"Mamma, non voglio fare più judo, voglio provare un altro sport"
"E quale, tesorodimammatuabella?"
"Voglio provare a fare Hockey su ghiaccio"
............PANICO.........
Ma hockey su ghiaccio non è quello in cui masnade di energumeni variamente imbottiti si prendono a mazzate sfrecciando su una pista di ghiaccio immensa?
(.....ma tanto non sa pattinare neanche a rotelle, si, io lo porto alla prova su pista, tsk tsk, vedrai che alla prima sederata sul ghiaccio, desiste...."
"Si, amore, la mamma ti ci porta a provare"
(..cavolo, riesce a stare in piedi, riesce a rialzarsi, segue l'istruttore come un atzeco la sua divinità ...cavolo, cavolo, vuoi vedere che gli piace...)
"Mamma è bellisssssssimo"
Siamo fregati.
Dopo tre volte che si va, arriva anche l'attrezzatura.
Uno scatolone largo 3 metri, lungo 2, stracolmo di aggeggi misteriosi che la sottoscritta ha dovuto capire a cosa serve e come far indossare.
Prima la tuta antisudore, una specie di pigiamone ziplungamunito (si riesce anche a fare la pipì senza combinare disastri).
Poi la conchiglia..su quello sono andata ad intuito
Poi la giarrettiera, non ridete, ma serve per i calzettoni che coprono i parastinchi.
Quindi riepilogando parastinchi, calzettoni e giarrettiere.
Si passa alla corazza, coprispalle, copriomeri copriquelchec'èdacoprire, poi i calzoncini imbottiti più le bretelle.
Poi gomitiere e paracollo.
Alla fine la maglia che lunga e larga copre tutto.
Poi caschetto con griglia, pattini, guanti rigidi.
Afferrata la stecca (noi plebei diciamo volgarmente "mazza" ), si passa a rincorrere per tutta casa i gatti i quali, capita la solfa, si sono rifugiati sotto il letto fondando un "Comitato Permanente di Autodifesa antihockey e antibambinochegiocaadhockey", mi sembra stiano raccogliendo anche firme presso i gatti del vicinato.
Alla fine, viene fuori un omino della Michelin, questo qui:
si, è proprio Coredemammasua....
Così, ogni giovedi e ogni sabato mattina mi tocca portarlo, aspettare l'allenamento c.d. "a secco", cioè ginnastica di riscaldamento, poi sgomitare in un minuscolo spogliatoio invaso di mamme, papo" e altri omini della michelin, invasi dagli "aromi" dei pre-adolescenti in crescita.
Poi i giocatori si allenano in pista, io aspetto a bordo pista, al massimo riesco ad entrare a fatica nel minuscolo bar invaso da pattinatrici in pausa e riesco a sorbire un cappuccino stringendolo tra le mani coperte dai mezzi guantini da Piccola Fiammiferaia.
Poi finisce l'allenamento, si sgomita ancora nello spogliatoio, si torna a casa e io mi butto a letto, distrutta, incurante della famiglia a due e quattro zampe da sfamare nonchè di me stessa.
Questo il giovedi e il sabato.
Invece lunedi e mercoledi basket, stessa solfa tranne per la vestizione e il freddo della pista di pattinaggio.
Poi dici: perché non cucini più?!?!......
"E quale, tesorodimammatuabella?"
"Voglio provare a fare Hockey su ghiaccio"
............PANICO.........
Ma hockey su ghiaccio non è quello in cui masnade di energumeni variamente imbottiti si prendono a mazzate sfrecciando su una pista di ghiaccio immensa?
(.....ma tanto non sa pattinare neanche a rotelle, si, io lo porto alla prova su pista, tsk tsk, vedrai che alla prima sederata sul ghiaccio, desiste...."
"Si, amore, la mamma ti ci porta a provare"
(..cavolo, riesce a stare in piedi, riesce a rialzarsi, segue l'istruttore come un atzeco la sua divinità ...cavolo, cavolo, vuoi vedere che gli piace...)
"Mamma è bellisssssssimo"
Siamo fregati.
Dopo tre volte che si va, arriva anche l'attrezzatura.
Uno scatolone largo 3 metri, lungo 2, stracolmo di aggeggi misteriosi che la sottoscritta ha dovuto capire a cosa serve e come far indossare.
Prima la tuta antisudore, una specie di pigiamone ziplungamunito (si riesce anche a fare la pipì senza combinare disastri).
Poi la conchiglia..su quello sono andata ad intuito
Poi la giarrettiera, non ridete, ma serve per i calzettoni che coprono i parastinchi.
Quindi riepilogando parastinchi, calzettoni e giarrettiere.
Si passa alla corazza, coprispalle, copriomeri copriquelchec'èdacoprire, poi i calzoncini imbottiti più le bretelle.
Poi gomitiere e paracollo.
Alla fine la maglia che lunga e larga copre tutto.
Poi caschetto con griglia, pattini, guanti rigidi.
Afferrata la stecca (noi plebei diciamo volgarmente "mazza" ), si passa a rincorrere per tutta casa i gatti i quali, capita la solfa, si sono rifugiati sotto il letto fondando un "Comitato Permanente di Autodifesa antihockey e antibambinochegiocaadhockey", mi sembra stiano raccogliendo anche firme presso i gatti del vicinato.
Alla fine, viene fuori un omino della Michelin, questo qui:
si, è proprio Coredemammasua....
Così, ogni giovedi e ogni sabato mattina mi tocca portarlo, aspettare l'allenamento c.d. "a secco", cioè ginnastica di riscaldamento, poi sgomitare in un minuscolo spogliatoio invaso di mamme, papo" e altri omini della michelin, invasi dagli "aromi" dei pre-adolescenti in crescita.
Poi i giocatori si allenano in pista, io aspetto a bordo pista, al massimo riesco ad entrare a fatica nel minuscolo bar invaso da pattinatrici in pausa e riesco a sorbire un cappuccino stringendolo tra le mani coperte dai mezzi guantini da Piccola Fiammiferaia.
Poi finisce l'allenamento, si sgomita ancora nello spogliatoio, si torna a casa e io mi butto a letto, distrutta, incurante della famiglia a due e quattro zampe da sfamare nonchè di me stessa.
Questo il giovedi e il sabato.
Invece lunedi e mercoledi basket, stessa solfa tranne per la vestizione e il freddo della pista di pattinaggio.
Poi dici: perché non cucini più?!?!......
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