Noi eravamo in 15, casa mia non è tanto grande, un normale appartamento di 90 mq, il tavolo, aperto è abbastanza capiente, ma io e mia sorella abbiamo pranzato alla bell'e meglio su un tavolino volante in mezzo al soggiorno, dopo aver fatto un mezzo trasloco per poterci fare stare tutti.
Invidio Barbara che può preparare piatti individuali, io lo so che non potrò mai, almeno finchè tutta la famiglia al gran completo, allargata a fidanzati di passaggio, nonni acquisiti e zii acquisiti, non si riduce. Metteteci che ogni anno tutti chiedono le stesse cose tradizionali, e non posso mai o quasi derogare dalla tradizione. Riesco a inserire un paio di cose, ma è fatica ogni volta...
Non ho foto della tavola, perchè mentre io ero in cucina intenta a preparare gli antipasti, mia nipote e il suo moroso l'avevano già coperta di piatti colmi. Così non ho avuto il tempo di fotografarla appena apparecchiata, e farlo con tutti quei piatti non mi piaceva...
comunque ecco il frutto di tre giorni di fatiche
Vigilia di Natale
gli antipasti
insieme a un po' di tartine miste preparate da Chiara, mia figlia, per accompagnare l'aperitivo di apertura, ecco qui
Insalata di mele e aringhe
6 o 7 filetti di aringa affumicata, senza pelle
2 mele Granny Smith
2 patate medie
4 o 5 cucchiai colmi di Smetana, o panna acida
1 cucchiaio scarso di rafano grattugiato
poco latte
sale, pepe nero
per prima cosa sciacquate i filetti di aringa sotto l'acqua corrente, asciugateli bene tamponandoli con carta da cucina, poi riduceteli a tocchetti, e raccoglieteli in una ciotola.
versate latte fino a coprirli a filo.
sigillate la ciotola con della pellicola e mettete in frigorifero per almeno tre o quattro ore, meglio se tutta la notte.
Poi, preparate l'insalata. Scolate e asciugate bene le aringhe.
Lessate le patate con la buccia e una volta cotte, spellatele, lasciatele intiepidire quindi tagliatele a pezzetti il più possibile regolari, sbucciate le mele e affettatele sottilmente. Aggiungete patate e mele alle aringhe, regolate di sale e di pepe nero, unite il rafano grattugiato e la smetana e mescolate molto bene in m modo che il tutto sia perfettamente condito. Coprite muovamente e mettete a riposare in frigorifero o al fresco fino al momento di servire.
Salmone
Tonno
queste piatti di pesce sono ormai un must della nostra vigilia. Eterna gratitudine a Gianfranco, un caro amico di Coquinaria, grandissimo cuoco, per aver condiviso questo modo di prepararli. Anche io che solitamente non mangio pesce crudo, li trovo davvero fantastici! Quest'anno, alla marinatura di agrumi, ho aggiunto anche del succo di lime e del lemongrass in polvere.
La ricetta la trovate QUI, nel topic dello scorso Natale.
Poi c'era anche un tenerissimo polpo in insalata, preparato da Chiara, che non ho fotografato.
il piatto forte
il baccalà della Luisa.
Tradizione fissa sin da quando ero bambina. Naturalmente accompagnato dalla immancabile polenta biamca.
la ricetta è sempre QUI, nel topic del Natale scorso.
per i non amanti del pesce, mia figlia Serena ha fatto un ottimo polpettone con le patate al forno.
Mi rendo conto che.purtroppo non ho fatto foto di tutto quello che c'era sulla tavola quella sera, nella concitazione della cucina... Dovrete fidarvi sulla parola.
segue
Invidio Barbara che può preparare piatti individuali, io lo so che non potrò mai, almeno finchè tutta la famiglia al gran completo, allargata a fidanzati di passaggio, nonni acquisiti e zii acquisiti, non si riduce. Metteteci che ogni anno tutti chiedono le stesse cose tradizionali, e non posso mai o quasi derogare dalla tradizione. Riesco a inserire un paio di cose, ma è fatica ogni volta...
Non ho foto della tavola, perchè mentre io ero in cucina intenta a preparare gli antipasti, mia nipote e il suo moroso l'avevano già coperta di piatti colmi. Così non ho avuto il tempo di fotografarla appena apparecchiata, e farlo con tutti quei piatti non mi piaceva...
comunque ecco il frutto di tre giorni di fatiche
Vigilia di Natale
gli antipasti
insieme a un po' di tartine miste preparate da Chiara, mia figlia, per accompagnare l'aperitivo di apertura, ecco qui
Insalata di mele e aringhe
6 o 7 filetti di aringa affumicata, senza pelle
2 mele Granny Smith
2 patate medie
4 o 5 cucchiai colmi di Smetana, o panna acida
1 cucchiaio scarso di rafano grattugiato
poco latte
sale, pepe nero
per prima cosa sciacquate i filetti di aringa sotto l'acqua corrente, asciugateli bene tamponandoli con carta da cucina, poi riduceteli a tocchetti, e raccoglieteli in una ciotola.
versate latte fino a coprirli a filo.
sigillate la ciotola con della pellicola e mettete in frigorifero per almeno tre o quattro ore, meglio se tutta la notte.
Poi, preparate l'insalata. Scolate e asciugate bene le aringhe.
Lessate le patate con la buccia e una volta cotte, spellatele, lasciatele intiepidire quindi tagliatele a pezzetti il più possibile regolari, sbucciate le mele e affettatele sottilmente. Aggiungete patate e mele alle aringhe, regolate di sale e di pepe nero, unite il rafano grattugiato e la smetana e mescolate molto bene in m modo che il tutto sia perfettamente condito. Coprite muovamente e mettete a riposare in frigorifero o al fresco fino al momento di servire.
Salmone
Tonno
queste piatti di pesce sono ormai un must della nostra vigilia. Eterna gratitudine a Gianfranco, un caro amico di Coquinaria, grandissimo cuoco, per aver condiviso questo modo di prepararli. Anche io che solitamente non mangio pesce crudo, li trovo davvero fantastici! Quest'anno, alla marinatura di agrumi, ho aggiunto anche del succo di lime e del lemongrass in polvere.
La ricetta la trovate QUI, nel topic dello scorso Natale.
Poi c'era anche un tenerissimo polpo in insalata, preparato da Chiara, che non ho fotografato.
il piatto forte
il baccalà della Luisa.
Tradizione fissa sin da quando ero bambina. Naturalmente accompagnato dalla immancabile polenta biamca.
la ricetta è sempre QUI, nel topic del Natale scorso.
per i non amanti del pesce, mia figlia Serena ha fatto un ottimo polpettone con le patate al forno.
Mi rendo conto che.purtroppo non ho fatto foto di tutto quello che c'era sulla tavola quella sera, nella concitazione della cucina... Dovrete fidarvi sulla parola.
segue
Commenta