Numerose le feste, i raduni, i compleanni passati insieme.
Ed ogni volta un’emozione diversa che ti lascia lo spirito felice, un balsamo sulle piccole e grandi ferite che la vita ti ha lasciato.
Ed ogni volta ti pare impossibile, ogni volta ti chiedi cosa hai fatto per poter avere tanto amore intorno.
Occhi che sorridono. Ce ne sono stati tanti, tantissimi, da quelli di un piccolo bimbetto che ci ha rubato il cuore con le sue frasi incomprensibili e le gambette in corsa verso un futuro felice e pieno di amore.
Occhi un po’ dubbiosi, di fronte alla contaminazione, questo mostro sconosciuto. Che spaventa, come il timore di fare involontariamente male a chi si ama,
Occhi stupiti di fronte alla bontà dei piatti “senza”.
Occhi velati, che non ti permettono di leggere bene il bigliettino, che improvvisamente si appanna. Cerchi di fare finta di nulla, ma non ci riesci. Le lacrime non scendono, ma arrivano gli abbracci. Si dice sempre che quando la misura è colma, oltre non si va. E allora dopo aver visto attenzioni da parte di tutti, aver assaggiato piatti senza glutine e senza lattosio fatti da persone che fino a un anno fa non sapevano quasi cosa fosse la celiachia e che si sono messi a studiare per avere cura di te, attenzioni mai viste, di fronte a cibi straordinari, di fronte a una teiera piena di bustine scritte con una magia certosina da chi ancora non avevi visto mai, una teiera piena di calore e di un numero infinito di biglietti che come le nostre vite si intrecciano e non vogliono essere dipanati.. ecco, il biglietto e la sua frase colma la misura. E gli occhi non reggono. Non ce la puoi fare. E allora solo un grazie non può essere abbastanza.
Non esistono parole.
Ed ogni volta un’emozione diversa che ti lascia lo spirito felice, un balsamo sulle piccole e grandi ferite che la vita ti ha lasciato.
Ed ogni volta ti pare impossibile, ogni volta ti chiedi cosa hai fatto per poter avere tanto amore intorno.
Occhi che sorridono. Ce ne sono stati tanti, tantissimi, da quelli di un piccolo bimbetto che ci ha rubato il cuore con le sue frasi incomprensibili e le gambette in corsa verso un futuro felice e pieno di amore.
Occhi un po’ dubbiosi, di fronte alla contaminazione, questo mostro sconosciuto. Che spaventa, come il timore di fare involontariamente male a chi si ama,
Occhi stupiti di fronte alla bontà dei piatti “senza”.
Occhi velati, che non ti permettono di leggere bene il bigliettino, che improvvisamente si appanna. Cerchi di fare finta di nulla, ma non ci riesci. Le lacrime non scendono, ma arrivano gli abbracci. Si dice sempre che quando la misura è colma, oltre non si va. E allora dopo aver visto attenzioni da parte di tutti, aver assaggiato piatti senza glutine e senza lattosio fatti da persone che fino a un anno fa non sapevano quasi cosa fosse la celiachia e che si sono messi a studiare per avere cura di te, attenzioni mai viste, di fronte a cibi straordinari, di fronte a una teiera piena di bustine scritte con una magia certosina da chi ancora non avevi visto mai, una teiera piena di calore e di un numero infinito di biglietti che come le nostre vite si intrecciano e non vogliono essere dipanati.. ecco, il biglietto e la sua frase colma la misura. E gli occhi non reggono. Non ce la puoi fare. E allora solo un grazie non può essere abbastanza.
Non esistono parole.
Commenta