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  • Anita, cosa sono i tricotti?

    Te l'ho chiesto in un altro post, ma rimane più nascosto. Grazie.
    Se ascolto dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo.

  • #2
    Scusa, Giuly, ma sto saltellando tra cucina e computer e non ho visto.
    Sono dei biscotti semplici, molto duri e poco zuccherati, che non si spappolano.
    La forma è quella di un bastoncino di circa 10 cm.
    Si chiamano tricotti perché ci vogliono tre cotture(cuoci, raffreddi, cuoci, raffreddi per tre volte).
    Non ci sono aromi e da noi sono tradizionali da dare ai bambini molto piccoli, in fase di svezzamento e soprattutto di dentizione, per dare sollievo alle gengive e perché non si rompono in bocca.
    Li ho preparati per mio nipote Diego, che ha quasi 7 mesi e che ogni volta guarda famelico e affranto gli altri di famiglia che banchettano, mentre lui sbava e non gli danno niente di sfizioso.
    Ma ora che viene a Palermo, lo vendica la su' nonna!
    Se ti interessa la ricetta, la scrivo. Ci si fanno anche i biscotti di san Martino.
    Ciao!
    this is just to say, I have eaten the plums...

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    • #3
      Anita sei unica!
      Te l'ho mai detto che ti voglio bene?
      "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
      Il mio blog: Tentazioni di gusto

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      • #4
        Te l'ho già detto, Anita: ce ne fossero nonne come te!
        http://lacuocabiondatrafornelliebaraonda.blogspot.com/

        teStARDA à®

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        • #5
          e miiih! grazie, anche io vi voglio bene
          a parte il fatto che i nonni devono essere leggendari, almeno nel ricordo,
          questa è una cosa che faccio sempre con i bambini di casa: è terribile vedere il più piccino guardare gli altri con gli occhioni sbarrati, mentre mangiano cose buonee loro no-creature!
          e poi non si sa, da grandi, che cosa si ricorderanno...io ho ricordi chiarissimi del mio primo anno di vita.
          E allora, facciamo qualcosa anche per loro, caspita!
          infatti a Diego ho anche trovato il cappelluccio per carnevale...e poi i tricotti piacciono anche a me
          un bacio
          this is just to say, I have eaten the plums...

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          • #6
            Sì sì Anita grazie, appena hai tempo gradirei molto avere la tua ricetta per la mia Angelica di 11 mesi, ha otto dentini, ma penso vadano bene vero? Grazie cara. Cosa stai cucinando di buono?
            Io ho appena finito di fare vaschette di crepes solo da gratinare, da distribuire anche alla figlia. E ora vado a fare delle polpettine al sugo di pomodoro e peperoni, sempre da distribuire e per portarmi avanti per la settimana. Grazie ancora, anche per l'esempio che ci dai. Un bacione.
            Uffa però non riesco mai a ritagliarmi del tempo per i dolci.
            Se ascolto dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo.

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            • #7
              WonderNonna
              ti ho trovato il sottoavatar...
              anche se sei mille altre cose incredibile Anita...
              non volge indietro chi a stelle e' fisso (Leonardo Da Vinci)

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              • #8
                Avete finito di sbaciucchiare la mia Anita?????
                Sei davvero unica allora se ricordi il primo anno di vita, dicono gli specialisti che il periodo fino ai tre anni viene completamente rimosso, ti faremo studiare dalla scienza

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                • #9
                  troppo belle, siete!
                  Giuly, ecco la ricetta(veravera)
                  TRICOTTI
                  500 farina 00
                  200 pasta madre( si può sostituire con altrettanta pasta da pane di 2 giorni o con12 gr di lievito di birra)
                  80 gr di strutto (o 40 gr di olio)
                  100 gr di zucchero
                  1 dl scarso di acqua tiepida
                  un pizzico di sale
                  mescolare tutti gli ingredienti insieme(se si usa il lievito di birra, scioglierlo nell'acqua tiepida, con un po' di zucchero, preso dal totale).
                  Impastare bene, fino ad ottenere un composto sodo.
                  Ricavarne dei filoncini spessi 1cm e lunghi 10cm.
                  Adagiarli su cartaforno, nella teglia di cottura e lasciarli lievitare al tiepido finché raddoppiano.
                  Infornare(in alto) a 250°, con lo sportello a fessura, per 10/15 minuti.
                  Spegnere il forno e lasiarli raffreddare.
                  Infornare ancora come sopra, a 150° per 10/15 minuti, spegnere e lasciare raffreddare.
                  Infornare a 150° per la terza volta, come sopra.
                  Si conservano per mesi, in scatole di latta o di vetro.
                  Se si vogliono fare per gli adulti, si può aromatizzare la pasta con semi di anice e mangiarli con moscato o marsala.
                  Per una bimba di 11 mesi sono perfetti, sono appena dolci e vengono così duri che non c'è pericolo che ne spezzi un boccone con i dentini, durano per un pezzo e si tengono in mano facilmente.
                  Con mezza dose ne ho ottenuti 16.
                  Gabry, adesso ho 56 anni e mezzo e mi ricordo ancora di quando veniva a casa la nonna a portarci il pandispagna, che lei considerava taumaturgico per le malattie dei bambini.
                  Oppure di quando la stessa nonna(l'altra era un'artista, mi faceva disegnare e comporre poesie, ma in cucina...brrr)appena uscita da un ictus, si fece trasportare in cucina per fare le patatine fritte a mio fratello piccolo, perché era domenica e "'u picciriddu ci resta male se la nonna non gli prepara le patatine al pranzo della domenica"
                  Perà , anche se nonna, la mia fata madrina ce l'ho anch'io: poco fa è passata Cinzia e mi ha portato un bellissimo vestitino di carnevale da strega per Nina e le chiacchiere per me
                  Purtroppo io i miei nipotini li ho lontani, però ogni tanto faccio delle vaschette per mio figlio minore, che vive da solo, ma qui vicino.
                  Solo che-core de mamma coquinaria- spesso è lui che porta a me le vaschette dei suoi esperimenti
                  this is just to say, I have eaten the plums...

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                  • #10
                    Grazie Anita, sei veramente speciale.
                    Se ascolto dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imparo.

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                    • #11
                      Adesso avete capito perché i bis...cotti si chiamano così.......!!!!!!!!!!!!!
                      .................lucio ferrari.....................

                      W la FEDEEEEE......

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                      • #12
                        Luciooooooooooooo... da dove spunti?
                        Era ora di farsi sentire!
                        Come stanno i bimbi? Un bacione a tutti
                        "...nella vita non è importante per quanto tempo saremo insieme, quello che succederà in futuro, i progetti che non potremo condividere.. l'importante è esserci incontrati.. è questo l'importante"
                        Il mio blog: Tentazioni di gusto

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