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  • #16
    Rosaria mannaggia! dillo nel titolo che è "salsiccia"!! pensavo parlassi di cervello!!!
    "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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    • #17
      Pubblicato originariamente da lui64 Visualizza il messaggio
      .. assoldato quindi che sono simili alla ns luganiga...
      perchè il nome cervellatine? leggendo il titolo pensavo alla cervella fritta (che mangiavo da piccola... ora non più)
      Infatti sono simili ma non le stesse, perché si chiamino cervellatine non lo so ma si chiamano così da secoli, voi mi sapete dire perché le vostre si chiamano luganiga?
      So solo che sono buone e a noi piacciono più delle salsicce anche se l'impasto è lo stesso, anzi prima ho dimenticato di dire che oltre al pepe si mette anche un po di vino rosso così come nelle nostre salsicce.
      Amo la cucina da quando ero bambina, principalmente è la cucina della mia tradizione ma non disdegno sperimentazioni e altri territori.il mio blog

      www.rosariaaifornelli.blogspot.com

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      • #18
        mister Wilky cita:

        lugànega, anche detta luganiga o luganica, è il nome tradizionalmente attribuito ad un insaccato fresco di carne di suino, macinata insieme a grasso di suino, insaccata a filza, da consumarsi previa cottura diretta del prodotto oppure nella preparazione di altre pietanze, come ad esempio di risotti. Particolarmente ricca è la luganega di Monza, nel cui impasto si trovano anche formaggio grana, brodo di carne e vino; è l'ingrediente fondamentale per il risotto alla monzese. È una preparazione tipica dell'Italia del nord i cui natali vengono contesi tra Veneto e Lombardia, anche se l'origine del nome viene solitamente collegata all'uso, comune in epoca romana, di indicare con lucanica un tipo di salsiccia originaria della Lucania (antica regione coincidente grosso modo con l'attuale Basilicata, parte della Campania meridionale (Cilento), e parte della Calabria settentrionale).
        Una testimonianza di quest'uso linguistico la ritroviamo in Varrone che, nella sua opera De lingua Latina (V, 111), informa:
        « ...una salsiccia fatta con l'intestino crasso del maiale è chiamata lucanica, perché i soldati l'hanno imparata a fare dai Lucani »
        È però possibile che ad importare la luganega nell'Italia settentrionale siano stati non i soldati romani, ma gli stessi Longobardi i quali discesero la penisola italiana e occuparono anche la Lucania (nella cosiddetta Langobardia Minor), venendo a conoscenza di usi e costumi delle popolazioni locali che poi potrebbero avere portato con sé durante altre migrazioni all'interno del territorio da loro occupato.
        Appare invece assai debole l'ipotesi alternativa di una derivazione della parola luganega dal nome di Lugana, località vicina al lago di Garda.

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        • #19
          Pubblicato originariamente da MarisaC Visualizza il messaggio
          Rosaria mannaggia! dillo nel titolo che è "salsiccia"!! pensavo parlassi di cervello!!!

          Marisa hai ragione, ma l'avevo già detto qui rispondendo alla Ross e in questo topic ho messo le foto per far capire meglio come sono fatte!
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          • #20
            Pubblicato originariamente da lui64 Visualizza il messaggio
            mister Wilky cita:

            lugànega, anche detta luganiga o luganica, è il nome tradizionalmente attribuito ad un insaccato fresco di carne di suino, macinata insieme a grasso di suino, insaccata a filza, da consumarsi previa cottura diretta del prodotto oppure nella preparazione di altre pietanze, come ad esempio di risotti. Particolarmente ricca è la luganega di Monza, nel cui impasto si trovano anche formaggio grana, brodo di carne e vino; è l'ingrediente fondamentale per il risotto alla monzese. È una preparazione tipica dell'Italia del nord i cui natali vengono contesi tra Veneto e Lombardia, anche se l'origine del nome viene solitamente collegata all'uso, comune in epoca romana, di indicare con lucanica un tipo di salsiccia originaria della Lucania (antica regione coincidente grosso modo con l'attuale Basilicata, parte della Campania meridionale (Cilento), e parte della Calabria settentrionale).
            Una testimonianza di quest'uso linguistico la ritroviamo in Varrone che, nella sua opera De lingua Latina (V, 111), informa:
            « ...una salsiccia fatta con l'intestino crasso del maiale è chiamata lucanica, perché i soldati l'hanno imparata a fare dai Lucani »
            È però possibile che ad importare la luganega nell'Italia settentrionale siano stati non i soldati romani, ma gli stessi Longobardi i quali discesero la penisola italiana e occuparono anche la Lucania (nella cosiddetta Langobardia Minor), venendo a conoscenza di usi e costumi delle popolazioni locali che poi potrebbero avere portato con sé durante altre migrazioni all'interno del territorio da loro occupato.
            Appare invece assai debole l'ipotesi alternativa di una derivazione della parola luganega dal nome di Lugana, località vicina al lago di Garda.
            Brava sei stata velocissima, comunque vedo che ha origini dal sud.
            Adesso faccio una ricerca per vedere se è possibile sapere qualcosa in più sulla cervellatina.
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            • #21
              Trovato, allora l'origine della cervellatina viene dalla cervellata pugliese, quella pugliese era un misto di carne tritata bovina e suina, in più veniva aggiunto un po di cervello per ammorbidire l'impasto da qui il nome, nel napoletano chiamata con il diminutivo cervellatina invece non conteneva cervello

              ecco il risultato della mia ricerca

              cervellata o cerevellata è una tipica salsiccia d’origine pugliese, poi trasmigrata in molte altre regioni centro meridionali; in terra d’Apulia essa fu un tempo una salsiccia a base di carni miste (bovine,ovine,suine), (cervello bovino o suino) ed aromi: sale, pepe, basilico, prezzemolo, affine (quanto alla grandezza: 10-12cm. di lunghezza e 4 cm. di circonferenza per rocchio) alla lucanica; nel napoletano ove è conosciuta con il diminutivo cervellatina è salsiccia lunga tra gli 8 ed i 10 cm e 3 cm. di circonferenza per rocchio, ma è di sola carne suina tritata finissimamente e con l’aggiunta di aromi: sale, pepe e talvolta vino per rendere più umido l’impasto; la voce cervellata o cerevellata ed il diminutivo cervellatina ànno il loro etimo nel latino cerebellu(m), dim. di cerebrum 'cervello'atteso, come detto, che un tempo (ora non più!) la cervellata conteneva del cervello macinato con le altre carni, al fine di render l’impasto più morbido.
              A margine di tutto quanto detto fin qui rammenterò che a Napoli spesso le carni delle salsicce (in tutte le loro forme) non vengono macinate a macchina, ma triturate a mano con affilati coltelli ed in tal caso le salsicce così ottenute vengon dette sacicce a pponta ‘e curtiello (salsicce tagliate a punta di coltello), risultando più gradite all’avventore, seppure più costose; le carni triturate in tal guisa son dette allacciate che non è il part. plur. femm. dell’italiano allacciare= stringer con lacci, ma piuttosto il part. plur. femm. del napoletano allaccià o adaccià che con derivazione dal latino parlato ad + acia dal class. acies= tagli, sta appunto per tagliare con il coltello;

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              • #22
                rosaria andiamo ad un concorso a premi ... trova l'etimologia delle parole! ...
                per esempio cos'è il rocchio?

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                • #23
                  Grazie Rosaria.

                  Lui, qui i rocchi sono le salsicce di maiale, a 30 /40km sono polpette di sedano e carne macinata a forma di crocchetta in umido col pomodoro che si chiamano rocchini.
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                  • #24
                    Giusto quello che dice Marisa

                    questo è quello che ho trovato

                    rocchio
                    [ròc-chio]s.m. (pl. -chi)


                    1 ARCH In una colonna di pietra composta di più pezzi, ognuno degli elementi cilindrici che costituiscono il fusto

                    2 estens. Pezzo di qualcosa di forma pressoché cilindrica: tronco tagliato a rocchi
                    || Un rocchio di monete, rotolo di monete avvolte in carta
                    || Un rocchio di salsiccia, porzione di salsiccia contenuta tra due legature del budello

                    3 tosc. Posticcio di forma cilindrica che un tempo le donne usavano come rigonfio nelle acconciature con i capelli raccolti


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                    • #25
                      oh te.. avrei detto che rocchio derivava dal fatto che solitamente la salsiccia si arrotola... rocchio rocchetto...

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                      • #26
                        Nel viterbese il rocchietto è il "salsiccio", ossia un pezzo di salsiccia contenuta tra due legature di budello. È lungo una decina di centimetri e diametro 3-4...condito con pepe nero. Molto diciamo. Però adesso che ci penso in dialetto si dice "arrocchiare" inteso come "accorciare"...ad esempio quando fai una curva e la prendi quasi contro mano ti potrebbero dire "Non arrocchià!!!". Oppure quando fai una scorciatoia nelle vie del centro del paese potresti dire "Ho arrocchiato per il Poggetto"
                        Sent from my Nokia Lumia 920 using Board Express.
                        http://ciambellettaalvino.blogspot.com/

                        http://tusciaintavola.tusciamedia.com/

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