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  • Le aringhe

    Aringa_001Opening.jpg

    Ci sono un sacco di cose da raccontare sulle aringhe e parecchie l'ho raccontate in questo articolo su Gastronomia Mediterranea.
    Io le ho scoperte solo in Olanda, non sono mai appartenute al mio bagaglio culinario di romana.
    E voi le conoscete?
    Le avete mai assaggiate?
    Se sì, quali? Fresche, in salamoia, affumicate (a freddo o a caldo)?
    If you can't stand the heat, stay out of the kitchen!
    radiocucina.blogspot.com

  • #2
    È un piatto tipico del Friuli. Di solito a Natale le preparo in insalata con quelle affumicate.
    prima le metto in ammollo nel latte, poi le asciugo le taglio a tocchetti, ci aggiungo dell’amore cipolla affettata sottilmente e copro con olio extra vergine.
    Mia suocera mi raccontava che erano un piatto poevero della sua infanzia.Lei era nativa di Cormons un paese friulano in provincia di Gorizia. Le famiglie erano talmente povere che mettevano appesa in mezzo alla tavola l’arringa e poi ogni componente della famiglia ( a quei tempi numerosa! strofinava la sua fetta di polenta sull’arringa per darle un po’ di sapore e dare la sensazione di sazietà.

    Faccio anche l’insalata di arringa ( sempre affumicata e mesa ad ammollare nel latte, con mela verde, senape e yogurt, buonissima!
    Grazy
    ...Autogestire la propria creatività, senza intermediari, senza volontà eccelse e onnipotenti che decidono al posto tuo, poco a poco ti rivela la necessità di autogestire il tuo stesso destino. (S. Agosti)
    Ingiuriare i mascalzoni è cosa nobile, perché, a ben vedere significa onorare gli onesti! (Aristofane)

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    • #3
      Ecco, io affumicata non l'ho mai mangiata. Lo sgombro sì (ne ho per l'appunto 2 in frigo per stasera, ma quello si mangia puro - il marito olandese non ammette contaminazioni).
      Mi sa che faccio un esperimento con la mela come dici tu. Quanto tempo la lasci nel latte? La spini prima o dopo?
      If you can't stand the heat, stay out of the kitchen!
      radiocucina.blogspot.com

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      • #4
        Che bello e interessante l'articolo, Marina! Adoro le aringhe e la mia iniziazione fu proprio a 12 anni in Olanda con il panino che illustri...io e i miei genitori ce ne innamorammo e da lì, tornati in Italia alla fine della vacanza, iniziammo a mangiarle regolarmente, quando le trovavamo da comprare. Ancora oggi ci vado matta. La mangio su pane nero di segale con burro e cetriolini e cipolle marinate, in insalata (anche io con la mela verde, come Graziana), similmantecata con la polenta, come condimento per la pasta.. insomma, in un sacco di modi.
        Le uova di aringa le ho avute sotto mano in un paio di ristoranti in cui ho lavorato e ammetto che all'inizio non le apprezzavo molto, poi ci ho fatto amicizia ed ho iniziato a gustarle anche io, sempre assieme al burro su crostini o anche con una mimosa di uovo sodo. Qui ho la fortuna di trovare spesso anche quelle affumicate, sicuramente meno facili da trattare, ma molto divertenti.. ci ho anche preparato un risotto niente male, una volta, ed un brodo stile katsuobuchi giapponese. Ecco, ora mi hai fatto venir voglia di aringa..! Chissà se dopo, quando vado a fare la spesa (per un articolo sui cetrioli che sto scrivendo), ne trovo da farmi per cena..
        - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
        Diletta

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        • #5
          Pubblicato originariamente da MarinaV Visualizza il messaggio
          Ecco, io affumicata non l'ho mai mangiata. Lo sgombro sì (ne ho per l'appunto 2 in frigo per stasera, ma quello si mangia puro - il marito olandese non ammette contaminazioni).
          Mi sa che faccio un esperimento con la mela come dici tu. Quanto tempo la lasci nel latte? La spini prima o dopo?
          Quelle che compro sottovuoto sono giò spinate ;-)
          Grazy
          ...Autogestire la propria creatività, senza intermediari, senza volontà eccelse e onnipotenti che decidono al posto tuo, poco a poco ti rivela la necessità di autogestire il tuo stesso destino. (S. Agosti)
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          • #6
            Ricordo d'infanzia: mia nonna paterna che faceva una catasta di legna ed affumicata le aringhe da sé. Abitavamo in alta collina ed avevamo una casa grande con orto pollaio frutteto e molto spazio. Quando le trovo affumicate le prendo, le faccio come faceva mamma: trito abbondante di carota sedano e cipolla, in un contenitore stretto e alto metto aringa, verdure, qualche grano di pepe e ripeto fino a coprire con le verdure. Affogo il tutto con olio bono e lascio in frigo coperto per una settimana, eventualmente aggiungendo altro olio. Vengono squisite, c'è solo il problema che ci va insieme un chilo di pane e un fiasco di vino.
            ciao
            marchino
            "Siete il mio tempo migliore" (Eleonora)

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            • #7
              Qui si trovano solo le affumicate, tutto l'anno tranne l'estate, ma intuisco che sono consumate molto meno, prima c'erano più venditori. Che io sappia non ci sono nemmeno preparazioni tradizionali.
              Diletta, ma tu quindi la trovi anche non affumicata?
              Marchino, anche tu la lasci a bagno nel latte prima di metterla sott'olio?
              Al Lidl, per la prima volta, ho visto che periodicamente arrivano quelle arrotolate sotto aceto, ma non le ho provate.
              "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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              • #8
                grazie Marina leggerò l'articolo più tardi...
                a casa mia le aringhe affumicate si comprano o da spinare o a filetti già spinate... e mio padre mi dice che quando lui era piccolo l'aringa restava appesa a lungo in cucina e ci si strofinavano le fette di pane... i filetti spinati sono pronti da condire, le altre o si mettono a bagno col latte o si arrostiscono sul fuoco e una volta pulite vengono condite come le altre.
                A casa mia sono sempre state messe sott'olio extravergine di oliva con qualche odore ma qui ho scoperto tante ricette soprattutto grazie a Giuliana e le ho sperimentate diverse.

                ne posto qualcuna, magari può essere utile:

                Aringhe affumicate (qui diverse ricette tra cui le Aringhe marinate di Giuliana e due ricette interessanti di Graziana)

                in questo post Insalata di mele e aringhe

                Aringhe marinate alla moda francese

                qui trovate Insalata agrodolce di aringhe affumicate

                ora vado a prepararmi ma se volete cerco e aggiungo altri link
                Federica
                "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                • #9
                  ho letto l'articolo... interessantissimo... grazie
                  Federica
                  "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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                  • #10
                    Marina ma si mangiano anche crude o marinate? Tu non ne parli mi pare ma ricordo che mio marito, appena arrivati per la prima volta ad Amsterdam, volle assaggiare un panino acquistato in un chiosco, era con le aringhe e tanta cipolla cruda, non gli piacque per nulla e ancora ricorda il gusto di crudo. Da allora solo affumicate e poi ulteriormente cotte, le soffriggo con l'aglio e condisco la pasta, come con il tonno. Erano presenti anche nei ricordi d'infanzia di mio padre in Salento, come cibo povero che faceva companatico.

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                    • #11
                      Pubblicato originariamente da feffe Visualizza il messaggio
                      grazie Marina leggerò l'articolo più tardi...
                      a casa mia le aringhe affumicate si comprano o da spinare o a filetti già spinate... e mio padre mi dice che quando lui era piccolo l'aringa restava appesa a lungo in cucina e ci si strofinavano le fette di pane... i filetti spinati sono pronti da condire, le altre o si mettono a bagno col latte o si arrostiscono sul fuoco e una volta pulite vengono condite come le altre.
                      A casa mia sono sempre state messe sott'olio extravergine di oliva con qualche odore ma qui ho scoperto tante ricette soprattutto grazie a Giuliana e le ho sperimentate diverse.

                      ne posto qualcuna, magari può essere utile:

                      Aringhe affumicate (qui diverse ricette tra cui le Aringhe marinate di Giuliana e due ricette interessanti di Graziana)

                      in questo post Insalata di mele e aringhe

                      Aringhe marinate alla moda francese

                      qui trovate Insalata agrodolce di aringhe affumicate

                      ora vado a prepararmi ma se volete cerco e aggiungo altri link
                      sei un mito! solo tu riesci a trovare tutti questi link
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                      • #12
                        Pubblicato originariamente da minou Visualizza il messaggio
                        Marina ma si mangiano anche crude o marinate? Tu non ne parli mi pare ma ricordo che mio marito, appena arrivati per la prima volta ad Amsterdam, volle assaggiare un panino acquistato in un chiosco, era con le aringhe e tanta cipolla cruda, non gli piacque per nulla e ancora ricorda il gusto di crudo. Da allora solo affumicate e poi ulteriormente cotte, le soffriggo con l'aglio e condisco la pasta, come con il tonno. Erano presenti anche nei ricordi d'infanzia di mio padre in Salento, come cibo povero che faceva companatico.
                        Minou, come ho raccontato nell'articolo, ci sono 4 tipi di aringhe in commercio: fresche da cucinare in padella, quelle in salamoia (che sono dunque crude, esattamente come le sardine e le alici sotto sale ma che per il minor quantitativo di sale mantengono una consistenza più morbida) (e che poi è la versione che ha assaggiato tuo marito), sott'aceto e affumicate. Quelle sott'aceto possono essere considerate marinate, quelle in salamoia crude.
                        If you can't stand the heat, stay out of the kitchen!
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                        • #13
                          Finalmente ho trovato il tempo di leggere l'articolo!
                          Complimenti, molto interessante ed esaustivo
                          Grazy
                          ...Autogestire la propria creatività, senza intermediari, senza volontà eccelse e onnipotenti che decidono al posto tuo, poco a poco ti rivela la necessità di autogestire il tuo stesso destino. (S. Agosti)
                          Ingiuriare i mascalzoni è cosa nobile, perché, a ben vedere significa onorare gli onesti! (Aristofane)

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                          • #14
                            Grazie, Graziana!
                            If you can't stand the heat, stay out of the kitchen!
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                            • #15
                              Grazie, Marina, ora mi è più chiaro.

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