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  • Quale è il dolce delle feste che preferite? Lo fate voi? Ricettina?

    Ci sto pensando da parecchio.
    Non ho un dolce delle feste preferito.
    Un tempo forse era il torrone sardo alle noci, ma con l’allergia alle noci e all’albume mi testa da mangiare il miele a cucchiaiate ahahah
    Forse forse resta un pochino il panforte (che faccio con la ricetta di Antonella in archivio), ma sinceramente non sono sicura.
    Panettone e pandoro non mi mancano granché.
    E voi??

  • #2
    il pangiallo... ricetta di famiglia... (qui ognuno ha la sua)... nocciole, noci, pinoli, canditi, fichi secchi, uvetta, cacao, cioccolato, caffè e polvere di caffè, uova, farina, miele, cannella, noce, moscata..
    la mia nonna lo faceva con quello che c'era in casa ma un anno ho pesato gli ingredienti... e ho standardizzato la ricetta...
    unica cosa che ho eliminato la meringa sopra coi confettini....
    da quando l'ho conosciuto qui lo stollen di Cansado... non manca mai... quest'anno ne ho fatti 4 (uno per casa e 3 li ho regalati... sono stati graditissimi!!!)
    Federica
    "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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    • #3
      Il pangiallo... che ricordi! Lo faceva mia zia Anna, la sorella più piccola di papà tutti gli anni, ma ha smesso per l'artrosi alle mani, non riesce più a impastarlo. Ora sono anni che non lo fa più e non si ricorda le dosi. Ed io non me le sono mai segnate
      feffe la tua ricetta la trovo in archivio?

      Capa, io non mi faccio mancare il panettone per me e il pandoro per il Gatto. Ci ho rinunciato per tantissimi anni (fino all'inizio del millennio non è che si trovasse granché nelle lande piatte), ora vado già a metà novembre dai miei pusher a fare incetta.
      If you can't stand the heat, stay out of the kitchen!
      radiocucina.blogspot.com

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      • #4
        Per me tra i dolci tradizionali di Natale, i preferiti sono i cavallucci, ci devono essere.
        "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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        • #5
          Pubblicato originariamente da MarinaV Visualizza il messaggio
          Il pangiallo... che ricordi! Lo faceva mia zia Anna, la sorella più piccola di papà tutti gli anni, ma ha smesso per l'artrosi alle mani, non riesce più a impastarlo. Ora sono anni che non lo fa più e non si ricorda le dosi. Ed io non me le sono mai segnate
          feffe la tua ricetta la trovo in archivio?
          Marina non mi ricordo... ma te la posto volentieri
          Federica
          "La vita si ascolta, così come si ascolta il mare... Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima ma non è più la stessa cosa." (Oceano mare - A. Baricco)

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          • #6
            nel mio Natale non manca più il panforte (anch'io ricetta di Antonella): era il preferito da mio padre e io continuo a farlo. Poi su pani e saba. Da quando con mia nipote ci siamo lanciate nei lievitati dolci il panettone fatto da lei.

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            • #7
              Io non sono particolarmente golosa di dolci, quindi è un controsenso totale che IL dolce per me fosse una sorta di charlotte mappazzosissima che preparava la mia nonna materna, un mattone di mascarpone, burro, tuorli di uova sode, zucchero, maraschino, savoiardi e gocce di cioccolato. Eppure era così, il contrasto tra al crema densa e uovozuccherosa e i savoiardi abbondantemente imbevuti di liquore* mi mandava ai pazzi. Una volta appariva più spesso sulle tavole delle feste, negli ultimi anni (finché ha potuto cucinare) lo riservava ormai esclusivamente per il mio compleanno il 10 gennaio, per amore mio e come chiusura ufficiale dei peccati delle festività. Purtroppo non l'ho mai preparato con lei e non sono sicura che tra i mille foglietti sparsi esista una ricetta, penso che rimarrà un bellissimo ricordo, come quello che ho di lei e di tutto quello che è stata per me.

              * la nota è perché riflettevo proprio poco tempo fa come non mi risulta che una volta non ci fossero tutte le preoccupazioni che ci sono oggi di fare le cose "adatte ai bambini": io ricordo torte e dolci imbevuti di liquori (e/o di caffè) da sempre e nessun genitore che se ne meravigliasse o preoccupasse troppo.. era una cerchia di alcolisti e sciagurati il mio giro di famiglia/amici o rientra nel novero delle maggiori attenzioni di oggi?
              - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
              Diletta

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              • #8
                Sicuramente la crostata di castagne e pere. Che non è né un dolce di famiglia né un dolce della tradizione, ma che ho fatto diventare io il mio dolce delle feste.

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                • #9
                  Sono due, va bene lo stesso? Struffoli( non morbidi, anzi diretti e friabili) e pasticelle( scrignetti di pasta che racchiudono un ripieno di crema di castagne cacao cioccolato per essiccate a pezzettini zucchero poco liquore; dopo la frittura, si bagnano con miele si coprono con confetti colorati)
                  Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da dilettaluna Visualizza il messaggio

                    * la nota è perché riflettevo proprio poco tempo fa come non mi risulta che una volta non ci fossero tutte le preoccupazioni che ci sono oggi di fare le cose "adatte ai bambini": io ricordo torte e dolci imbevuti di liquori (e/o di caffè) da sempre e nessun genitore che se ne meravigliasse o preoccupasse troppo.. era una cerchia di alcolisti e sciagurati il mio giro di famiglia/amici o rientra nel novero delle maggiori attenzioni di oggi?
                    credo fosse così perchè non si conosceva l’effetto di alcolici o caffeina/ teina/ zuccheri/ cacao( che per esempio non va dato prima dei 2 anni, visto che fegato e reni non riescono a smaltirlo)sui bimbi.
                    Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

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                    • #11
                      I miei dolci preferiti delle feste sono i roccocò, qui la ricetta
                      Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

                      www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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                      • #12
                        se guardo indietro rimpiango il profumo del panettone Alemagna, quello che rimaneva attaccato ai vestiti ogni volta che entravi al loro spaccio per comprare quelli riusciti male o i biscotti spezzati. Non è più così quel profumo, e nemmeno quel sapore fragrante di burro, e ora posso dire che il panettone non è fra i miei dolci delle feste. Forse un poco di più il pandoro, un tempo solo ed esclusivamente Melegatti, la Bauli era ancora di là da venire.. e stessa storia, altri sapori e altri profumi. Anche il Panbriacone non è più lo stesso, preparato in mille versioni e non tutte riuscite. Quando si esce da un settore prettamente artigianale per cercare di entrare nella distribuzione più ampia, è inevitabile che la qualità ne risenta, anche se resta comunque buono. Il Panforte non è mai stato un dolce molto rappresentato qui, nemmeno negli anni in cui andava di moda quello della Sapori. Insomma, fatico a trovare un dolce che rappresenti il Natale di casa mia. Da qualche anno trovo l'Offella, e mi piace abbastanza,, è molto simile al pandoro, forse un poco più burrosa. Probabilmente oggi come oggi sceglierei il torrone, o la pinza friulana dell'Epifania...
                        http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                        • #13
                          Come te, Ross, non ho un vero e proprio dolce di Natale, ma pensandoci direi i "turtlitt" perchè da bambina le mie nonne li facevano sempre.
                          Io li fatti molto raramente e per lo più nel periodo di carnevale, quando si fanno i fritti.

                          TURTLIT

                          Per la pasta :
                          1 kg di farina
                          75 gr di burro a temperatura ambiente
                          150 gr di zucchero
                          4 uova intere
                          1 pizzico di sale
                          1/2 bicchiere di grappa
                          succo di limone e arancia in parti uguali, q.b.

                          Per il ripieno :
                          400 gr di marmellata di castagne (o castagne secche, rinvenute, bollite e poi passate)
                          400 gr di mostarda di cremona con la sua bagna(meglio se di mandarini, ma non indispensabile)
                          100 gr di cacao amaro
                          savoiardi
                          rhum o amaretto

                          Preparare la pasta ben soda.
                          Tirare le sfoglie nella penultima tacca dell'Imperia (non il piu' sottile, quello prima).
                          Per il ripieno si mette nel mixer la mostarda e poi si mescola la purea ottenuta con tutti gli altri ingredienti.
                          A seconda della densita' dell'impasto ci si regola per aggiungere i savoiardi bagnati nel liquore.
                          La consistenza deve essere abbastanza morbida, ma non troppo per non inzuppare la pasta.
                          Si mette un cucchiaino di ripieno su un rettangolo di pasta e si chiude bene aiutandosi anche con i rebbi di una forchetta.
                          Si scalda bene bene dello strutto e ci si friggono dentro finche' sono bei dorati.
                          Cospargere con abbondante zucchero a velo.

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                          • #14
                            Panettone, rigorosamente con i canditi, e i Lebkuchen tedeschi. Per me non è Natale senza questi dolci. Di solito i Lebkuchen li faccio io ma quest'anno è andato tutto un pò storto e non sono riuscita a farli.

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                            • #15
                              Ecco qui i miei dolcetti preferiti, le zeppole bollite che fa mia sorella, ma non fatevi trarre in inganno dal nome, sono ovviamente fritte! (La parola "zeppola" si dovrebbe scrivere solo sulla carta assorbente ). Sono ancora più buone perché gustate di rado, solo durante il periodo natalizio, ma mai la vigilia o a Natale, perché ci sono troppe cose da fare e queste si devono preparare quasi al momento.

                              P1040695.JPG P1040696.JPG P1040701.JPG
                              Carmen

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