Autotomia
Wisława Szymborska
In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due.
Dà in pasto al mondo affamato una metà di sé,
e con l’altra metà fugge.
Si divide di colpo in rovina e salvezza,
in castigo e ricompensa, in ciò che è stato ed in ciò che sarà.
Un abisso compare nel mezzo del suo corpo
tra ciò che, in un istante, si trasforma in due sponde estranee.
Da una parte la vita, dall'altra la morte.
Qui la speranza, là la disperazione.
Se c'è una bilancia, i piatti non si muovono.
Se c'è una giustizia, eccola.
Morire quando necessario, senza eccessi.
Far ricrescere ciò che serve da ciò che è rimasto.
Anche noi possiamo dividerci in due, è vero.
Ma solo nella carne viva ed in un sospiro spezzato.
Nella carne viva e nella poesia.
Da una parte la gola, dall'altra le risate,
leggere, presto messe a tacere.
Da una parte il cuore pesante, dall'altra non omnis moriar, non morirò interamente —
solo tre piccole parole, come tre piume in volo.
L'abisso non ci divide.
L'abisso ci circonda.
Alla memoria di Halina Poświatowska.
La traduzione - dall'inglese - è mia, sentimentale ed imperfetta come sempre.
Wisława Szymborska
In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due.
Dà in pasto al mondo affamato una metà di sé,
e con l’altra metà fugge.
Si divide di colpo in rovina e salvezza,
in castigo e ricompensa, in ciò che è stato ed in ciò che sarà.
Un abisso compare nel mezzo del suo corpo
tra ciò che, in un istante, si trasforma in due sponde estranee.
Da una parte la vita, dall'altra la morte.
Qui la speranza, là la disperazione.
Se c'è una bilancia, i piatti non si muovono.
Se c'è una giustizia, eccola.
Morire quando necessario, senza eccessi.
Far ricrescere ciò che serve da ciò che è rimasto.
Anche noi possiamo dividerci in due, è vero.
Ma solo nella carne viva ed in un sospiro spezzato.
Nella carne viva e nella poesia.
Da una parte la gola, dall'altra le risate,
leggere, presto messe a tacere.
Da una parte il cuore pesante, dall'altra non omnis moriar, non morirò interamente —
solo tre piccole parole, come tre piume in volo.
L'abisso non ci divide.
L'abisso ci circonda.
Alla memoria di Halina Poświatowska.
La traduzione - dall'inglese - è mia, sentimentale ed imperfetta come sempre.
(Sì, martedì, perché adesso il mercoledì ho la lezione di taiji).
Altri animali praticano l'autotomia, ad esempio le lucertole ed i gechi. Mi sono sempre piaciuti, questi draghi in miniatura, forse perché abbiamo molto in comune: periodicamente cambiamo pelle, per autodifesa arriviamo a privarci di parte del corpo, certi che ricrescerà... e poi, patiamo da morire il freddo .
Buona primavera, buona rinascita
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