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  • #16
    Pubblicato originariamente da nespola Visualizza il messaggio
    Come si fanno le pizze pasquali dolci?

    Ecco la ricetta:
    • 25-30 uova
    • 3.5 kg di farina (di cui 2 kg di farina Manitoba)
    • 3.5 hg di lievito madre
    • 40 g di cannella
    • 3 hg di strutto
    • il succo e la scorsa di un limone
    • la scorsa di una arancia
    • 1.35 hg di lievito di birra
    • 1.25 Kg di zucchero
    • 0.125 litri di liquore (alchermes e rum. Da noi si trova in drogheria un preparato apposito che viene dato in base alla farina prevista dalla dose)
    1° giorno
    Si fanno i rinfreschi del lievito madre. Se ne fanno tre durante l’arco della giornata prendendo la farina dalle quantità previste nella dose. La prima volta con del latte tiepido, la seconda e la terza con acqua tiepida. (quest'anno li ho fatti tutti col latte tiepido).
    La sera, dopo cena, si prepara l’impasto.
    In un grosso recipiente versare la farina, lo zucchero e la cannella e amalgamare bene. Frullare la scorsa di arancia e di limone e il succo del limone.
    In una pentola battere bene le uova e amalgamarle con il frullato e il liquore (io le sbatto con le fruste. È importante non batterle tutte perché in funzione della grandezza delle uova potrebbero servirne di più o di meno).
    In un piatto fondo fare una crema con il lievito di birra e del latte tiepido (poco, meno di un bicchiere).
    Mettere il lievito di casa, precedentemente rinfrescato, al centro della farina e iniziare a scioglierlo con la cremina di lievito. Aggiungere un po’ alla volta le uova e lo strutto fuso tiepido, facendo attenzione a non farlo cadere direttamente sulla farina perché altrimenti si formano dei grumi. Amalgamare bene. Si deve raccogliere tutta la farina. Bisogna ottenere un impasto tipo quello del pane fatto in casa. L’impasto va lavorato finché non si stacca dalle mani. Pulire bene il recipiente attorno e coprirlo con un panno pulito. Lasciare lievitare tutta la notte in un luogo caldo.
    (se l’ambiente è bello caldo l’impasto triplicherà il suo volume!!!)
    2° giorno
    lavorare la mattina (intorno alle 7.00 altrimenti finite a notte fonda!!!)
    Lavorare nuovamente l’impasto e dividerlo nei testi precedentemente ingrassati con lo strutto e infarinati.
    La pasta deve riempire i testi per 1/3.
    Lasciare lievitare le pizze in un posto caldo (noi facciamo in modo di creare un ambiente molto caldo intorno alle pizze, mettendo anche borse/bottiglie di acqua calda). Quando sono lievitate (l’impasto ha cioè riempito il testo e ha superato il bordo) si ungono con dell’uovo sbattuto e si infornano. Si cuociono in forno non troppo caldo per 1 ora circa. Non si possono muovere durante la cottura è per questo che io nel forno a legna metto le più piccole sulla bocca del forno e se quelle più avanti si scuriscono troppo le copro con la carta paglia.
    Appena sfornate si tolgono dal testo e si mettono su carta assorbente. Quando sono ben fredde si chiudono in sacchetti. Si conservano molto a lungo (noi ne congeliamo un paio tagliate a metà così mia sorella, che ne è golosissima, ha una piccola scorta !!!).
    Federica
    "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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    • #17
      queste sono quelle dello scorso anno... crude e cotte...

      pizze 1.jpg pizze 2.jpg
      Federica
      "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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      • #18
        image_15384.jpg image_15385.jpg



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        Quelle di quest'anno
        Federica
        "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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        • #19
          Pubblicato originariamente da dilettaluna Visualizza il messaggio
          Io non sono in generale una grande amante dei dolci, inoltre qui a Bologna non c'è molto di particolarmente tipico che si faccia specificamente per Pasqua. Ma per fortuna i miei quarti di sangue "altri" vengono in soccorso, ed ecco che per Pasqua da me sono tradizionali la torta Pasqualina ligure (nonno paterno di La Spezia, parenti a Pietra Ligure) e le Empanadas de Viglia argentine (babbo era argentino di madre indigena), ripiene di pesce oppure di spinaci e formaggio. Ammetto che sono invece ignorante come una capra sul versante romagnolo, per l'occasione, ma di mio ho aggiunto da molti molti anni la tradizione "estera" della pizza al formaggio umbra. Insomma, un guazzabuglione!

          Non prometto nulla, che sono scordarella e sempre di corsa ma se riesco a fare le empanadas e fotografarle vedo di postarle, in effetti mi sarebbe piaciuto farle anche al ristorante la settimana prossima..
          Che bel mix di culture, Diletta, hai un patrimonio di tradizioni così diverse che fa invidia
          Federica

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          • #20
            Grazie Feffe, è una ricetta bellissima. Se avessi ancora il lievito madre la proverei senz'altro.
            "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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            • #21
              Feffe che super produzione!
              Federica

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              • #22
                Pubblicato originariamente da nespola Visualizza il messaggio
                Grazie Feffe, è una ricetta bellissima. Se avessi ancora il lievito madre la proverei senz'altro.

                io ho il mio ma sai che faccio? ho un amico fornaio e lo prendo sempre da lui... glielo dico qualche giorno prima e lui me lo mette da parte
                pensa che la nonna faceva 10 kg... io ho diviso la ricetta per tre
                Federica
                "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                • #23
                  Pubblicato originariamente da *coral reef* Visualizza il messaggio
                  Feffe che super produzione!

                  ho divido la ricetta per tre... pensa che super produzione sarebbe stata...
                  mi vengono 8 pizze... giuste giuste per il forno del mio papà...
                  Federica
                  "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                  • #24
                    Quando ho letto 10kg ho subito avuto un capogiro!
                    "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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                    • #25
                      Pubblicato originariamente da *coral reef* Visualizza il messaggio

                      Che bel mix di culture, Diletta, hai un patrimonio di tradizioni così diverse che fa invidia
                      Fede, grazie! Che poi è una cosa di cui io non ho merito, ne godo e basta, però e sicuramente qualcosa che per me è stato un grande valore e di grande interesse fin da piccola, e quindi sicuramente ha contribuito a formare la mia curiosità verso tutte le culture "altre", vicine o lontane che fossero..

                      feffe che spettacolo le tue pizze e che meraviglia quei testi, li vorrei troppo!! Mi sai dire che diametro hanno? Se li volessi cercare, vanno sotto il nome di "testo da pizza dolce"? o hanno un altro nome?
                      - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
                      Diletta

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                      • #26
                        Nel corso degli anni ho provato un sacco di ricette.

                        La schiacciata dolce di cui parla Federica. Qui
                        La pizza di pasqua di Civitavecchia. Fede, che ne dici di questa ricetta. Certo che non aveva quel bel colore della cupola tuo. E avevo usato una pasta di riporto perche' non avevo lievito madre.
                        Poi ho provato anche la pizza dolce di Pesaro che invece ha del marsala.

                        Fugazza veneta



                        Quest'anno? C'ho troppo da lavorare e non faccio NIENTE!

                        380 g di farina
                        140 g di zucchero
                        90 g di burro
                        25 g di lievito di birra
                        3 uova
                        buccia di arancia e limone
                        vanillina (io ho aromattizzato con una stecca di
                        vaniglia l'acqua del primo panetto, ma meglio lo
                        zucchero vanigliato...mi era finito!)
                        sale un cucchiaino

                        Per la copertura
                        albume d'uovo (preso da un uovo della ricetta),
                        zucchero in granella, mandorle


                        Primo impasto
                        130 g di farina, 15 g di lievito e acqua tiepida qb
                        per un panetto consistente. Mettere a lievitare per
                        un'ora.

                        Secondo impasto
                        Montare un uovo con 40 g di zucchero e 30 g di
                        burro morbido, aggiungere 120 g di farina e
                        impastare. Nell'impastatrice ho messo questo
                        panetto e aggiunto il primo a pezzettini, lavorato
                        per bene. Palla, croce messo a lievitare al calduccio
                        per un'ora e mezza.

                        Terzo impasto
                        Montare un uovo con 50 g di zucchero e 30 g di
                        burro, con 120 g di farina. Nell'impastatrice
                        incorporare questo panetto con il secondo impasto.
                        Mettere a lievitare per circa due ore e mezza.

                        Quarto impasto.

                        Lavorare 10 g di lievito con 10 g di farina e poca
                        acqua tiepida. Montare un tuorlo con 50 g di
                        zucchero e 30 di burro, aggiungere buccia di
                        limone e arancia e un cucchiaino di sale. Incorpore
                        il lievito e in impastatrice aggiungere il terzo
                        impasto. Lavorare bene.
                        Far lievitare un'ora. Sgonfiare e rilavorare, formare
                        una palla, poggiare su una teglia unta e infarinata e
                        disporre intorno un anello da 20 cm (ecco perche'
                        mi e' venuta la forma a panettone...ma era
                        suggerito in ricetta, su internet ho trovato
                        entrambe le versioni). Praticare una croce e mettere
                        a lievitare per tre ore. Accendere il forno a 180.

                        Per la glassa, io ho montato un po' di albume e
                        spennellato, non avendo granella ho usato uno
                        zucchero molto grosso (che qui usano per
                        marmellate) e una spolverata di zucchero in polvere
                        piu' un po' di mandorle con la buccia tagliate a
                        scagliette. A questo punto mi sono dimenticata di
                        ripassare la croce...

                        Cottura di circa 40 minuti, ho coperto con un po' di
                        alluminio quando ho visto che scuriva troppo. E ho
                        controllato la cottura con un lungo spiedino.
                        Francesca Spalluto

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                        • #27
                          Pubblicato originariamente da roberto zot Visualizza il messaggio
                          [ATTACH=CONFIG]n2883238[/ATTACH]

                          a Gorizia tradizionale è la gubana goriziana o Presniz (involucro di pasta sfoglia e ripieno di noci/mandorle/nocelle/canditi, etc),

                          la pinza pasquale (focaccia con tanti tuorli e burro, leggermente dolce) da mangiare con il prosciutto cotto.
                          Memoria mi dice che devo averla provata la pinza pasquale. Provo a cercare!


                          Francesca Spalluto

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                          • #28
                            Gia.Da, non li ho mai fatti i taralli schioccati, solo mangiati, per cui non ti so dire la dicetta. Cmq so che si impastano farina e gli altri ingredienti con le uova, si formano delle ciambelle che poi si fanno cuocere in acqua bollente fino a che vengono a galla, poi si incidono a metà spessore per tutta la circonferenza, fino ad arrivare quasi al buco centrale, poi si infornano; durante la cottura si gonfiano ed assumono la forma caratteristica; poi si coprono col naspro e i confettini colorati. Esiste anche una versione salata con formaggio e pepe, si chiamano "taralli caso e ova", cioè taralli cacio e uova, si mangiano a Pasqua con i salami fatti in casa
                            o sazio nu ccrer o riun

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                            • #29
                              io ho preparato per la prima volta la Resta, un pane dolce tipico di Como, e solo di Como, infatti lungo il lago non c'è questa tradizione, mentre in città ogni panetteria/pasticceria lo prepara per la domenica delle Palme.
                              La Resta, o resca, forma dialettale per intendere lisca, è un impasto molto simile al panbrioche, a cui si aggiungono uvetta e canditi all'arancia, e dove, alla fine, una volta formata la pagnotta, si inserisce un rametto di ulivo benedetto.

                              resta cruda.jpg



                              resta cotta.jpg


                              resta aperta.jpg



                              appena ho un attimo vi scrivo bene la ricetta...


                              http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                              • #30
                                Pubblicato originariamente da Francesca Spalluto Visualizza il messaggio
                                Nel corso degli anni ho provato un sacco di ricette.

                                La pizza di pasqua di Civitavecchia. Fede, che ne dici di questa ricetta. Certo che non aveva quel bel colore della cupola tuo. E avevo usato una pasta di riporto perche' non avevo lievito madre.
                                non la conosco, o meglio la conosco solo di nome mai mangiata... ho guardato la tua e dalle foto non mi sembra niente male...
                                Federica
                                "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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