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  • [OT] Mercoledì di poesia [69]

    Marchino mi ha fatto riflettere sul perché, pur amandole, pur avendone lette a centinaia, pur avendo sperimentato diverse forme di scrittura, non ho mai provato a scrivere poesie.
    La risposta credo sia: perché sono una perfezionista.
    Amo della poesia la sua sintesi, e l'avere tutte le parole, le sillabe, i suoni necessari al posto giusto. Non penso di essere in grado di scriverne una che vorrei leggere. Tutto qui.

    Però: "sono una perfezionista" non è più tanto vero.
    "Ero una perfezionista" è più corretto.
    Resto una persona precisa, soprattutto in certi ambiti, ma ho scoperto che nell'imperfezione c'è più bellezza, o quanto meno c'è un tipo di bellezza che mi affascina e mi soddisfa di più in questo momento.
    Prendo quindi in prestito le parole di Valerio Magrelli, che ovviamente non avrei saputo scrivere , ma che sottoscrivo una per una.



    Amo i gesti imprecisi,
    uno che inciampa, l’altro
    che fa urtare il bicchiere,
    quello che non ricorda,
    chi è distratto, la sentinella
    che non sa arrestare il battito
    breve delle palpebre,
    mi stanno a cuore
    perché vedo in loro il tremore,
    il tintinnio familiare
    del meccanismo rotto.
    L’oggetto intatto tace, non ha voce
    ma solo movimento. Qui invece
    ha ceduto il congegno,
    il gioco delle parti,
    un pezzo si separa,
    si annuncia.
    Dentro qualcosa balla.
    Paola
    La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

  • #2
    Balla perché vive? A volte la perfezione è percepita come statica, algida. Il perfettino o la perfettina in genere non sono ritenuti simpatici.

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    • #3
      Ciao Paola, un bacione
      Carmen

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      • #4
        Essendo io uno "spreciso" non posso che sottoscrivere in toto. Dopotutto si apprezza l'imprecisione come garanzia di genuinità, di "fatto in casa" o "fatto a mano", quindi con un'anima.
        ciao
        marchino
        "Siete il mio tempo migliore" (Eleonora)

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        • #5
          Non erano o sono forse gli artigiani persiani che volutamente sbagliavano l'ultimo nodo del tappeto perché la perfezione appartiene solo al Divino?Siamo umani e dobbiamo ancorarci alla nostra imperfetta realtà per volerci bene,comprenderci e perdonarci....
          La vecchiaia non è poi così male quando consideri le alternative...

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          • #6
            Pubblicato originariamente da minou Visualizza il messaggio
            Balla perché vive?
            Penso di sì. Alla seconda lettura però "balla" l'ho visto come "danza", forse per suggestione con l'abusata (ma comunque bella) frase di Nietzsche "bisogna avere un caos dentro di sé per poter generare una stella danzante". Mi è sembrato quindi un movimento ancora più libero e gioioso.

            Pubblicato originariamente da minou Visualizza il messaggio
            A volte la perfezione è percepita come statica, algida. Il perfettino o la perfettina in genere non sono ritenuti simpatici.
            Per me la perfezione è sempre stata quella della matematica, dell'ideale platonico... quindi non fredda, ma limpida, cristallina. Qualcosa a cui guardare e tendere.
            Per esperienza, ti confermo che i perfettini non sono simpatici a nessuno, a cominciare da loro stessi. Per mia (s)fortuna, ho vissuto trent'anni con una vera maniaca, e ne ho sperimentato tutti gli urticanti effetti collaterali. Mi è servito per correggere il tiro. Poi ho completato l'opera quando mi sono dovuta scontrare con tutti i miei limiti e i miei vari problemi di salute.
            (A pensarci, comunque, ho fatto ingegneria, non matematica, quindi un seme di imperfezione ce l'ho sempre avuto dentro).
            Paola
            La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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            • #7
              Pubblicato originariamente da c@rmen Visualizza il messaggio
              Ciao Paola, un bacione
              Un bacione a te!
              Paola
              La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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              • #8
                Pubblicato originariamente da marchino Visualizza il messaggio
                Essendo io uno "spreciso" non posso che sottoscrivere in toto. Dopotutto si apprezza l'imprecisione come garanzia di genuinità, di "fatto in casa" o "fatto a mano", quindi con un'anima.
                ciao
                marchino
                Non posso che dirti "dipende dalla casa" ... mia nonna materna usava la riga per tagliare i ravioli (non scherzo).
                A parte questo, sono d'accordo con te, le cose fatte a mano hanno un valore aggiunto.
                Paola
                La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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                • #9
                  Pubblicato originariamente da Franca B Visualizza il messaggio
                  Non erano o sono forse gli artigiani persiani che volutamente sbagliavano l'ultimo nodo del tappeto perché la perfezione appartiene solo al Divino?Siamo umani e dobbiamo ancorarci alla nostra imperfetta realtà per volerci bene,comprenderci e perdonarci....
                  Sì, verissimo!
                  Io ho scoperto anche una tradizione giapponese che si chiama kintsugi, che consiste nel riparare il vasellame scheggiato o rotto con fili d'oro o di altri metalli preziosi.
                  L'idea è che siano proprio le nostre imperfezioni e ferite a renderci, paradossalmente, più perfetti esteticamente e interiormente... la trovo molto affascinante, e confortante.
                  Paola
                  La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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