La vita ai tempi del..coronavirus
Ho parafrasato il titolo del bel libro di Garcia Marquez “La vita ai tempi del colera”(lo rileggerò a breve) non per tediarvi o seminare dubb,i ma perché sono curiosa di sapere in cosa è cambiata o sta cambiando la vostra vita.
Premetto :vivo in Lombardia a pochi chilometri da Milano e comincio a sentirmi vagamente claustrofobica…Non sono andata in Francia da mio figlio per non creare problemi alla sua famiglia,ho scoperto di essere un’anziana…a rischio,il mio abbonamento ai concerti dell’orchestra Verdi langue,non ne posso più di sentire pareri e statistiche, ma quello che mi rattrista di più è la constatazione della fragilità della nostra condizione umana e il pericolo insito nella globalizzazione.
Non basta il battito d’ali di una a farfalla a scatenare un uragano ,è sufficiente uno sternuto…
In compenso :il passo carraio del nostro villaggio è sempre libero,in città si viaggia che è una bellezza, al ristorante ti accolgono con le lacrime agli occhi,mio nipote è attento e interessato alla didattica online(dopo tanto smanettamento inutile).
Non vedo altro di positivo,mi chiuderò in casa a leggere,quasi quasi incomincio dai “Promessi sposi” e poi penserò a chi sta peggio di me…
Ce la faremo?
Ho parafrasato il titolo del bel libro di Garcia Marquez “La vita ai tempi del colera”(lo rileggerò a breve) non per tediarvi o seminare dubb,i ma perché sono curiosa di sapere in cosa è cambiata o sta cambiando la vostra vita.
Premetto :vivo in Lombardia a pochi chilometri da Milano e comincio a sentirmi vagamente claustrofobica…Non sono andata in Francia da mio figlio per non creare problemi alla sua famiglia,ho scoperto di essere un’anziana…a rischio,il mio abbonamento ai concerti dell’orchestra Verdi langue,non ne posso più di sentire pareri e statistiche, ma quello che mi rattrista di più è la constatazione della fragilità della nostra condizione umana e il pericolo insito nella globalizzazione.
Non basta il battito d’ali di una a farfalla a scatenare un uragano ,è sufficiente uno sternuto…
In compenso :il passo carraio del nostro villaggio è sempre libero,in città si viaggia che è una bellezza, al ristorante ti accolgono con le lacrime agli occhi,mio nipote è attento e interessato alla didattica online(dopo tanto smanettamento inutile).
Non vedo altro di positivo,mi chiuderò in casa a leggere,quasi quasi incomincio dai “Promessi sposi” e poi penserò a chi sta peggio di me…
Ce la faremo?
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