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  • #16
    Le ricette più care sono tante, però sono affezionatissima a tre piatti di Coquinari che non ci sono più, quindi, a pari merito, il polpettone di patate e fagiolini della nostra Prof, Annamaria Romano, le melidzanes moussaka di Cansado, le polpette morbidissime di Maffo
    Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

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    • #17
      Ce ne sarebbero tante, ma dovendo indicarne una sola scelgo la prima che mi è venuta in mente, la salsina per le verdure alla piastra di AnnaMaria, la preparo spesso e piace a tutti.
      Carmen

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      • #18
        quante belle cose stanno uscendo!!
        Appena ho un secondo provo a mettere i link alle ricette così li troviamo subito.

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        • #19
          La pasta di zucchero!!!!! E la bettitorte, e la torta al cioccolato di rosa Cremona, e i cioccolatini e lo strudel di Annamaria ....o mamma.......
          Federica

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          • #20
            Per me la crostata morbida di Marina Braito è stata la ricetta fatta più volte, ed ogni volta con la voglia di rifarla
            Angiuledda
            Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano Anonimo

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            • #21
              Caspita Ross, una risposta secca è davvero difficile! Come Graziana e la Giuli ho tante ricette che sono diventate parte del mio bagaglio, veri cavalli di battaglia. Concedimene tre: la sbrisolona salata di Monimar, il salmone marinato di Fabri e la bavarese al Grand Marnier in crosta della Giuli.
              E poi le seppie in cacciucchino o in zimino di Elena, la focaccia di Recco della Robi, il filetto ai pepi della Bruna, le olive al Martini, gli abbracci di Tere, gli gnocchi di zucca di Archicuoca, le Buffalo wings di Graziella....

              Pian piano aggiungo le ricette:

              SBRISOLONA SALATA DI MONIMAR
              200 gr. farina
              100 gr. pecorino e grana
              100 gr. pistacchi (o mandorle) tritati grossolani
              80 gr. burro freddo a pezzetti
              1 uovo

              intridere velocemente la farina con il burro, aggiungere il formaggio, un pizzico di sale e pepe, i pistacchi e l'uovo. Si otterra' un briciolame che va messo in una teglia rivestita con carta forno ottenendo uno strato di 2-3 cm. e cuocere a 180° per 30 minuti circa.
              In quella che ho portato a Rimini ho messo le mandorle e 50 gr. di farina di Mais fioretto (quindi 150 gr. di farina bianca)
              GRAVLAKS O GRAVAD LAKS di Fabri
              Gravad laks (danese) o gravlaks (svedese)
              1 salmone di 5 kg
              375 g di zucchero
              315 g di sale
              75 g di aneto tritato
              15 g di pepe

              Sfilettare il salmone senza spellarlo; macinare il pepe e miscelarlo con lo zucchero, il sale e distribuirlo uniformemente sui filetti di salmone
              disposti sopra un vassoio con la pelle rivolta verso il basso.
              Conservarli in frigorifero per 24 ore (o in proporzione rispetto al peso del pesce),
              quindi voltarli e lasciarli marinare per altrettanto tempo. Lavare i filetti, asciugarli e cospargerli con l?aneto.
              Servizio
              Servire i filetti di salmone quasi freddi di frigorifero con, a parte, la salsa.


              SALSA PER SALMONE MARINATO di Fabri


              25 g di zucchero
              4 cucchiai di senape di Digione
              2 dl d¹olio
              3 cucchiai di aceto
              Stemperare lo zucchero in una ciotola con l¹aceto,
              unirvi la senape, mescolare, versare l¹olio a filo battendo con una frusta
              in modo da ottenere una salsa che abbia la stessa consistenza della
              maionese.

              BAVARESE AL GRAND MARNIER IN CROSTA DI CIOCCOLATO DI GIULIANA
              (in questo caso ho unito due ricette della Giuli: quella della bavarese in crosta di cioccolato e quella della bavarese al Grand Marnier)

              Per la crosta di cioccolato:
              300 g. di Loacker quadretti al cioccolato
              70 g. di burro
              Mettere i wafer nel mixer, sciogliere il burro e quando è intiepidito versarlo sui wafer e frullare il tutto per ottenere un composto abbastanza omogeneo ma non troppo liscio. Trasferirlo in uno stampo imburrato e rivestito di carta da cucina bagnata e strizzata, distribuirlo sul fondo e sui bordi compattandolo ben bene e porlo a rassodare in frigorifero.

              Per la bavarese:
              2 dl. Latte, 70 gr zucchero, 4 tuorli d'uovo, 2,5 dl panna fresca, 6 cl. Grand Marnier, 12 gr colla di pesce;
              per la salsa: 100 gr cioccolato fondente, 100 gr panna liquida fresca, 2 cucchiai Grand Marnier;
              per guarnire: la scorza di due arance non trattate.
              Bollire il latte. A parte montare i tuorli con lo zucchero finché sono ben gonfi e spumosi, quindi unire il latte a filo e il Grand Marnier. Ammollare la colla di pesce.
              Rimettere il composto su fuoco dolce e cuocere mescolando continuamente fino a quando la crema si ispessisce e vela il cucchiaio. A questo punto aggiungere la colla di pesce strizzata e farla sciogliere bene.
              Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare mescolando ogni tanto perché non rapprenda.
              Montare ben ferma la panna e incorporare delicatamente al composto ormai freddo. Quando il tutto è ben liscio e omogeneo, versare nella crosta di cioccolato e mettere in frigo

              Per la salsa al cioccolato:
              In un pentolino spezzettare il cioccolato fondente, unire la panna e mettere sul fuoco a fondere mescolando bene finchè il tutto diventa liscio e omogeneo, aggiungere a questo punto il liquore, rimescolare bene e togliere dal fuoco lasciando intiepidire.
              Per guarnire:
              Ricavare la scorza d'arancia senza il più possibile la parte bianca. Tagliare la scorza a striscioline e sbollentarle per due o tre volte in acqua bollente, cambiando l'acqua ogni volta.
              Dopo questa operazione, fare uno sciroppo con acqua e zucchero e quando è bollente tuffarci le scorze per qualche minuto, scolare e lasciar raffreddare.
              Sformare il dolce, decorare con le scorze e servire con la salsa al cioccolato.

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              • #22
                Ho imparato tutto da coquinaria ma sono state l'angelica e il Danubio a darmi la soddisfazione di essere riuscita ad ottenere un risultato per me impensabile.
                Nessuno può saltare oltre il limite della propria ombra.

                M.Heidegger

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                • #23
                  Pubblicato originariamente da betti Visualizza il messaggio
                  Caspita Ross, una risposta secca è davvero difficile! Come Graziana e la Giuli ho tante ricette che sono diventate parte del mio bagaglio, veri cavalli di battaglia. Concedimene tre: la sbrisolona salata di Monimar, il salmone marinato di Fabri e la bavarese al Grand Marnier in crosta della Giuli.
                  E poi le seppie in cacciucchino o in zimino di Elena, la focaccia di Recco della Robi, il filetto ai pepi della Bruna, le olive al Martini, gli abbracci di Tere, gli gnocchi di zucca di Archicuoca, le Buffalo wings di Graziella....
                  Ti concedo quello che vuoi. Di ognuna di quelle citate mettete le ricette, vero?

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                  • #24
                    Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio

                    il tuo cucciolo che adesso magari farà la maturità... quanti anni ha adesso?
                    Il mio cucciolo è diplomato da un bel po' : ha quasi 24 anni ma si sa per le mamme e per le Diddi rimarrà sempre cucciolo

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                    • #25
                      anche per me è difficile sceglierne solo una... ho imparato tanto e continuo ancora ad imparare da Coquinaria...
                      le ricette che faccio più spesso... scritte non per ordine di importanza ma per come affiorano alla mente..
                      il tiramisù di Graziana, il cinghiale in umido di Giuliana, il conquistatore di Babette, la pizza di Isabella, il plumcake all'arancia di Valeria, le marmellate con il metodo Ferber, le olive al martini, il panbrioche della Ravaioli, il babà di Rosaria, la caponata di Cindy, i fichi caramellati, il salmone neera, lo stollen di Cansado, la torta di mele sbriciolata di Marina, i crackers di Cri Cri, il polpettone Armando di MarinaB, il polpettone tonno e melanzane di Giuliana, le bavaresi di Giuliana...

                      mamma mia quanto devo a Coqui... e quante ricette ho salvato e non provato perchè altrimenti sarei ancora più largA
                      Ultima modifica di feffe; 20/05/2018, 20:26.
                      Federica
                      "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                      • #26
                        una delle prime cose che ho assaggiato è stato il coniglio alla monferrina di Giuliana ,
                        ed è diventato il mio piatto simbolo di coquinaria , se non altro perché era il primo , e non me ne voglia il Berloffa se la sua passatina di ceci con gamberi è arrivata subito dopo
                        Michele, vuoi una birra ?
                        No, sono astemio.
                        Scusa, Astemio, vuoi una birra ?

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                        • #27
                          Dalla ricerca in Google della ricetta di marmellata al peperoncino ho conosciuto Coquinaria, vista e provata con successo la ricetta di Rossanina:

                          MARMELLATA DI PEPERONCINO di Rossanina

                          Kg. 1,300 di mele renetta (possibilmente biologiche), ml. 350 di aceto di mele, l. 1.700 di acqua, gr. 100 peperoncini (verdi sarebbe meglio), gr. 750 di zucchero per chilo di succo ottenuto.
                          Taglia le mele (lasciando buccia e torsoli) e mettile in un tegame con l'aceto di mele e l'acqua. Taglia i peperoncini dopo aver tolto il picciolo ed elimina i semi. Aggiungili alle mele, porta a bollore e cuoci per 30-35 minuti. Versa il composto in un panno e lascialo sgocciolare per tutta la notte. Pesa il succo e calcola la quantità di zucchero necessaria. Metti succo e zucchero in una casseruola, porta sul fuoco e mescola fino a quando non si è sciolto tutto lo zucchero. Fai bollire fino a quando la gelatina non ha raggiunto la giusta consistenza, schiumando se necessario. Versa nei vasetti tenuti in forno a 120°C per almeno 10 minuti.

                          Con la ricetta dei cantuccini di Rossanina sono riuscita a tagliare in cantucci senza sbriciolarli
                          CANTUCCINI di Rossanina
                          g. 400 farina
                          g. 250 di zucchero
                          g. 150 mandorle non sbucciate (io preferisco le noci) leggermente tostate
                          3 uova + 3 tuorli
                          una bustina di lievito per dolci
                          scorza grattugiata di un'arancia
                          un pizzico di sale

                          Montare bene 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina, il lievito, la scorza di arancia e il sale.
                          Aggiungere le mandole.
                          Fare dei filoncini larghi 2 dita e alti un dito.
                          Metterli su una teglia imburrata e infarinata, ben distanziati, spennellateli con uovo sbattuto (spennellandolo anche nei lati), cuoceteli in forno medio (170°C) per circa 15 minuti.
                          Toglierli dal forno e tagliateli di traverso.
                          Rimetterli in forno per una decina di minuti.
                          Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
                          George Bernard Shaw

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                          • #28
                            Senza dubbio l'angelica di MarinaB, che ho preparato per una "sfida" Coquinaria in cui dovevamo cimentarci in una ricetta che ci faceva paura (ricordo che poi ci fosse anche da pubblicare una foto con delle "porcoscarpe" in cui mi ero esibita con un mega tacco rosso fuoco...).

                            ANGELICA

                            Lievitino
                            135 gr di farina di forza
                            13 gr di lievito di birra
                            75 gr di acqua

                            Impasto
                            400 gr di farina di forza
                            75 gr di zucchero
                            120g di latte tiepido
                            3 tuorli
                            1 cucchiaino di sale
                            120 gr di burro morbido (a pomata)

                            Ripieno
                            75gr di uva sultanina
                            75gr di arancia candita tritata
                            50 gr di burro fuso

                            Glassa velante
                            4 cucchiai di zucchero a velo (io ne ho messi 6)
                            1 chiara d'uovo

                            Preparazione:
                            Preparare il lievitino: Amalgamare tutti gli ingredienti del lievitino e lasciare lievitare per 30 minuti (io ho lasciato lievitare per 1 ora). In una ciotola mettere la farina, fare la fontana, mettere al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero il sale e amalgamare con un poco di farina (ho messo tutto nel Ken e lavorato per 10 minuti su velocità 1). Unire il burro e finire l'impasto battendo fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola (altri 5 minuiti di Ken sempre su velocità 1). Rovesciare sul tavolo, unire il lievitino e battere finché i due impasti saranno ben amalgamati (tutto nel Ken con altri 5 minuti su vel. 1). Rimettere nella ciotola unta e lievitare 1 ora finché sarà raddoppiato (io ho lasciato lievitare 2 ore in forno spento). Rovesciarla sul tavolo infarinato e stenderla formando un rettangolo di 2-3 mm di spessore, senza lavorarla. Pennellare abbondantemente con il burro fuso, cospargere di uva sultanina, ammollata e asciugata e l'arancia candita. Arrotolare il lato più lungo. Tagliare questo a metà per il lungo con un coltello affilato e sottile, infarinandolo ogni tanto. Separare delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formare una treccia facendo in modo che la parte tagliata rimanga il più possibile all'esterno. Mettere su una teglia da forno e chiudere a ciambella. Pennellare con burro fuso e fare lievitare 30 '40 minuti a campana (deva quasi raddoppiare). Cuocere in forno 200° per 20-25 minuti (statico. Nel frattempo diluire i 4 cucchiai di zucchero a velo con chiara d'uovo fino ad avere una glassa semidensa. Dopo la cottura spennellare e rimettere in forno per 30 secondi.
                            "Il vero cuoco non assaggia, è un po' come il pianista che suona senza guardare la tastiera" (A. Buzzi) -- Francesca
                            http://noteincucina.blogspot.com

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                            • #29
                              Bentornata dottoressa mia quasi vicina di casa.
                              Quando tu frequentavi , io ero un occhio silenzioso ed ora le parti si sono invertite.
                              Resta con noi , non sparire più !!!

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                              • #30
                                Io da coquinaria ho imparato tutto !!!
                                Da Marina B ho sentito parlare per la prima volta delle sorelle Simili , sembra solo ieri , ed ora sono già dieci anni che mi faccio il pane.
                                Io che non osavo avvicinarmi ai lievitati , ora ho gente che ,quando viene a casa mia , si aspetta di trovare grissini e molto altro freschi.
                                Io che non mangio dolci ero una vera frana (perché non possoo assaggiare ), ma grazie alle vostre ricette perfette e semplicissime ora passo per una quasi pasticcera ed i miei biscotti vanno a ruba.
                                Non saprei indicare una ricetta particolare e so solo che mio marito ha preso un sacco di vizi e vuole sempre qualcosa di diverso .
                                Grazie alle torte di verdura che ho trovato qui, riesco a fargli mangiare volentieri tutte le verdure , anche quelle che prima lo facevano mugugnare .
                                La sua preferita è quella di Rossanina con zucchine e gorgonzola e me la chiede spesso .
                                Senza contare che qui ho trovato delle vere amiche !!!

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