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  • #16
    Il pancotto qui non si usa, invece a casa mia si preparano abitualmente i fagioli lessi accompagnati dal pane vecchio bagnato nel loro brodo.
    Bella rivisitazione!
    Carmen

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    • #17
      Pubblicato originariamente da Rubino Rosaria Visualizza il messaggio
      Ricordo anche che la mia mamma faceva una zuppa simile per i miei fratelli quando li svezzava, e essendo io la maggiore l'ho preparata anch'io per i miei ultimi due fratelli, si faceva bollire l'acqua con foglie d'alloro si versava poi il liquido ottenuto sui biscotti della salute (fette biscottate) e si aggiungeva un cucchiaino d'olio.
      Questo è stato il tipico svezzamento anche qui, fino ai primi anni '60, credo.
      "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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      • #18
        Pubblicato originariamente da semola Visualizza il messaggio
        Leggendo i vostri post , mi é venuta in mente la zuppa che si faceva quando si ammazzava il maiale.
        Per stare al caldo mentre si lavorava, mia madre accendeva il camino e poi tirava fuori il " bronzo " , pesante pentolone vero cimelio di famiglia.
        Nel pentolone finivano gli ossi del maiale ed abbondante cavolo ed acqua.
        Il tutto bolliva lentamente al fuoco del camino per parecchie ore.
        Per l'occasione si cuoceva il pane giallo fatto con farina di grano e di mais ,il che gli dava una consistenza particolare.
        Alla sera si mettevano nei piatti le fette di pane su cui si versava abbondante brodo e si spolverizzava di formaggio.
        Dopo si spolpavano gli ossi in compagnia.
        Un'altra zuppa particolare era quella che si mangiava a casa mia in estate a colazione.
        Allora le rane erano abbondantissime e mia madre tornava spesso dalla campagna con le rane.
        Al mattino faceva un soffritto con burro e cipolla, aggiungeva poi le rane , il pomodoro e l'acqua.
        Questo brodino veniva poi versato sulle fette di pane : era una vera bontà!!!
        Semola, mi hai ricordato gli ossi del maiale!

        Mio nonno materno era di mestiere uno di quelli che andava in giro per case di contadini ad uccidere il maiale e a trasformarne la carne, "smettere il maiale", qua si dice così.
        Quando lo facevano per casa nostra, mi ricordo anche io questo pentolone di rame, nero fuori, "e caldir" dove si mettevano tutte le ossa spolpate dopo la lavorazione, si facevano bollire, e a sera si mangiava prelevandone la carne che era rimasta attaccata, dopo averle salate in superficie.
        Che ricordi!
        ...fatti non foste a viver come bruti...

        http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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        • #19
          Pubblicato originariamente da Rubino Rosaria Visualizza il messaggio
          Complimenti Giuliana che bella preparazione!
          Anche a Napoli si faceva il pane cotto, adesso mi sa che non lo fa più nessuno, ma ricordo di quando ero piccola e lo faceva mia nonna per lei e per mio nonno, la versione napoletana è questa, si faceva imbiondire uno spicchio d'aglio nell'olio e qualche foglia di alloro, appena l'aglio si imbiondiva si aggiungeva acqua calda, si aggiustava di sale e si faceva sobollire per una ventina di minuti, intanto si preparava il pane raffermo tagliato a cubetti, infine si si facevano cadere le uova uno alla volta nell'acqua uno per commensale, dopo due minuti si tiravano su con la schiumarola e si adagiavano sul pane e poi si bagnava tutto con il brodo di cottura, non mi piaceva il pane inzuppato da piccola e quindi non l'ho mai mangiato, ma chissà adesso forse lo mangerei anche perché adesso mangio la zuppa di fagioli con olio crudo che da voi ho scoperto si chiama zuppa lombarda che detestavo da piccola, mi piaceva solo solo la zuppa di fagioli alla "maruzzara", quella che ai fagioli si aggiunge un soffritto di aglio e olio, poco concentrato di pomodoro e origano.
          Rosaria è l' "acqua pazza"? Mia madre la faceva ma a io non la mangiavo così non ho mai imparato la ricetta. Ricordo vagamente anche la presenza del pomodoro.Quando ci siamo trasferiti in Puglia sostituiva il pane con le friselle, era un modo anche per utilizzare quelle non mangiate durante l'estate.

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          • #20
            Mi è venuto in mente che un altro pseudo pancotto pugliese è il riciclo del purè di fave avanzato: allungato e scaldato si serve con tocchetti di pane e abbondante olio.
            "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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            • #21
              Pubblicato originariamente da Giuliana Visualizza il messaggio
              da noi in Friuli si fa la Panada.
              non c'entra niente se non per il nome. per noi PANADA è una sorta di torta fatta con la pasta a mò di involucro che contiene il ripieno. non so da dove derivi questa parola e ne cosa in effetti significhi. Giuliana tu sai da cosa deriva e cosa significa per voi PANADA? (oltre a significare il nome di questa pietanza)

              http://afabica.blogspot.com/

              http://www.legambientesardegna.com/public/img/logo_no_al_nucleare.jpg

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              • #22
                Tra i piatti poveri della tradizione Toscana ci sono le fette col cavolo o coi fagioli.
                si lessa il cavolo nero in acqua leggermente salata, mentre cuoce si affetta il pane (toscano occorso) e si tosta. Sì sfrega con aglio, poi si leva il cavolo dalla pentola tenendo l'acqua. Sì bagnano le fette velocemente nell'acqua, poi si ricopre col cavolo tagliuzzato, un bel giro di olio, sale e pepe. Coi fagioli basya tostare il pane, agliarlo e metyere sopra i fagioli lessati, olio sale e pepe. Quando li facciamo non si mangia altro.
                ciao
                ​​​​​​​marchino
                "Siete il mio tempo migliore" (Eleonora)

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