Ho riprovato a fare dopo tantissimo tempo, ovvero da quando andavo a scuola e facevo pasticceria. Me la cavavo niente male, ora sono molto arriuginita
Ah l'ultimo dolcetto fatto è stato l'incorraggiente plum.cake di presentazione!!! tutto afflosciato
Ecco i Zaeti biscottini di origine veneziani, dolcetto di umili origini che sfruttava la presenza di farina di mais giallo in ogni famiglia; da qui il nome Zaeto che in dialetto veneziano Zaeto vuol dire giallino.
Inoltre l'assemblaggio con farnina di grano, zucchero e uvetta ingentilisce la rusticità del prodotto.
Ingredienti 10 pax circa
FARINA DI MAIS 200g
FARINA 00 200g
BURRO 150g
UVETTA SULTANINA 150g
ZUCCHERO SEMOLATO 160g
AMMONIACA PER ALIMENTI 6g
VANILLINA 2 bustine q.b
ZUCCHERO A VELO q.b
UOVA 300g --> Netto edibile 240g circa 4 uova
Unire la farina di mais a quella di grano e aprire a fontana.
Mettere al centro un pizzico di sale, vanillina, l'ammoniaca e il burro sciolto leggermente. Unire poi i rossi d'uovo montati con lo zucchero e lavorare il tutto energicamente e uniformemente. (o mettete nel mixer, planetaria e qualsivoglia arnese che voi coquinarie possedete!!! io ho impastato tutto a mano).
Unire quindi l'uvetta messa a bagno nel vino (acqua o grappa), impastandola insieme agli altri ingredienti.
Poi formare dei cilindri di impasto, ricavarne delle losanghette di 1 cm di spessore e lunghe 4-5 cm.
Infornare e cuocere per 25/30 di min a forno già caldo a 175° gradi circa. (il mio è a gas )
Infine potete servirli spolverizzandoli con zucchero a velo, cosa da me non fatta in quanto non mi piace
Ecco io ho fatto questo procedimento tratto dal libro "Cucina e Tradizione nel Veneto" pag. 211 il libro con tutte le ricette della tradizione prodotte dai vari istituti alberghieri veneti e raccolte dall'I.P.S.S.A.R Giuseppe Maffioli di Castelfranco Veneto.
Inoltre vi riporto la ricetta che Maffioli ( ) raccolse nel libro "La Cucina Veneziana" Franco Muzzio Editore pag. 189
"Una parte di farina gialla setacciata molto fine, una parte di fior di farina, una parte di burro o grasso buono di maiale fuso; per ogni chilo di impasto 5g di ammoniaca o una bustina di lievito. Per rendere morbida la pasta aggiungere del latte bollente. Setacciare insieme le due farine, il sale e il carbonato, poi aggiungere gli altri ingredienti cominciando dallo zucchero e dal grasso fuso. Per ultimo aggiungere l'uvetta fatta rinvenire in un po" di grappa (vino o acqua). Dare all'impasto la forma di piccole losanghe, e cuocere a forno medio su una teglia imburrata. Tolti dal forno cospargerli si zucchero a velo, vanigliato."
Rossanina sono quelli che abbiamo portato a Barberino e ce li siamo scofanati a colazione insieme alle Pesche di Prato e altre goloserie
Ah l'ultimo dolcetto fatto è stato l'incorraggiente plum.cake di presentazione!!! tutto afflosciato
Ecco i Zaeti biscottini di origine veneziani, dolcetto di umili origini che sfruttava la presenza di farina di mais giallo in ogni famiglia; da qui il nome Zaeto che in dialetto veneziano Zaeto vuol dire giallino.
Inoltre l'assemblaggio con farnina di grano, zucchero e uvetta ingentilisce la rusticità del prodotto.
Ingredienti 10 pax circa
FARINA DI MAIS 200g
FARINA 00 200g
BURRO 150g
UVETTA SULTANINA 150g
ZUCCHERO SEMOLATO 160g
AMMONIACA PER ALIMENTI 6g
VANILLINA 2 bustine q.b
ZUCCHERO A VELO q.b
UOVA 300g --> Netto edibile 240g circa 4 uova
Unire la farina di mais a quella di grano e aprire a fontana.
Mettere al centro un pizzico di sale, vanillina, l'ammoniaca e il burro sciolto leggermente. Unire poi i rossi d'uovo montati con lo zucchero e lavorare il tutto energicamente e uniformemente. (o mettete nel mixer, planetaria e qualsivoglia arnese che voi coquinarie possedete!!! io ho impastato tutto a mano).
Unire quindi l'uvetta messa a bagno nel vino (acqua o grappa), impastandola insieme agli altri ingredienti.
Poi formare dei cilindri di impasto, ricavarne delle losanghette di 1 cm di spessore e lunghe 4-5 cm.
Infornare e cuocere per 25/30 di min a forno già caldo a 175° gradi circa. (il mio è a gas )
Infine potete servirli spolverizzandoli con zucchero a velo, cosa da me non fatta in quanto non mi piace
Ecco io ho fatto questo procedimento tratto dal libro "Cucina e Tradizione nel Veneto" pag. 211 il libro con tutte le ricette della tradizione prodotte dai vari istituti alberghieri veneti e raccolte dall'I.P.S.S.A.R Giuseppe Maffioli di Castelfranco Veneto.
Inoltre vi riporto la ricetta che Maffioli ( ) raccolse nel libro "La Cucina Veneziana" Franco Muzzio Editore pag. 189
"Una parte di farina gialla setacciata molto fine, una parte di fior di farina, una parte di burro o grasso buono di maiale fuso; per ogni chilo di impasto 5g di ammoniaca o una bustina di lievito. Per rendere morbida la pasta aggiungere del latte bollente. Setacciare insieme le due farine, il sale e il carbonato, poi aggiungere gli altri ingredienti cominciando dallo zucchero e dal grasso fuso. Per ultimo aggiungere l'uvetta fatta rinvenire in un po" di grappa (vino o acqua). Dare all'impasto la forma di piccole losanghe, e cuocere a forno medio su una teglia imburrata. Tolti dal forno cospargerli si zucchero a velo, vanigliato."
Rossanina sono quelli che abbiamo portato a Barberino e ce li siamo scofanati a colazione insieme alle Pesche di Prato e altre goloserie
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