Ora che è arrivato il caldo vero, mi è tornata in mente questa poesia, come ogni estate.
Rientra nella categoria delle "imparate a memoria per compito" (la mia prof. delle medie aveva il pallino), ma ha finito per entrarmi anche nel cuore, come dicono i francesi.
Oggi per me è una giornata da cocci di bottiglia, ma ormai so dove cercare le palpitanti scaglie di mare.
Vi auguro di riuscire a fare lo stesso.
Meriggiare pallido ed assorto
Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Rientra nella categoria delle "imparate a memoria per compito" (la mia prof. delle medie aveva il pallino), ma ha finito per entrarmi anche nel cuore, come dicono i francesi.
Oggi per me è una giornata da cocci di bottiglia, ma ormai so dove cercare le palpitanti scaglie di mare.
Vi auguro di riuscire a fare lo stesso.
Meriggiare pallido ed assorto
Eugenio Montale
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
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