(Non è che mi dimentico, è che sono giorni dissonanti).
Nel mio giardino, ci sono da sempre due strisce di narcisi selvatici: piccoli, scapigliati e volitivi. Non aspettano mai la primavera per fiorire: lo fanno quando pare a loro, e con il loro profumo irresistibile sembrano dare la sveglia a tutti gli altri.
In questo momento sono un ammasso di foglie secche, ma pregusto già il momento in cui vedrò ingrossarsi i boccioli sugli steli, e mi ricorderò che anche gli inverni che sembrano non passare mai prima o poi finiscono.
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.
Continuous as the stars that shine
And twinkle on the milky way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.
The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed---and gazed---but little thought
What wealth the show to me had brought:
For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
Vagavo solitario come una nuvola
Che fluttua in alto, sopra valli e colline
Quando all'improvviso ho visto una folla,
Un mare di narcisi dorati;
Accanto al lago, sotto gli alberi,
Volteggianti e danzanti nella brezza.
Ininterrotti come le stelle che brillano
E palpitano nella Via Lattea,
Si allungavano in una linea senza fine
Lungo il margine di una baia:
Con una sola occhiata ne ho visti diecimila,
Che scuotevano le loro teste in una danza briosa.
Le onde accanto loro danzavano; ma loro
superavano in gaiezza quelle onde luccicanti:
Un poeta non poteva che essere allegro,
In una compagnia così lieta:
Ho guardato e guardato, ma ho pensato poco
A quanto benessere mi aveva regalato quello spettacolo:
Spesso, quando sto sdraiato nel mio letto
Di umore distratto o pensieroso,
Loro lampeggiano su quell'occhio interiore
Che è la gioia della solitudine;
Ed il mio cuore si riempie di piacere,
e danza assieme ai narcisi.
La poesia è di William Wordsworth, poeta romantico inglese, che nei ritratti ha sempre un'aria singolarmente ingessata, ma aveva nel cuore una Via Lattea di narcisi. Vale sempre la pena di guardare oltre.
Vi auguro un'ottima giornata
Nel mio giardino, ci sono da sempre due strisce di narcisi selvatici: piccoli, scapigliati e volitivi. Non aspettano mai la primavera per fiorire: lo fanno quando pare a loro, e con il loro profumo irresistibile sembrano dare la sveglia a tutti gli altri.
In questo momento sono un ammasso di foglie secche, ma pregusto già il momento in cui vedrò ingrossarsi i boccioli sugli steli, e mi ricorderò che anche gli inverni che sembrano non passare mai prima o poi finiscono.
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.
Continuous as the stars that shine
And twinkle on the milky way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.
The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed---and gazed---but little thought
What wealth the show to me had brought:
For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
Vagavo solitario come una nuvola
Che fluttua in alto, sopra valli e colline
Quando all'improvviso ho visto una folla,
Un mare di narcisi dorati;
Accanto al lago, sotto gli alberi,
Volteggianti e danzanti nella brezza.
Ininterrotti come le stelle che brillano
E palpitano nella Via Lattea,
Si allungavano in una linea senza fine
Lungo il margine di una baia:
Con una sola occhiata ne ho visti diecimila,
Che scuotevano le loro teste in una danza briosa.
Le onde accanto loro danzavano; ma loro
superavano in gaiezza quelle onde luccicanti:
Un poeta non poteva che essere allegro,
In una compagnia così lieta:
Ho guardato e guardato, ma ho pensato poco
A quanto benessere mi aveva regalato quello spettacolo:
Spesso, quando sto sdraiato nel mio letto
Di umore distratto o pensieroso,
Loro lampeggiano su quell'occhio interiore
Che è la gioia della solitudine;
Ed il mio cuore si riempie di piacere,
e danza assieme ai narcisi.
La poesia è di William Wordsworth, poeta romantico inglese, che nei ritratti ha sempre un'aria singolarmente ingessata, ma aveva nel cuore una Via Lattea di narcisi. Vale sempre la pena di guardare oltre.
Vi auguro un'ottima giornata
Commenta