Sono molto mattiniera, alle 5,30 al massimo sono in piedi.
Adesso che finalmente l'estate pare davvero vicina, a quell'ora il cielo non è più così buio come una settimana fa. Non sono stata l'unica ad accorgermi del cambiamento: da qualche giorno c'è un gallo, nella valle, che canta come se volesse mettere fretta al sole.
Ma anche quando il buio è fitto e nero, ci sono galli notturni, dicono i poeti.
In particolare, lo dice Elena Bono, poetessa di Chiavari a cui di recente è stata dedicata una fontana, viva, limpida e sonora come era lei.
Un grosso bacio
I galli notturni
Elena Bono
Mezzanotte. I galli
si chiamano
rispondono
distanti.
Ed ora il mare si solleva
come un grande sospiro,
verso il cielo,
ora le stelle altissime
nel loro giro
stanno immote
e fatali,
sospeso è il sonno dei dormienti
ed i morenti trascolorano
in attesa.
D'ogni lontananza i galli
chiamano
e nessuno risponde.
Fortezza inespugnabile serrata
tace la notte;
dai bastioni si innalza
il grido delle scolte
e misterioso appare
quanto il silenzio,
e pauroso.
Quasi che il tempo stesso gridi l'ora
e si spaventi del suo grido;
il tempo insonne
pallido solitario
sugli spalti
a contemplare
come si smorzi il grande
sospirare dei mari,
lente declinino le stelle
e vastamente intorno
fluisca il sonno sulle cose
quale fiumana tacita
che tutto travolga
e tutto riconduca alla sua foce.
Adesso che finalmente l'estate pare davvero vicina, a quell'ora il cielo non è più così buio come una settimana fa. Non sono stata l'unica ad accorgermi del cambiamento: da qualche giorno c'è un gallo, nella valle, che canta come se volesse mettere fretta al sole.
Ma anche quando il buio è fitto e nero, ci sono galli notturni, dicono i poeti.
In particolare, lo dice Elena Bono, poetessa di Chiavari a cui di recente è stata dedicata una fontana, viva, limpida e sonora come era lei.
Un grosso bacio
I galli notturni
Elena Bono
Mezzanotte. I galli
si chiamano
rispondono
distanti.
Ed ora il mare si solleva
come un grande sospiro,
verso il cielo,
ora le stelle altissime
nel loro giro
stanno immote
e fatali,
sospeso è il sonno dei dormienti
ed i morenti trascolorano
in attesa.
D'ogni lontananza i galli
chiamano
e nessuno risponde.
Fortezza inespugnabile serrata
tace la notte;
dai bastioni si innalza
il grido delle scolte
e misterioso appare
quanto il silenzio,
e pauroso.
Quasi che il tempo stesso gridi l'ora
e si spaventi del suo grido;
il tempo insonne
pallido solitario
sugli spalti
a contemplare
come si smorzi il grande
sospirare dei mari,
lente declinino le stelle
e vastamente intorno
fluisca il sonno sulle cose
quale fiumana tacita
che tutto travolga
e tutto riconduca alla sua foce.
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