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  • su pistiddu (scusate il ritardo)

    Questo è quello che facciamo a Oliena, la mia famiglia è tutta di Oliena.
    Un attimo che metto la ricetta di mia nonna.

    Giovanna

    "Niente è difficile per chi non lo deve fare" dalla rete

  • #2
    La pasta si fa con semola di grano duro ammorbidita con strutto o margarina (circa 100 gr per 1/2 Kg di farina), poco o niente zucchero (io ne metto sempre 100 gr.), sale come per il pane e lievito di birra sciolto in un po' d'acqua tiepida (1/2 cubetto o anche meno).

    Si fa un impasto come per il pane e si fa riposare.

    Il ripieno esiste in due versioni: con sapa o con miele. A casa mia sempre con sapa.

    1 litro di sapa diluita con un po' d'acqua (circa 1/2 litro), si fa bollire e si versano a pioggia due etti di semola e la scorza di due o tre arance. Si fa cuocere finché si addensa e assume la consistenza di una marmellata.

    Mentre raffredda un po' si prende la pasta, se ne ricavano dei panetti che vanno stesi sottili.
    Si distribuisce un po' di ripieno su una sfoglia e si ricopre con un'altra sfoglia.
    Si preme intorno al ripieno per far aderire e si ritaglia e si decora in superficie con la rotella dentata.
    Normalmente si fanno dei pistiddos del diametro di 18-20 cm e sono da tagliare a fette, ma si possono anche fare monoporzione ritagliandoli con formine da biscottoni (questo è un uso più recente "da pasticceria").

    Ora c'è anche chi li fa con una sfoglia non lievitata più simile ad una pasta frolla poco dolce, molto buoni anche così.

    Per avere un po' di colore sulla superficie si possono spennellare d'uovo (io non lo faccio di solito). Si fanno cuocere in forno per circa un quarto d'ora a temperatura non troppo alta, poi dipende dal forno, io uso 170°
    Giovanna

    "Niente è difficile per chi non lo deve fare" dalla rete

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    • #3
      SEI UN VERO TESORO!!! Anticamente, in Puglia, "le focaccette dolci" si facevano con un ripieno di vin cotto diluito con acqua a cui si aggiugeva la semola. Purtoppo non conoscevo i vari passaggi, mi mancavano alcuni dettagli. Ora si farciscono con marmellata di mele cotogne, uva passa, noci e buccia di limone.
      Grazie, grazie, grazie.

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      • #4
        oooohhh!!!!!
        Mi spiegheresti per benino come si fanno quelli con la sfoglia non lievitata che fanno una gola da paura?

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        • #5
          Ciao Giovanna ,questo dolce molto bello ,che ho visto di recente in una pasticcio-gioielleria di Sassari per ingredienti è tale e quale alle "nostre" tiricche.Cambia solo la forma,perché le tue sono chiuse come le copulette!
          Dio fece il cibo,il diavolo i cuochi.
          J.Joyce,Ulisse

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          • #6
            Manuela spiegaci le tue tiricche e cupolette hai foto per vedere come sono

            riporto qui il topic da dove è partito il discorso
            "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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            • #7
              Sì è vero, come ingredienti il pistiddu ricorda molto le tiricche o tilicche, ma il ripieno rimane più morbido, un po' gelatinoso, e poi c'è da dire che normalmente il pistiddu non si fa monoporzione ma in focacce grandi da tagliare a fette.

              La sfoglia esterna conosce ormai mille e una variante, con semola, con farina, con o senza uova, strutto o margarina, ma diciamo che una versione collaudata è fatta più o meno con gli stessi ingredienti tranne il lievito (500 gr. semola, 100 gr. strutto sciolto, 100 gr. zucchero) però la semola si impasta solamente con lo strutto sciolto e lo zucchero, si lavora un po' e si fa riposare in frigo, una volta pronto il ripieno si stende agevolmente in sfoglia sottile anche perché non tende quasi per niente a sbriciolarsi. Per il resto il procedimento è identico, io l'ultima volta li ho fatti così e mi son piaciuti molto.

              La suocera di mia sorella mi ha detto che lei fa una pasta frolla come in molte pasticcerie, ma devo chiederle maggiori ragguagli perché i suoi sono buonissimi, ora purtroppo è fuori per impegni suoi.

              Il ripieno col miele rimane più chiaro, ma si fa sostanzialmente allo stesso modo, il miele viene diluito perché altrimenti il ripieno risulterebbe troppo duro e appiccicoso.

              Appena ho nuove info aggiorno, comunque quelli della mia foto son fatti con pasta lievitata e sapa come la prima ricetta che ho messo.
              Giovanna

              "Niente è difficile per chi non lo deve fare" dalla rete

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              • #8
                Pardon mi sono ricordata che un po' d'acqua tiepida ce l'ho messa anche in quello senza lievito, se no col cavolo che riuscivo ad impastare mezzo chilo di semola con 100 gr. di strutto..., diciamo che ho messo lo strutto e poi ho aggiunto acqua tiepida fino ad avere la giusta consistenza
                Giovanna

                "Niente è difficile per chi non lo deve fare" dalla rete

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                • #9
                  ho assaggiato la versione orgolese al matrimonio di mio fratello: divina. Il ripieno è col miele, non con la sapa, e la pasta non è dolce

                  edit: appena mi procuro un bluetooth posto anche la foto
                  Ultima modifica di Memi; 08/10/2010, 22:03.
                  La felicità  è un leggero peso sul petto...

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                  • #10
                    Volendo usare il miele al posto della sapa, per il ripieno si procede nello stesso modo, effettuando solo la sostituzione? Grazie!
                    "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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                    • #11
                      Domani me ne vado in Barbagia.....vediamo cosa mi riempirà gli occhi...Bella questa spiegazione che hai fatto!
                      www.idolcidipinella.blogspot.com

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                      • #12
                        Che belli questi dolcetti, adesso mi salvo la ricetta che appena mi gira ci provo, col miele naturalmente.
                        Elena

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                        • #13
                          Io proverei tanto volentieri quelli con la sapa (quando mi hanno regalato un su pani 'e saba mi sono leccata il piatto! ) ma qui non la trovo.
                          Mi ricordo che andavo MATTA per i sabadoni bolognesi, ma anche lì, stessa impossibilità di realizzazione per mancanza ingredienti.
                          Ma voi la saba/sapa la trovate in vendita?

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                          • #14
                            La vuoi? Te la mando? Oppure ti intriga mandartelo già bell'e prpnto? Dimmelo che cosi domani sera ti imbastisco unu pan'e saba fattu e cottu che ti leccherai i baffi.....( non li hai vero?.....).....
                            www.idolcidipinella.blogspot.com

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                            • #15
                              Ma la saba è mosto cotto? La sapa bolognese è uguale?
                              "Non si preoccupi madame, ci sarà cibo a sufficienza." da Il pranzo di Babette.

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