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  • #31
    grazie a Rosaria e Pietro e a tutti i partecipanti, è stato bellissimo trascorrere la domenica con voi. Ho potuto chiacchierare con tutti, una gioia immensa.
    o sazio nu ccrer o riun

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    • #32
      Pubblicato originariamente da c@rmen Visualizza il messaggio

      Sì, ho capito, dalle richieste fatte su come usare i cedri, che vengono messi in vendita quando sono maturi, invece il candito si prepara quando sono ancora acerbi, a novembre.
      Eleonora, metti anche la tua ricetta? Sono belle queste scorzette , mi dici anche se usi il glucosio o lo sciroppo di glucosio (quello che trovo facilmente al super), mi sembra che non sono la stessa cosa
      Questa è la mia ricetta, usata in genere per le arance, ma avevo trovato magnifici limoni non trattati della Costiera Amalfitana:

      Scorzette candite

      Ci vogliono 4/5 arance dalla buccia spessa. Si leva la buccia dalle arance, tagliandola in 4 spicchi, e la si mette a bagno per 36-48 ore, cambiando spesso l’acqua.
      Mettere le bucce in acqua fredda, portare a leggero bollore e far cuocere a fuoco lento le bucce x 5 minuti, cambiare l’acqua e ripetere l’operazione.
      Per ogni 450 g. di bucce: con 300 ml di acqua, 175 g. di zucchero e 50 g. glucosio, più il succo di mezzo limone, preparare uno sciroppo; al bollo unire le bucce e far cuocere 1 minuto. Spegnere il fuoco e lasciare le bucce completamente immerse per 3 giorni.
      Il quarto giorno scolare le bucce dallo sciroppo, unire altri 175 g. di zucchero, 50 di glucosio, portare lo sciroppo ad ebollizione, spegnere e unire le bucce. Lasciare le bucce immerse nello sciroppo per 24 ore.
      Il quinto giorno ripetere l’operazione aggiungendo 50 g. di zucchero; lasciare riposare 24 ore e ripetere l’operazione per i 2 giorni successivi.
      L’ottavo giorno scolare le bucce, aggiungere 50 g. di zucchero, 50 g. di glucosio, portare a ebollizione, unire le bucce, far cuocere 1 minuto, spegnere il fuoco e lasciare le bucce immerse per 4 giorni. Alla fine lo sciroppo dovrà essere denso come il miele, e presentare sulla superficie un velo come quello che si forma sul tè. Se questo non avviene, bisognerà scolare nuovamente le bucce, portare ad ebollizione lo sciroppo, unirvi le scorze e spegnere, lasciando le bucce immerse 24 ore. Quest’ultimo punto andrà ripetuto fino a canditura avvenuta.

      Le bucce andranno quindi scolate bene e messe ad asciugare su una gratella per qualche ora.


      Alla fine le avevo rivestite di una glassa di zucchero tipo naspro, come ho visto fare ad Amalfi, poi le ho messe in vassoi di cartoncino, le ho avvolte nel cellophane, e le ho regalate

      Il problema di questo metodo è che alla fine avanza moltissimo sciroppo, dopo un po' che te lo bevi diluito, considerato che io non faccio torte, non si sa cosa farne...
      La soluzione l'ha trovata mia madre, che è un genio: lo ha usato al posto dello zucchero per fare il croccante, proprio quello nostro alla napoletana, è venuto una squisitezza

      Il glucosio che uso io è un liquido vischioso come e più del miele e trasparente. Per la verità io non lo trovo facilmente, quindi in genere me lo porto dalla Grecia, dove c'è scritto "glikosi", senza altra aggiunta. Immagino sia la stessa cosa dello sciroppo di glucosio che trovi tu.
      Eleonora
      "Io evolvo indietro." (Teobaldo Cappellano)

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      • #33
        Pubblicato originariamente da Eleonora Visualizza il messaggio

        Questa è la mia ricetta, .
        Grazie Eleonora
        Carmen

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        • #34
          Carmen, io sarei molto interessata alla ricetta dei tuoi peperoni ripieni.

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          • #35
            E' un po' che non aprivo coquinaria..gli impegni al ritorno dalle vacanze mi hanno assorbita completamente..mi avrebbe fatto piacere rivedervi.
            Sarà per la prossima.
            Un bacione a tutti
            Sofia

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            • #36
              Pubblicato originariamente da laclaudia Visualizza il messaggio
              Carmen, io sarei molto interessata alla ricetta dei tuoi peperoni ripieni.
              Eccola, dovevo trascriverla

              INVOLTINI DI PEPERONI

              6/8 peperoni , dipende dalla grandezza, arrostiti e spellati
              250 g di mollica di pane casereccio raffermo
              100/120 g di olive di gaeta pesate con il nocciolo
              35 g di capperi sotto sale
              2 alici sotto sale o 4 filetti di alici sott'olio
              olio
              origano
              prezzemolo
              pangrattato
              sale
              liquido dei peperoni (facoltativo)


              Tagliare la mollica di pane a cubotti e tritarla nel mixer per ridurla in briciole.
              mescolare la mollica, le acciughe tritate, le olive snocciolate e tagliate (grosso modo in quattro parti), i capperi dissalati, l'origano, il prezzemolo e impastarli con l'olio, nella quantità che occorre per inumidire la mollica.
              Io, allo scopo di usare meno olio, utilizzo anche un po' del liquido che producono i peperoni dopo cotti.
              Dividere i peperoni in falde, salarle e preparare gli involtini.
              Ungere una teglia con un filo d'olio e cospargerla di poco pangrattato e origano (oppure un foglio di carta forno e via ), disporvi gli involtini, cospargerli di altro pangrattato e origano e ungerli d'olio in modo uniforme, tamponandoli con il palmo della mano unto oppure con l'oliera spray.
              Far gratinare in forno.
              Si possono mangiare tiepidi o freddi, ma danno il meglio di sé mangiati freddi dopo uno o due giorni, quindi meglio prepararli in anticipo.

              P1030411.JPG
              Carmen

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              • #37
                Grazie mille Carmen, sono strepitosi.
                domani produco!

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                • #38
                  Splendido incontro, le foto e il calore di vostri sorrisi parlano da soli! Come ho già detto anche a Cri-Cri settembre è un mese un po' problematico x me, denso di impegni, compleanni e festeggiamenti. Spero pero' prima o poi di riuscire a visitare Napoli, mia figlia continua a dirmelo e allora Rosaria non manchero' di passare per un saluto. Ma chissà magari ad un prossimo incontro riuscirò ad esserci ...
                  Paola

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                  • #39
                    Pubblicato originariamente da Rubino Rosaria Visualizza il messaggio

                    e il mio solito babà

                    [ATTACH=CONFIG]n2901525[/ATTACH]
                    "Il solito babà" trasmette sempre "il solito stupore" nel vedere la perfezione della realizzazione di questo dolce.
                    Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
                    George Bernard Shaw

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                    • #40
                      Che nostalgia vedere i vostri e visi sorridenti, peccato non esserci.
                      saludi e trigu

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                      • #41
                        complimenti, Rosaria, pochi ma buoni!!!!
                        ...fatti non foste a viver come bruti...

                        http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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                        • #42
                          Quanto ci sarebbe piaciuto esserci!
                          Ma prima o poi ci dobbiamo riuscire
                          Isabella
                          "per l'oca, citofonare Archicuoca!" (Annette)

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                          • #43
                            Bellissimi! Non so se mi fa più gola il babà o il cedro candito oppure ancora i friarielli...
                            http://ciambellettaalvino.blogspot.com/

                            http://tusciaintavola.tusciamedia.com/

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