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  • Il mio percorso alla Cast Alimenti - prima puntata

    Eccomi qui! Come promesso tempo fa e dopo ormai due mesi dalla fine del corso professionale che ho frequentato alla scuola di cucina Cast Alimenti di Brescia, vi mostro alcune foto che per me rappresentano, oltre ad un'esperienza formativa validissima, il cambiamento della mia vita lavorativa.

    Ancora nemmeno io ho realizzato cosa sia successo in questi ultimi mesi...sicuramente la passione ma direi anche l'incoscienza e sicuramente la noia per un lavoro che non mi dava nulla in termini di appagamento, mi hanno portato a cambiare mestiere e, aggiungo oggi, anche vita.

    Tutto è iniziato il 28 aprile scorso quando mi sono trasferita a vivere a Brescia per frequentare il Corso Professionale di Alta Formazione per pasticcere, che è durato fino all'8 agosto scorso.
    Sono andata a scuola dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17, con altri 15 ragazzi provenienti da tutta Italia. Si alternavano lezioni di teoria, tanta, a ore di pratica di laboratorio.

    Il corso è suddiviso in settimane, ciascuna con un proprio argomento e un proprio insegnante.

    Potrei parlare per ore di ciò che ho fatto in questi mesi, delle persone speciali che ho conosciuto e dei maestri che mi hanno insegnato tanto, ma sono certa che entrando nei dettagli vi annoierei o magari risulterei pesante, quindi preferisco far parlare le immagine e poi, se avrete qualche curiosità, sarò ben felice di rispondervi.

    Suddividerò il foto-racconto in una decina di puntate, perché impiego un po' a caricare e sistemare tutte le foto e purtroppo il lavoro mi sta lasciando ben poco tempo.

    Partiamo!

    1° settimana: FROLLE E MERINGAGGI - Docente: Diego Crosara

    L'ingresso della scuola...la prima mattina






    Una delle sette aule, in ognuna ci sono 15 banchi da cui gli studenti assistono alla lezione e a turno, suddivisi in coppie, si esce a fare la propria preparazione in base al programma della giornata. Le aule sono attrezzate come veri e propri laboratori di pasticceria/cucina, anzi direi molto meglio. In alto al centro vi è uno schermo dove viene riprodotto ciò che fa lo chef come se si fosse alle sue spalle.




    Ogni studente ha un piccolo necessaire di attrezzi; marisa, spatola a gomito, coltellaccio, frusta, tarocco etc. E' sua cura lavare e riporre al suo posto nell'armadio in base al proprio nome le attrezzature. Alla fine di ogni giornata, suddivisi in gruppi e in base a turni, si effettua la pulizia del laboratorio che deve ritornare come lo si è trovato al mattino.




    La lavastoviglie



    Prove di crostate classiche




    Il maestro Crosara alle prese con il forno...



    Crostate in cottura, ogni studente ha la sua...


    Padella in fila per la degustazione delle diverse tipologie di frolle, fatte secondo le regole di bilanciamento insegnateci da Crosara, lezione davvero illuminante! (ah, voi lo sapete che in pasticceria le teglie vengono chiamate comunemente "padelle"???)



    Ecco i diversi frollini, c'era un ordine di assaggio ben preciso e ognuno doveva commentare le caratteristiche di ciascuna frolla...



    Biscottini salati...buonissimi, infatti le padelle erano vuote!



    Colleghe che farcivano dei biscotti con ganache...



    Crosara alle prese con la ganache, di fianco Giuseppe, uno dei due assistenti che ci hanno accompagnato durante i tre mesi...ragazzi giovani, dei borsisti, che fanno un'esperienza di un anno in Cast e che si occupano di un po' tutto, dalla gestione delle scorte dei magazzini, alla preparazione delle aule per le lezioni, al servizio bar etc.



    Meringhette pre-cottura



    Meringhe...metti che hai un calo glicemico...



    Continua...
    http://ciambellettaalvino.blogspot.com/

    http://tusciaintavola.tusciamedia.com/

  • #2



    Buffet finale: il venerdì era il giorno dedicato all'allestimento del buffet con tutti i prodotti preparati durante la settimana. Poi un parte di questi veniva data alla mensa e veniva mangiata da tutti i ragazzi, gli chef etc mentre il resto ci veniva dato da portare a casa nei vassoi...il venerdì era una vera festa, anche per amici e parenti in visita!




    Linzer torte...frolla linzer con nocciole e confettura di lamponi



    Crostata classica...




    Tartellette con curd al limone e meringa flambata...




    Biscotti salati ai semi vari...




    Il primo dolce del primo pranzo alla mensa di Cast...non ricordo assolutamente cosa fosse, forse bavarese al mango e mousse al caramello salato..non ci giurerei però!




    Pane decorato del maestro Giorilli, in esposizione in sala mensa...




    Sempre Giorilli, viso di uomo futuristico...



    Oltre alle lezioni a scuola però c'era anche del tempo libero, ogni tanto, per visitare i luoghi attorno Brescia: il lago di Garda, la Franciacorta...un bell'aperitivo a Desenzano con un "pirlo" e dei formaggi locali ci sta tutto...



    Qui invece ero a cena alla trattoria Clementina di Sirmione, una cucina veramente ottima a dai prezzi contenuti. Mi è stata consigliata dalla nostra Giolli/Francesca, che ho avuto il piacere di conoscere una domenica pomeriggio a casa sua assieme al mio ragazzo. E' una Coquinaria simpaticissima e bellissima! Ciao Francesca!!!

    Tagliolini al pesce di lago e gnocchetti con asparagi e un formaggio che non ricordo...


    Mousse al cioccolato con sfoglia croccante, veramente libidinosa...


    Tiramisù, nella sua semplicità ben fatto, cosa rara ormai


    Vi lascio con due immagini del lungolago di Sirmione. Ci vediamo alla prossima puntata con pan di spagna e masse montate al burro...




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    • #3
      Bello ! Alla prossima puntata allora ..
      saluti radioattivi di un\'improvvida massaia
      Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso

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      • #4
        Bellissima esperienza!!!
        Aspetto la prossima puntata!
        Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

        www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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        • #5
          Alla prossima puntata? seee... ferma qui che io son curiosa come una "simmia".
          Io e la pasticceria siamo due mondi a parte per cui mi perdonerai anche se ti faccio domande banali vero?
          Avete fatto qualche frolla senza glutine?
          La frolla della linzer che caratteristiche ha?
          I frollini salati come si differenziano da una brisée?
          Ecco, per ora, considerata l'ora smetto qui.

          Ma la domanda pi importante è: come stai? cosa stai facendo adesso di bello?

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          • #6
            Grazie Ilaria, ci hai regalato un reportage prezioso!

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            • #7
              Stamani appena alzata ho deciso di rileggermi il tuo topic.
              Perché ieri sera l'ho letto mezza assonnata, perché ero stanca, perché...
              E ho colto un particolare che non avevo notato.
              L'affetto che c'è in questo topic. Mi ha ricordato le lettere che ho scritto il primo anno che sono stata in Inghilterra, quando mandavo ai miei genitori le notizie su tutto quello che mi accadeva.
              Ecco, ho ritrovato quella voglia di condividere un percorso. Non un percorso lavorativo, non una esperienza di scuola, ma un percorso di vita.
              Un volerci rendere partecipe non di quello che hai fatto ma di quello che hai vissuto. Volerci rendere partecipi .. di te.
              GRAZIE!!!

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              • #8
                Che interessante, grazie per aver condiviso!
                Patrizia

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                • #9
                  Ilaria, wow, che invidia.

                  Devi assolutamente farci una lezione passo passo di crostate. Col cavolo che la griglia mi viene così bella e sono anni che ci prvo.

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                  • #10
                    Ciao, grazie per il racconto e per le bellissime foto.
                    In particolare la prima, con la luce in fondo al tunnel, mi piace proprio pensarla a te che entri in una nuova vita, in una passione.

                    Brava! Rinnovo i complimenti per il tuo coraggio e la volontà di rimetterti in gioco rinunciando ad una sicurezza che però non ti rendeva felice.
                    Roberta

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                    • #11
                      che bellissima svolta. lavorare a quei livelli dev'essere molto bello e appagante!
                      complimenti!

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                      • #12
                        bella esperienza e grazie per la condivisione !
                        Michele, vuoi una birra ?
                        No, sono astemio.
                        Scusa, Astemio, vuoi una birra ?

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                        • #13
                          Pubblicato originariamente da la_roby Visualizza il messaggio

                          Brava! Rinnovo i complimenti per il tuo coraggio e la volontà di rimetterti in gioco rinunciando ad una sicurezza che però non ti rendeva felice.
                          Davvero, non è da tutti.
                          Qui abbiamo un sacco da imparare da lei e da Graziana.

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                          • #14
                            Bel racconto e belle foto, grazie Ilaria!
                            Quello che ha colpito soprattutto me, e mi ha dato conferma della serietà dell'istituto (ma già lo sapevo, poiché l'hanno frequentato anche alcuni colleghi che ho conosciuto negli anni) è soprattutto l'attenzione anche all'aspetto "extraculinario": la responsabilità del materiale, il dover pulire e rassettare gli spazi, etc..
                            Quando degli appassionati mi dicono che mi invidiano perché lavoro in cucina, spesso non immaginano neppure minimamente quello che c'è dietro al preparare bei piatti, dolci, etc.. la disciplina, la fatica quotidiana di dover, alla fine di ogni turno, anche della giornata più lunga e stressante e faticosa, riporre e ripulire tutto, che non è certo una parte divertente ed è ben lontana dalla versione "casalinga" della cosa.
                            Questo vuol dire tanto. Se uno ama il cibo e la cucina, questo è il mestiere più bello del mondo, ma è ben lontano dall'essere rose e fiori, quindi è giusto che un percorso formativo serio ne mostri anche i "retroscena".

                            Detto ciò.. anche io vorrei sapere di più di quei biscottini salati.. quale è la particolarità dell'impasto?
                            - La vita è troppo incerta per far perdere di profumo alle spezie. -
                            Diletta

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                            • #15
                              potrei morire felice in un posto del genere (solo a magna', s'intende).
                              Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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