[imported_Stefanie]

Se puo' interessare il "Lagaccio" è un quartiere di Genova, nei forni del quale nacquero i primi biscotti. Il quartiere prende il nome da un lago artificiale creato da Andrea Doria per raccogliere l'acqua per bagnare i giardini della sua mitica residenza "Il Palazzo del Principe".
Oggi il lagaccio non c'è più, l'hanno coperto ed è diventato un campetto sportivo.
Marina io sono nata lì, anche se non me ne vanto perché oggi è tutto un altro quartiere. La dimora di Andrea Doria naturalmente c'è ancora, di fronte alla Stazione Marittima ed è favolosa!

[imported_enrica]

Il mio lievito madre ora è bellissimo, lo rinfresco, lo coccolo e non lo uso quasi mai per diversi motivi più o meno ovvi. Mentre girovagavo sul sito ho trovato questa ricetta che mi incuriosisce molto e volevo chiedervi.... quando parlate di lievito madre appena rinfrescato significa appena impastato senza attendere le canoniche 2 o 3 ore (prima di riporlo in frigo) oppure significa lo rinfresco aspetto e prima di metterlo in frigo estraggo la quantità che mi serve per impastare i biscotti? grazie

[daniela]

Anch'io adoro questi biscotti!
Mi sembra di ricordare però che ci vada anche l'anice, quando andavo a Varazze solitamente comperavo al panificio il pane all'anice, il filone che si ottiene dopo la prima cottura, e aveva un fortissimo profumo di anice.

[MarinaB]

si Daniela, hai perfettamente ragione, nei Lagaccio originali ci va l'anice ... ma come tu ben sai nelle mie ricette di originale c'è sempre ben poco!
Io l'anice l'ho messo la prima volta, ma poi questo implicava una ristrettezza nell'uso.
Se invece li fai "plain" il ventaglio si allarga!

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PS: a quando il prossimo caffè in Piazza Duomo?

[daniela]

Si, sono d'accordo, l'anice è impegnativo.

Per il caffè non saprei, per ora non ho in programma viaggi dalle tue parti ... ma si può sempre organizzare [img]smile.gif[/img]