariamente da Franca B Visualizza il messaggio
                          Mi sento stanca per te...vedo che non ti sei risparmiata scegliendo preparazioni elaborate e abbastanza lunghe.E'tutto così invitante,ben presentato,ecco mangerei proprio tutto!
                          Una curiosità ma la maionese fatta con l'olio riscaldato cambia gusto?
                          no Franca, non c'è differenza, almeno, io non la sento..
                          http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                          • #14
                            Nella vita ho avuto tante fortune. Una di queste è quella di conoscere Giuliana. E di mangiare le sue cose. Non spesso come vorrei, ma quando passa lei di sicuro c'è l'opportunità di assaggiarne parecchie perché lei è generosa. Di animo. Lei non si risparmia, si sfinisce pur di fare contento chi ha vicino. C'è sempre una portata pensata per ognuno dei commensali, per farlo sentire unico, amato, speciale.

                            Leggere tutti questi suoi antipasti uno in fila all'altro secondo me non rende merito alla cosa che ha fatto. Io quest'anno ho avuto la possibilità di passare con lei il capodanno e posso dire che se il pâté di tonno è stupendo quello di fegatini con i fichi è una cosa dell'altro mondo. Meno male che Vippi aveva pensato di procurarmi dei crostini senza glutine (me ne sono mangiata una sacchettata intera ) perché quel pâté era una favola.
                            Per quello di coniglio e prugne mi prenoto per il mio compleanno (anche senza pere ché non amo la senape ) perché le terrine della Giuli hanno una marcia in più.

                            Giuli, grazie grazie grazie

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                            • #15
                              Giuly, forse mi ripeto ma dalle tue mani escono solo meraviglie!
                              Per la stanchezza ti capisco benissimo! ma alla fine sei ricompensata dal calore della famiglia!
                              Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

                              www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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