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  • un tipico dolce romano..i BAICOLI..



    scherzo, naturalmente...li ho provati per la prima volta, la cottura non è perfettamente uniforme, ma il mio forno è grosso e fr...., comunque sono buoni e friabili. ecco la ricetta:

    400 g. di farina 00
    60 g. di zucchero
    50 g. di burro
    120 cc. di latte
    1/2 bustina di lievito di birra mastro fornaio
    1 albume
    vaniglia

    ho fatto un lievitino con 100 g. di farina, il lievito, e circa 50 g. di
    latte preso dal totale.
    quando l'impasto ha raddoppiato di volume, l'ho unito al resto della farina, burro, albume, zucchero, un pizzico di sale e i 70 g. di latte rimasti. ho lavorato e ho fatto lievitare ancora (circa 4 ore). ho poi formato 4 filoncini da circa 170 g. ognuno e ho fatto lievitare di nuovo per un paio di ore. li ho spruzzati di acqua e messi in forno a 170 per 15', non di più. devono essere dorati ma non troppo.
    dopo cotti, li ho lasciati nella teglia e li ho coperti con un canovaccio e messi in una busta di plastica aperta.
    li ho lasciati due giorni a riposo e li ho affettati sottili (ho usato l'affettatrice, ma va meglio un buon coltello). li ho rimessi in forno a dorare
    I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

    La Tavola di Rita

  • #2
    Mi piacciono tanto!
    Spetta Rita, il lievito è quello secco? ma posso farli con il lievito di birra fresco?
    Di fronte al grottesco della realtà , l'ironia è un modo per farsi del bene. ( D. Pennac)

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    • #3
      Sei sicura che i Baicoli siano romani?
      Il tempo trascorso nella coerenza non è mai un tempo passato; non è mai un tempo perduto.

      Sei una spacca balle da competizione un amico in sms alle 16.19 del 8.3.09

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      • #4
        Pubblicato originariamente da Anna Visualizza il messaggio
        Sei sicura che i Baicoli siano romani?
        ma dai scherzava e lo ha anche scritto
        Di fronte al grottesco della realtà , l'ironia è un modo per farsi del bene. ( D. Pennac)

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        • #5
          Pubblicato originariamente da verbena Visualizza il messaggio
          Mi piacciono tanto!
          Spetta Rita, il lievito è quello secco? ma posso farli con il lievito di birra fresco?
          direi proprio di sì, magari non usare tutto il cubetto, meglio una metà e allunghi i tempi..
          I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

          La Tavola di Rita

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          • #6
            ...attentato! E' tutto il giorno che tento di reperire qualcosa di simile ai baicoli che m'è venuta una voglia assassina e... :P_
            www.silviettakeys.deviantart.com

            Good taste is the enemy of creativity. -Pablo Picasso-

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            • #7
              Mi piacciono molto i dolci della tradizione Italiana. Il nome di dove proviene?

              Grazie per la ricetta

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              • #8
                Sono tipici di Venezia o del Veneto
                non volge indietro chi a stelle e' fisso (Leonardo Da Vinci)

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                • #9
                  Rita grazie, credo che la ricetta venga a proposito perché proprio in questo periodo ho sentito dire che la Colussi toglierà i BAICOLI dalla produzione. La notizia mi viene da un'amica veneta generalmente molto ben informata e non posso nascondere che la cosa mi spiace molto, se è così sarà un altro pezzo di tradizione che se ne va! Ho anche io la ricetta ed è simile se non uguale alla tua!
                  Ultima modifica di calen; 22/01/2009, 12:31.

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da ticcarini Visualizza il messaggio
                    Mi piacciono molto i dolci della tradizione Italiana. Il nome di dove proviene?

                    Grazie per la ricetta
                    ti copio da wikipedia
                    baìcoli sono biscotti tipici di Venezia, venduti nelle tradizionali scatole di latta gialle.
                    Sono detti baìcoli perché la loro forma ricorda quella del branzino, che nella parlata locale è chiamato appunto baìcolo.
                    I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

                    La Tavola di Rita

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                    • #11
                      Vi metto anche la ricetta che uso io, con la quale escon di gusto pressochè identico agli originali

                      Ingredienti
                      500 gr. di farina
                      100 gr. di burro
                      100 gr. di zucchero
                      150 gr. di latte
                      15 gr. di lievito di birra
                      1 uovo
                      1 cucchiaino di miele di acacia
                      rapatura di un’arancia

                      In una terrina di vetro versare 100 gr. di farina (io ho usato la Manitoba), mettere al centro il lievito precedentemente sciolto con 100 g. di latte e il cucchiaino di miele e mescolare. Risulterà un composto molto morbido. Coprire con un canovaccio; lasciare lievitare vicino ad una fonte di calore finché l'impasto non raddoppi di volume.
                      Sulla spianatoia versare a cratere la rimanente farina, aggiungere il latte restante, un pizzico di sale, il burro precedentemente sciolto, lo zucchero, il tuorlo d’uovo e il panetto lievitato e l’albume montato a neve. Lavore fino a che l'impasto non si sia amalgamato, liscio e morbido.
                      Formare quattro filoncini di 5 cm di diametro, porli sulle placche del forno lasciando spazio tra l’uno e l’altro, coprirli con un canovaccio e lasciarli lievitare vicino a un leggero calore (per circa due ore).
                      Cuocere in forno preriscaldato a 180°, per circa 20 minuti. La pasta dovrà colorirsi leggermente senza fare la crosta.
                      Una volta cotti vanno sfornati e lasciati riposare per almeno due giorni e poi affettati in tante fettine sbieche e molto sottili (2-3 mm) che vanno rimesse in forno a biscottare a 100°. Sono facilmente conservabili nelle tradizionali scatole di latta a coperchio ermetico.
                      Si accompagnano tradizionalmente con lo zabaione.
                      http://coccoledidolcezza.blogspot.it/

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                      • #12
                        Io li ho fatti con il lievito madre, in seguito al corso delle Simili, mi pare di aver messo anche foto e procedimento, ma ora non ricordo.
                        Vi ripasso intanto la ricetta

                        BAICOLI VENEZIANI
                        (ricetta Sorelle Simili)

                        Ingredienti:
                        350 g di lievito madre
                        350 g di farina di forza
                        130 g di acqua
                        90 g di zucchero
                        90 g di burro
                        1 cucchiaini di sale

                        Esecuzione:
                        Fare la fontana e fondere bene la pasta madre e procedere come un normale impasto sul tavolo, deve risultare un impasto morbido formare 4 o 5 filoncini e fare riposare 4 ore.
                        Cuocere a 200° per 10 minuti, quando saranno freddi metterli in un sacchetto per alimenti fino al giorno dopo. Tagliarli a fettine molto sottili e tostarli a 150/160° per 8 10 minuti.
                        Tu mi hai fatto conoscere amici che non conoscevo, Tu mi hai fatto sedere in case che non erano la mia, Chi mi era lontano oggi è vicino e lo straniero è divenuto mio fratello (Tagore)

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                        • #13
                          Informazioni e ricetta dei Baicoli. C' è un errore nella poesiola, l'aggettivo è lixiero e non liniero, vuol dire leggero.
                          Rita, i tuoi sono troppo alveolati, troppo cotti e tagliati troppo grossi.
                          Adesso mandami pure
                          http://www.uaar.it
                          http://www.cicap.org/new/index.php
                          http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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                          • #14
                            Pubblicato originariamente da cansado Visualizza il messaggio
                            Informazioni e ricetta dei Baicoli. C' è un errore nella poesiola, l'aggettivo è lixiero e non liniero, vuol dire leggero.
                            Rita, i tuoi sono troppo alveolati, troppo cotti e tagliati troppo grossi.
                            Adesso mandami pure
                            hai ragione Marco, infatti sono baicoli romani....
                            tagliati grossi, però no...anzi sono fin troppo sottili, i baicoli veri li ho mangiati tante volte e so come sono. secondo me dovevo usare il lievito naturale e sarebbero venuti meglio e meno alveolati, ma è stata una prova. ciao
                            I vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di se stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi. E, benchè vivano con voi, ciò non di meno non vi appartengono.

                            La Tavola di Rita

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                            • #15
                              Pubblicato originariamente da verbena Visualizza il messaggio
                              ma dai scherzava e lo ha anche scritto
                              l'ho visto dopo che avevo scritto
                              Il tempo trascorso nella coerenza non è mai un tempo passato; non è mai un tempo perduto.

                              Sei una spacca balle da competizione un amico in sms alle 16.19 del 8.3.09

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