Di sicuro qualcosa di simile in giro per Coqui si è già visto.
Ma la ricetta di questa torta l'ho trovata su un quadernetto-agenda che avevo iniziato a riempire di ricette nel lontano anno 1992, il primo anno nella mia "casetta", il mio primo vero "nido" dopo la casa dove abitavo con mia nonna.
All'epoca non me ne intendevo molto di cucina, al di là di un piatto di spaghetti aglio e olio non andavo.
Il purè era quello in fiocchi.
La besciamella in brik.
La pizza rigorosamente d'asporto dalla pizzeria sotto casa.
Internet era ancora molto di là da venire; le ricette le prendevo dai giornali oppure le trascrivevo (quasi sempre sbagliandole) dai racconti di amiche e conoscenti.
In quell'anno, svogliatamente, giusto per accodarmi alle mogli di un paio di colleghi e giusto perché la scuola era al portone dopo quello di casa mia, ho frequentato un corso-base di cucina all'alberghiero di Abano Terme.
Sei lezioni, i rudimenti fondamentali senza orpelli nè altro.
Lì ho imparato a fare la besciamella senza che facesse grumi, gli gnocchi di patate, qualche altra nozioncina.
Ma non è servito a far nascere comunque in me il Sacro Fuoco dei pasticciamenti (quella è stata colpa di Coquinaria.. )
L'altro ieri ho preso in mano il quadernetto-agendina di quell'epoca, tutte ricette provate almeno una volta, e pensare che segnavo anche accanto i commenti, brava che ero...
Questa torta è di una facilità estrema, e sopratutto è di una bontà semplice, rustica.
TORTA AGLI AMARETTI
3 uova intere
170 gr zucchero
100 gr burro fuso
200 gr farina 00
100 gr semola di grano duro
200 gr amaretti
4 bicchierini liquore all'amaretto
1 bustina di lievito per dolce
una manciata di mandorle a lamelle
Preriscaldare il forno a 180°.
Si sbattono le uova intere con lo zucchero, si aggiunge il burro fuso, poi le farine, il lievito, il liquore mescolando bene perché l'impasto si amalgami.
Infine aggiungere due terzi degli amaretti sbriciolati grossolanamente con le mani.
Mescolare bene e poi versare in una teglia diametro 24, 26 precedentemente imburrata e infarinata.
Distribuire sulla superficie i rimanenti amaretti sbriciolati e in ultimo le mandorle a lamelle.
Infornare per un'ora circa, dopo una cinquantina di minuti fare la prova stecchino, se uscisse asciutto al centro, si può sfornare anticipatamente.
Attendere che si raffreddi per sformare.
Ottima anche dopo due giorni.
Ma la ricetta di questa torta l'ho trovata su un quadernetto-agenda che avevo iniziato a riempire di ricette nel lontano anno 1992, il primo anno nella mia "casetta", il mio primo vero "nido" dopo la casa dove abitavo con mia nonna.
All'epoca non me ne intendevo molto di cucina, al di là di un piatto di spaghetti aglio e olio non andavo.
Il purè era quello in fiocchi.
La besciamella in brik.
La pizza rigorosamente d'asporto dalla pizzeria sotto casa.
Internet era ancora molto di là da venire; le ricette le prendevo dai giornali oppure le trascrivevo (quasi sempre sbagliandole) dai racconti di amiche e conoscenti.
In quell'anno, svogliatamente, giusto per accodarmi alle mogli di un paio di colleghi e giusto perché la scuola era al portone dopo quello di casa mia, ho frequentato un corso-base di cucina all'alberghiero di Abano Terme.
Sei lezioni, i rudimenti fondamentali senza orpelli nè altro.
Lì ho imparato a fare la besciamella senza che facesse grumi, gli gnocchi di patate, qualche altra nozioncina.
Ma non è servito a far nascere comunque in me il Sacro Fuoco dei pasticciamenti (quella è stata colpa di Coquinaria.. )
L'altro ieri ho preso in mano il quadernetto-agendina di quell'epoca, tutte ricette provate almeno una volta, e pensare che segnavo anche accanto i commenti, brava che ero...
Questa torta è di una facilità estrema, e sopratutto è di una bontà semplice, rustica.
TORTA AGLI AMARETTI
3 uova intere
170 gr zucchero
100 gr burro fuso
200 gr farina 00
100 gr semola di grano duro
200 gr amaretti
4 bicchierini liquore all'amaretto
1 bustina di lievito per dolce
una manciata di mandorle a lamelle
Preriscaldare il forno a 180°.
Si sbattono le uova intere con lo zucchero, si aggiunge il burro fuso, poi le farine, il lievito, il liquore mescolando bene perché l'impasto si amalgami.
Infine aggiungere due terzi degli amaretti sbriciolati grossolanamente con le mani.
Mescolare bene e poi versare in una teglia diametro 24, 26 precedentemente imburrata e infarinata.
Distribuire sulla superficie i rimanenti amaretti sbriciolati e in ultimo le mandorle a lamelle.
Infornare per un'ora circa, dopo una cinquantina di minuti fare la prova stecchino, se uscisse asciutto al centro, si può sfornare anticipatamente.
Attendere che si raffreddi per sformare.
Ottima anche dopo due giorni.
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