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  • #46
    Pubblicato originariamente da Neera Visualizza il messaggio
    La panna no. Sennà fatti dare il permesso da Enzo.
    Enzo è toscano e dell'amatriciana non ci capisce una cippa lippa. Io sono una mezzosangue e la faccio come voglio
    Di fronte al grottesco della realtà , l'ironia è un modo per farsi del bene. ( D. Pennac)

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    • #47
      Pubblicato originariamente da Neera Visualizza il messaggio
      Ehi...
      Faccio parte delle truppe di occupazione.
      Meglio se non mi rispondi.
      Mai fraternizzare con le truppe nemiche.
      Veramente, come ho peraltro già fatto presente giusto qualche giorno fa, il Ducato di Parma era un possedimento del Regno delle Due Sicilie; non ricordo il suo esatto status giuridico (mi pare che formalmente fosse uno stato sovrano ma, in quanto possedimento personale della corona di Napoli, era di fatto una colonia), ma in ogni caso era soggetto alla corona napoletana e difeso dall'esercito borbonico.
      Le truppe di occupazione sono quelle piemontesi (ufficialmente sarde, ma i Savoia non erano di certo sardi e la capitale del Regno di Sardegna era Torino), dal 1861 chiamate italiane.
      Francesco

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      • #48
        Pubblicato originariamente da verbena Visualizza il messaggio
        Io sono una mezzosangue e la faccio come voglio
        Mezzosangue romana e abruzzese?
        Francesco

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        • #49
          Pubblicato originariamente da afragolese Visualizza il messaggio
          Mezzosangue romana e abruzzese?
          Mezzosangue terrone, più terrona di te e me ne vanto
          Di fronte al grottesco della realtà , l'ironia è un modo per farsi del bene. ( D. Pennac)

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          • #50
            Pubblicato originariamente da verbena Visualizza il messaggio
            più terrona di te e me ne vanto
            Io non sono terrone e non mi vanto di ciò che non sono.
            Francesco

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            • #51
              (OT) per Neera

              Ho rinvenuto la lettera che la reggente del ducato di Parma (o meglio stati parmensi, comprendenti tra gli altri Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli; forse anche Sassuolo, ma non ne sono sicuro), in quanto parente più prossima (mi pare zia) del duca Roberto I di Borbone, che era asceso al trono all'età di tre anni, scrisse quando fu costretta ad abbandonare i suoi stati a causa dell'invasione garibaldina:

              «Noi Luisa Maria di Borbone, Reggente, pel Duca Roberto I, gli Stati Parmensi, ecc..
              Egli è col più vivo dispiacere che, allontanata dal Paese, che noi reggevamo con vero affetto in nome dell'orfano nostro figlio, veniamo a sapere i più gravi cangiamenti politici avvenuti contro le disposizioni da noi lasciate, e contro i diritti e gli interessi del Duca di Parma. Noi dobbiamo dunque, a nostro malgrado, volgere lagnanze verso una parte dei sudditi nostri, e verso un governo vicino che intese a soppiantarci, e, senza giusti motivi, considerarci come nemici. Per vero noi dovevamo attenderci a simili avvenimenti. Nell'interno avevamo avuto, nella restaurazione spontanea del 3 di maggio ultimo, un pegno rassicurante dei buoni sentimenti dei nostri sudditi. Quanto all'esterno erano incessanti le dimostrazioni di una cordiale amicizia da parte di tutte le potenze, comprese le belligeranti, la quale amicizia rispondeva perfettamente alla politica da noi costantemente seguita. Eppure gli avvenimenti succedutisi nei dominà ® di nostra famiglia, prima in Pontremoli, poi nella capitale, indi a Piacenza ci presentano lesioni recate ai diritti di nostro figlio, il duca di Parma Roberto I; e però non possiamo ristarci di protestare pubblicamente e solennemente, come pel presente atto protestiamo: contro gli atti di ribellione coi quali i municipo" ® di Parma, di Piacenza e di Pontremoli, erigendosi ad interpreti delle popolazioni, hanno preteso di scioglierle dalla sudditanza ducale, ed hanno proclamata l'annessione del paese al regno sardo; contro il procedere del governo piemontese prima verso la provincia di Pontremoli, poscia verso altre parti dei Ducati, sia fomentando e appoggiando la rivoluzione, sia occupandole a mano a mano colle sue truppe, sia accogliendone la dedizione, contro ogni diritto, in onta alle stipulazioni dei trattati europei e dei più speciali col Piemonte, e senza provocazione o causa giusta di guerra. E coerentemente rifiutiamo ogni argomento che voglia farsi valere come ragione, o pretesto di diritto o di fatto per renderci solidali coll'Austria negli atti di ostilità , che questa Potenza ha esercitati verso il Piemonte, partendo dalla fortezza di Piacenza; contro tutti coloro che nel corso delle vicissitudini politiche abbiano recato o recassero per qualunque modo lesione ai diritti di nostro figlio; diritti che pel presente atto intendiamo di conservare in tutta la loro integrità . Protestiamo poi e dichiariamo di considerare tutti gli atti verificati e che si verificassero contrarà ® ai diritti dell'amatissimo nostro figlio nei ducati di Parma per ogni effetto irriti e come non avvenuti; protestiamo contro le loro conseguenze, e ci riserbiamo di far valere in qualsiasi tempo e in ogni modo che sia di ragione, i diritti tutti sopra enunziati. E queste proteste noi facciamo davanti a Dio e agli uomini, non solo nell'interesse di nostro figlio, ma in quello ancora de' sudditi di lui: e intendiamo che siano significate alle Potenze, sulle quali riposa il diritto pubblico europeo. Facciamo poi appello alle stesse potenze, confidando che nella loro alta giustizia, nell'interesse dei trattati, dell'inviolabilità dei diritti dei sovrani e degli stati, e nella loro magnanimità , vorranno prendere a cuore ed efficacemente sostenere la causa del giovinetto sovrano di Parma.
              Dato a San Gallo, in Svizzera, questo giorno 20 di giugno 1859».

              Dunque, francamente, voi siete nella stessa barca; altro che truppe di occupazione.
              Ultima modifica di afragolese; 16/09/2009, 16:53.
              Francesco

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              • #52
                Pubblicato originariamente da Neera Visualizza il messaggio
                Io ci metto i capperi. E' grave?
                No, basta che je cambi er nome!
                Foto: Lampedusa - Palinuro - Marettimo - Sant'Antioco

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                • #53
                  Pubblicato originariamente da M@uro Visualizza il messaggio
                  No, basta che je cambi er nome!
                  Esatto, come d'altronde hanno fatto a Roma, dove la chiamano matriciana (e questa è la ragione per cui non mi arrabbio, mentre invece se trovo scritto «amatriciana» e poi me la fanno con la pancetta e la cipolla mi incavolo eccome ).
                  Francesco

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                  • #54
                    Pubblicato originariamente da M@uro Visualizza il messaggio
                    No, basta che je cambi er nome!
                    Je cambio pure er cognome.
                    Sono mica tortellini.
                    "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                    Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                    • #55
                      Pubblicato originariamente da Neera Visualizza il messaggio
                      Je cambio pure er cognome.
                      Non so se sia legale
                      Foto: Lampedusa - Palinuro - Marettimo - Sant'Antioco

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                      • #56
                        Pubblicato originariamente da M@uro Visualizza il messaggio
                        Non so se sia legale
                        Ben ma ci devo fare anche il test del DNA adesso?
                        "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                        Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                        • #57
                          Neera, non mi rispondi più perché hai scoperto che siamo connazionali?
                          Francesco

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                          • #58
                            Per cambiare cognome serve un decreto del Presidente della Repubblica.

                            Credo che Napolitano abbia altro a cui pensare, 'sti giorni.

                            Tu chiamala come vuoi e falla a piacer tuo. Anche se i capperi, onestamente, è la prima volta che li sento usare. Ma non disturbano un po" ? Certo, se ce ne metti pochini.......
                            Gabriele
                            "A essere italiani tutti son boni!..... Ma provati a esser toscano, e pratese, se ti riesce." (Curzio Malaparte)

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                            • #59
                              Pubblicato originariamente da afragolese Visualizza il messaggio
                              Neera, non mi rispondi più perché hai scoperto che siamo connazionali?
                              Naaa...
                              Non ti ho risposto perché, per me, lo scherzo finiva lì.
                              Io mi sento connazionale con ogni altra regione e città d'Italia.
                              E, se vogliamo esagerare, anche cittadina del mondo.
                              Di quello che è successo in passato ne prendo atto come momento storico per comprendere il passato e capire il presente.
                              Ma io vivo qui e adesso.
                              "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                              Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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                              • #60
                                Pubblicato originariamente da Il Tosco Visualizza il messaggio
                                Per cambiare cognome serve un decreto del Presidente della Repubblica.

                                Credo che Napolitano abbia altro a cui pensare, 'sti giorni.

                                Tu chiamala come vuoi e falla a piacer tuo. Anche se i capperi, onestamente, è la prima volta che li sento usare. Ma non disturbano un po" ? Certo, se ce ne metti pochini.......
                                Se vogliamo dirla tutta io non trovo nemmeno il guanciale, qui.
                                Quindi i capperi sono il male minore.
                                Ma prima o poi la mangerà una amatriciana canonica.
                                Mai dire mai.
                                "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
                                Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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