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  • #16
    Non mi resta che fare una foto e misurare...mi pare che il" coso " apposito ( come si chiama? ) ce l´ho !
    . A presto !( ma non a breve!)
    Manuela

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    • #17
      Pubblicato originariamente da manuleo Visualizza il messaggio
      Non mi resta che fare una foto e misurare...mi pare che il" coso " apposito ( come si chiama? ) ce l´ho !
      . A presto !( ma non a breve!)
      calibro
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      • #18
        Questo è il mio primo messaggio in questo forum, dove mi sono iscritto dopo aver letto questa discussione che ho trovato interessante.

        Fino ad oggi ho utilizzato una batteria da cucina mista, padelle in alluminio antiaderente e tutto lil resto in acciaio, oggi ho in programma di sostituire le casseruole (basse, medie e altre) in acciao, con delle casseruole in alluminio antiaderente. Mi sto chiedendo se da 3 o 5 mm, se estruse o pressofuse.

        Qualcuno saprebbe darmi indicazioni utili a superare i dubbi?

        Grazie

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        • #19
          Pubblicato originariamente da barbara Visualizza il messaggio
          L'alluminio stampato e quello fuso ( pressofuso, fuso in conchiglia ecc.. ) sono due mondi diversi. La differenza sta tutto nello spessore e nel peso del pezzo e nella conseguente lavorazione. Si possono stampare pezzi fino ad un certo spessore, non so di preciso quanto, ma diciamo circa 50 mm più o meno, per pezzi più pesanti occorre fondere l'alluminio e creare il pezzo ad hoc. Nel primo caso i pezzi possono essere verniciati prima ( a rullo ) o dopo ( a spruzzo ) lo stampaggio, nel secondo si può fare solo l'applicazione a spruzzo. Ne consegue che i pezzi pressofusi siano molto più costosi, sia per maggior peso di alluminio, che per lavorazione, che per minor resa produttiva e siano destinati solo a una fascia alta del mercato. Inoltre sono solitamente realizzati in alluminio pressofuso i pezzi destinati alle lunghe cotture, perché mantengono più il calore essendo più spessorati.
          Ciao Barbara, mi pare di capire che tu sia un'esperta del settore. Il tuo intervento è sintetico, chiaro ed esaustivo.
          Mi ha incuriosito la tua ultima frase che ho evidenziato in rosso, per le lunghe cotture so che si usano casseruole in terra cotta e in ghisa, oggi pure le slow cooker elettriche, ma non sapevo che pure l'alluminio pressofuso fosse utilizzato per lo stesso tipo di cotture. Si possono ottenere gli stessi risultati? Quali i pro e contro rispetto alle casseruole in ghisa?

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          • #20
            Pubblicato originariamente da Tamar Visualizza il messaggio

            Ciao Barbara, mi pare di capire che tu sia un'esperta del settore. Il tuo intervento è sintetico, chiaro ed esaustivo.
            Mi ha incuriosito la tua ultima frase che ho evidenziato in rosso, per le lunghe cotture so che si usano casseruole in terra cotta e in ghisa, oggi pure le slow cooker elettriche, ma non sapevo che pure l'alluminio pressofuso fosse utilizzato per lo stesso tipo di cotture. Si possono ottenere gli stessi risultati? Quali i pro e contro rispetto alle casseruole in ghisa?
            Ciao Tamar,
            si, lavoro nel settore e ti ringrazio per il tuo commento.
            Una casseruola in alluminio pressofuso, con un fondo adeguato, può tranquillamente sostituire la terracotta, la ghisa e addirittura la slowcooker elettrica a patto di avere un coperchio ad ottima tenuta ed avere a disposizione una perfetta modulazione della fiamma.

            Riguardo la ghisa bisogna essere assolutamente sicuri della sua provenienza perchè molto spesso nella fusione finisce di tutto, a differenza dell'alluminio destinato alla produzione di pentolame che è una specifica lega 99,5%, definita volgarmente 'alimentare'.
            Per diminuire i rischi meglio comprare ghisa made in Italy o Europe, attenzione però che sia prodotta in questi luoghi, non solo commercializzata. A volte le informazioni al riguardo sono un po'... confuse.

            Buona giornata.

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            • #21
              Ciao Barbara, grazie della risposta, la stavo aspettando.
              Sai se ci siano prove e/o confronti "seri" sul web, relativi alle cotture lente fatte con casseruole di materiali diversi e menzionati? Se sì, sapresti segnalarmene qualcuno? Grazie!

              Per usare un coperchio che chiude bene, solitamente basta acquistare quello prodotto appositamente per la casseruola, mentre per una perfetta modulazione della fiamma del gas potrebbe non essere altrattanto facile, da quel poco che ne so, solo alcuni piani di cottura più recenti ed avanzati dispongono di queste "valvole/erogatori" di precisione che permettono un controllo completo sulla potenza della fiamma.
              Sul mio piano di cottura che ha già una ventina d'anni, nonostante sia di ottima qualità (Alpes Inox) il massimo che riesco a fare è fiamma alta, media e bassa. Mi informerò per sapere se sarà possibile sostituire le attuali "valvole/erogatori" con altri più precisi.

              Per quanto concerne il titolo dell'alluminio, da utilizzarsi per gli strumenti di cottura, non so cosa stabiliscano le nostre normative in materia, me ho notato che fra i più importanti produttori nazionali c'è chi evidenzia il 99.5% e chi parla del 98%, probabilmente sono entrambi ammesse.

              Ciao e buona giornata anche a te.

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              • #22
                Tamar, non so se qualcuno ha mai prodotto le prove/confronti che cerchi, la mia affermazione è basta sulla mia personale esperienza che deriva dall'essere produttrice di pentolame e appassionata di cucina
                Fai tu una prova in prima persona e poi confronteremo le nostre esperienze.

                Per quanto riguarda il coperchio ti posso assicurare che non sempre quello in dotazione è quello perfetto, bisogna provare per controllare che non abbia sfiati di nessun genere.

                Per la fiamma invece si può usare un normale spargi fiamma appoggiato sulla fiamma minima del fornello e questo già ti mette in sicurezza per le cotture molto lunghe.

                In quarant'anni di attività noi non abbiamo mai utilizzato una lega diversa dall'alluminio 99,5%.

                A presto !




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                • #23
                  Ciao Barbara,
                  è sicuramente più facile consultare prove e confronti fatti da altri, piuttosto che organizzare confronti "seri" fatti in proprio, comunque non escludo di provarci, nei limiti delle mie modeste capacità e competenze.
                  Talmente modeste che in passatp non ho mai dato particolare importanza al coperchio, solo tu mi ci stai facendo pensare ora per la prima volta.

                  Nei giorni scorsi ho dato un'occhiata al sito che hai nel profilo, mi pare che la variegata offerta sia rivolta esclusivamente agli operatori del settore che poi rivendono con il loro brand.
                  Come identificare quelli che commercializzano i vostri prodotti della migliore qualità?

                  Ciao e buona giornata


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                  • #24
                    Tamar, si, la nostra attività è prevalentemente B2B.
                    Per correttezza professionale non posso indicarti nominativi di aziende nostre clienti, sono sicura che mi capirai.
                    Per comprare del buon pentolame antiaderente indirizzati su aziende che producono in Italia, la nostra normativa è molto severa, vedrai che troverai prodotti di qualità.

                    Buona giornata a te

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                    • #25
                      Ciao Barbara, certo che ti capisco.
                      L'offerta di pentolame nel nostro mercato è talmente ampia che si rimane facilmente disorientati, soprattutto online, Amazon docet.
                      Apparentemente, una padella, una casseruola o una pentola, sono dei prodotti talmente semplici che anche un profano come me dovrebbe poter scegliere senza nessuna difficoltà, ma poi, come per ogni altro prodotto, non appena ci si addentra nei dettagli ci si rende conto che non è così, anche perchè marketing e comunicazione fanno miracoli e... spesso confondono.

                      Gli esempi che potrei portare sono tanti, ma per semplificare ne cito uno soltanto.
                      Recentemente avevo notato, su uno dei principali store online, una linea di prodotti che mi sembrava avere un rapporto qualità prezzo decisamente buono ed inserii alcuni pezzi nella lista dei prossimi acquisti, poi un giorno stavo facendo la spese in un supermercato dove trovo esposti gli stessi identici prodotti che finalmente posso toccare con mano e valutarli meglio.
                      Il prezzo? Il 60% in meno rispetto allo store online, dove il rapporto qualità-prezzo era già buono!
                      Non senza perplessità, dovute al prezzo bassissimo, ne ho infilato uno nel carrello per provarlo, beh a distanza di un mese mi sembra un prodotto ottimo e decisamente migliore di quanto immaginavo.
                      Dumping? Forse, ma come utilizzatore non entro nel merito delle strategie del produttore, mi basta un rapporto qualità prezzo eccellente.
                      In questo caso il produttore è uno dei principali player italiani del settore, il prodotto è Made in Italy e coperto da due anni di garanzia.

                      Ciao e buona giornata

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