A volte nel periodo natalizio si va di corsa, si cerca di non pensare ai regali, che diventano una noia, un obbligo, non vediamo l'ora di averli finiti, di aver sbrigato quella che oramai è diventata un'incombenza e non più un piacere.
Spesso prendiamo quello che ci capita a tiro, non sempre per colpa del prezzo, a volte proprio per mancanza di voglia di stare un po' a ragionare.
A volte poi invece ... aspetti che l'ing. torni, hai fretta, hai bisogno di lui, sono i giorni di festa, c'è da fare le consegne dei regali, c'è da sbrigarsi, da correre. E ti arrabbi se ci mette un po' di più, se ti promette che arriverà a metà mattina ed invece fino all'ora di pranzo non torna.
Ti lamenti con un'amica la telefono, perché lui, proprio nei momenti in cui hai bisogno, non c'è.
E poi lo vedi tornare, con un sorriso sornione, e ti arrabbi ancora di più, perché sai che è stato dal suo amico, da quello che è anche amico del tu’ babbo, con cui ogni tanto l’ing. collabora per lavoro, da quel suo amico con cui ha così tanto feeling che a volte i fornitori li scambiano per fratelli.
E poi vedi che tira fuori un pacchetto. E dice “Sono stato da Serafino. Mi ha fatto aspettare perché ha dovuto finire una cosa, e prima non ce l’ha fatta, aveva le consegne del Natale. Me l’ha data dicendo ‘E’ per la tua Rossana, prendilo’”.
E prendi il pacchetto sempre un po’ indispettita, mentre il pensiero corre alle cose da fare, al ritardo accumulato. Ti viene fatto notare il fiore che chiude il dono, in velluto di seta, il cuscino fatto a mano, e un sacchetto all’interno. Ma non ti curi, sei ancora arrabbiata per il ritardo. Apri il sacchetto e scivola fuori un portachiavi. Fatto apposta per te. Pezzo per pezzo. Un portachiavi PENSATO per te. REALIZZATO per te. Ogni piccolo ciondolo in argento rifinito a mano PER TE.
E mentre guardi il portachiavi ti scende giù una lacrima, al pensiero di una persona che si ferma a pensare, in mezzo alla corsa del Natale, a cosa ti piacerebbe, a cosa più ti si addice, dedica ore della sua vita frenetica di quei giorni a te, solo a te.
E pensi a quanto sia bello che l’ing. abbia un amico così. Che è anche mio amico.
Ah.. per i curiosi:
E poi credo che sia un oggetto scaramantico, ma mi rappresenta benino anche questo
Spesso prendiamo quello che ci capita a tiro, non sempre per colpa del prezzo, a volte proprio per mancanza di voglia di stare un po' a ragionare.
A volte poi invece ... aspetti che l'ing. torni, hai fretta, hai bisogno di lui, sono i giorni di festa, c'è da fare le consegne dei regali, c'è da sbrigarsi, da correre. E ti arrabbi se ci mette un po' di più, se ti promette che arriverà a metà mattina ed invece fino all'ora di pranzo non torna.
Ti lamenti con un'amica la telefono, perché lui, proprio nei momenti in cui hai bisogno, non c'è.
E poi lo vedi tornare, con un sorriso sornione, e ti arrabbi ancora di più, perché sai che è stato dal suo amico, da quello che è anche amico del tu’ babbo, con cui ogni tanto l’ing. collabora per lavoro, da quel suo amico con cui ha così tanto feeling che a volte i fornitori li scambiano per fratelli.
E poi vedi che tira fuori un pacchetto. E dice “Sono stato da Serafino. Mi ha fatto aspettare perché ha dovuto finire una cosa, e prima non ce l’ha fatta, aveva le consegne del Natale. Me l’ha data dicendo ‘E’ per la tua Rossana, prendilo’”.
E prendi il pacchetto sempre un po’ indispettita, mentre il pensiero corre alle cose da fare, al ritardo accumulato. Ti viene fatto notare il fiore che chiude il dono, in velluto di seta, il cuscino fatto a mano, e un sacchetto all’interno. Ma non ti curi, sei ancora arrabbiata per il ritardo. Apri il sacchetto e scivola fuori un portachiavi. Fatto apposta per te. Pezzo per pezzo. Un portachiavi PENSATO per te. REALIZZATO per te. Ogni piccolo ciondolo in argento rifinito a mano PER TE.
E mentre guardi il portachiavi ti scende giù una lacrima, al pensiero di una persona che si ferma a pensare, in mezzo alla corsa del Natale, a cosa ti piacerebbe, a cosa più ti si addice, dedica ore della sua vita frenetica di quei giorni a te, solo a te.
E pensi a quanto sia bello che l’ing. abbia un amico così. Che è anche mio amico.
Ah.. per i curiosi:
E poi credo che sia un oggetto scaramantico, ma mi rappresenta benino anche questo
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