Nel senso di langage....Da matti. Quasi a pari merito con lo spagnolo.Mentre per l'inglese...Santo cielo, non ci sono proprio portata. A dire..tutti i soldi che ho speso. Ho per l'inglese un'avversione che , a questo punto, direi sia quasi genetica. Come una sorta di gene soppressore in piena attività ...
Per la pasticceria uguale. Stravedo per quella francese. Stravedo anche per i patissiers francesi. Mi pare si sappia....
Insomma, tutta questa burrumballa per dire che , travolta da un'insolita serata chiusa in cucina nell'orrendo caldo selargino, ho imbastito gli ormai superconosciuti Marshmallows. Che mi pare piacciano quasi esclusivamente alla nostrafra....ma li avevo in testa da moltissimo ed erano i primi nel foglietto che tengo nel taschino della borsa, quello con "idolcidafareundomanicheadessonohotempo".
Marshmallows! ma perdinci! no....I francesi li chiamano Guimauves....
Li chiama cosi quel bel pezzo di pasticciere che risponde al nome di Michalak....Non avro' mica l'ardire di dargli contro?
E che Guimauves siano.
Come scrivevo, la ricetta è di C. Michalak. CHI E' MICHALAK???
Eccolo nel suo splendore.
Ops....
Note:La ricetta di Alain Ducasse è quasi uguale. C'e' un po' meno gelatina (12 gr) e questa viena aggiunta dopo lo sciroppo di zucchero.
Siccome, pero', nel libro non c'era la foto di S.Serveau, un improvviso guizzo (?) mi ha fatto optare per C.M. ( dove C.M. sta per C.Michalak e non per le due paroline che mamma sussurrava nei momenti di...leggero nervoso....)
Les Guimauves
Ingr:
250 gr di zucchero semolato
90 gr d’acqua
40 gr di miele
14 gr di gelatina in fogli da 2 gr
3 albumi d’uovo (circa 90 gr)
Per l’enrobage:
50 gr di zucchero al velo
50 gr di fecola di patate
Preparazione:
1.Portare il miele, lo zucchero e l’acqua alla temperatura di 130°C
2.Preidratare nel frattempo la gelatina e, quindi, strizzarla per bene prima di aggiungerla allo zucchero cotto
3.Nel contempo, battere gli albumi fino ad una consistenza moussosa
4.Aggiungere a filo lo zucchero contenente la gelatina e continuare la lavorazione finché la temperatura scende a circa 45°C
5.A questo punto, profumare les guimauves secondo il proprio gusto
6.Cospargere gli stampi con un velo d’olio oppure, in alternativa, versare un po’ d’enrobage su un foglio di carta da forno
7.Servendosi di una sac à poche . versare il composto negli stampi oppure fare le forme desiderate secondo la fantasia
8.Sistemare gli stampi in frigo, ben coperti con pellicola per alimenti, per almeno 24 ore
9.Al momento, staccare les guimauves aiutandosi con le mani infarinate d’enrobage. Se, invece, si volessero tagliare in porzioni, servirsi di un coltello con la lama calda pulendolo ad ogni taglio
10.Si conservano almeno una settimana in luogo asciutto quale una scatola a chiusura ermetica
PS Non mi sveno a mangiarli cosi ...ma ci si puo' fare una pasta di zucchero o mi sbaglio?
Hasta luego!
Per la pasticceria uguale. Stravedo per quella francese. Stravedo anche per i patissiers francesi. Mi pare si sappia....
Insomma, tutta questa burrumballa per dire che , travolta da un'insolita serata chiusa in cucina nell'orrendo caldo selargino, ho imbastito gli ormai superconosciuti Marshmallows. Che mi pare piacciano quasi esclusivamente alla nostrafra....ma li avevo in testa da moltissimo ed erano i primi nel foglietto che tengo nel taschino della borsa, quello con "idolcidafareundomanicheadessonohotempo".
Marshmallows! ma perdinci! no....I francesi li chiamano Guimauves....
Li chiama cosi quel bel pezzo di pasticciere che risponde al nome di Michalak....Non avro' mica l'ardire di dargli contro?
E che Guimauves siano.
Come scrivevo, la ricetta è di C. Michalak. CHI E' MICHALAK???
Eccolo nel suo splendore.
Ops....
Note:La ricetta di Alain Ducasse è quasi uguale. C'e' un po' meno gelatina (12 gr) e questa viena aggiunta dopo lo sciroppo di zucchero.
Siccome, pero', nel libro non c'era la foto di S.Serveau, un improvviso guizzo (?) mi ha fatto optare per C.M. ( dove C.M. sta per C.Michalak e non per le due paroline che mamma sussurrava nei momenti di...leggero nervoso....)
Les Guimauves
Ingr:
250 gr di zucchero semolato
90 gr d’acqua
40 gr di miele
14 gr di gelatina in fogli da 2 gr
3 albumi d’uovo (circa 90 gr)
Per l’enrobage:
50 gr di zucchero al velo
50 gr di fecola di patate
Preparazione:
1.Portare il miele, lo zucchero e l’acqua alla temperatura di 130°C
2.Preidratare nel frattempo la gelatina e, quindi, strizzarla per bene prima di aggiungerla allo zucchero cotto
3.Nel contempo, battere gli albumi fino ad una consistenza moussosa
4.Aggiungere a filo lo zucchero contenente la gelatina e continuare la lavorazione finché la temperatura scende a circa 45°C
5.A questo punto, profumare les guimauves secondo il proprio gusto
6.Cospargere gli stampi con un velo d’olio oppure, in alternativa, versare un po’ d’enrobage su un foglio di carta da forno
7.Servendosi di una sac à poche . versare il composto negli stampi oppure fare le forme desiderate secondo la fantasia
8.Sistemare gli stampi in frigo, ben coperti con pellicola per alimenti, per almeno 24 ore
9.Al momento, staccare les guimauves aiutandosi con le mani infarinate d’enrobage. Se, invece, si volessero tagliare in porzioni, servirsi di un coltello con la lama calda pulendolo ad ogni taglio
10.Si conservano almeno una settimana in luogo asciutto quale una scatola a chiusura ermetica
PS Non mi sveno a mangiarli cosi ...ma ci si puo' fare una pasta di zucchero o mi sbaglio?
Hasta luego!
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