in edicola sono stata attratta dalla foto di copertina di Sale&Pepe, così, sfogliando le pagine sono andata a leggere la ricetta e ovviamente la tentazione è stata più forte del proponimento di non comprare riviste di cucina. Non ne compero quasi più ormai, tranne Cioccolata&C, ma anche quella è un bel po' che non esce. Per cui evito, ma l'idea di quella foto mi stuzzicava parecchio e così ho ceduto alla tentazione, l'ho comprata.
Sfogliate le pagine, letta la ricetta, e fatto il dolce, per la domenica. Non ieri, ma la scorsa settimana...
Ho leggermente modificato, aggiungendo le mandorle tostate e l'Armagnac, e aumentando lievemente le dosi. Il risultato è stato ottimo!
Budino di albicocche e amaretti
da Sale&Pepe, con alcune modifiche
vi metto la ricetta originale con le mie modifiche fra parentesi
500 gr albicocche mature (io 600 gr)
4 uova (io 5)
120 gr zucchero (io 130)
5 amaretti (io 7 amaretti di Mombaruzzo, morbidi)
1 dl vino bianco
1 pezzetto di cannella
1 baccello di vaniglia
mie aggiunte:
50 gr di mandorle tostate e tritate finemente
1 cucchiaio Armagnac
per il caramello:
5 o 6 cucchiai colmi di zucchero
pochissima acqua
un poco di succo di limone, giusto un cucchiaino
per completare il dolce:
3 o 4 albicocche mature ma sode
2 cucchiai scarsi di zucchero
1/2 bacca di vaniglia
2 cucchiai Armagnac
1 noce di burro
lavate e asciugate le albicocche, denocciolatele e tagliatele in grossi pezzi. Mettetele in un pentolino con 50 gr di zucchero, la bacca di vaniglia incisa per il lungo, un pezzetto di cannella, il vino bianco. Fatele cuocere a fuoco dolce finchè iniziano a disfarsi, ci vorrà poco meno di mezz'ora.
Una volta pronte, eliminate cannella e vaniglia e lasciate che raffreddi completamente. Dopodichè frullatela molto bene a crema con tutto il suo sciroppo, dovrà essere perfettamente liscia, fluida e omogenea.
Profumatela con il liquore e trasferitela in una ciotola.
Mentre le albicocche si raffreddano, tostate le mandorle, lasciatele intiepidire quindi mettetele ne tritatutto e tritatele grossolanamente. Non troppo sottili a farina, lasciate che sia una specie di granella minuta. Saranno la piacevole parte croccante.
Tritate a parte anche gli amaretti, a farina.
Una volta fredda la crema di albicocche, amalgamatela con le uova intere, la farina di amaretti, le mandorle tritate e il restante zucchero mescolando con le fruste elettriche in modo da avere un composto perfettamente amalgamato.
Preparate il caramello mettendo nel pentolino lo zucchero, l'acqua (circa un cucchiaio) e il succo di limone, e senza mai mescolare lasciate che lo zucchero si caramelli prendendo un bel colore biondo scuro. Attenzione a che non si bruci, altrimenti diventerebbe amaro e rovinerebbe il dolce.
Caramellate i bordi e il fondo di uno stampo da ciambella liscia, di circa 20/22 cm di diametro e lasciate raffreddare.
Quando è freddo, versatevi l'impasto di albicocche, date una leggera sbattuta allo stampo in modo da far venire in superficie evenutali bolle d'aria e cuocete il budino in un bagnomaria già caldo, in forno statico a 180°. Coprite lo stampo con dell'alluminio, in modo che non si bruci.
Ci vorrà un po' più di un'ora, dipende dal forno. Per me quasi un'ora e mezza.
E' pronto quando al tatto è perfettamente sodo.
Toglietelo dal forno e lasciatelo intiepidire dentro al bagnomaria, e poi, una volta raffreddato, copritelo molto bene e mettetelo in frigorifero per almeno due ore, così recita la ricetta, io ce l'ho lasciato una notte intera.
Al momrento di servire, sformatelo con delicatezza rovesciandolo su un piatto leggermente concavo, che possa raccogliere il caramello che un poco uscirà.
Non è del tutto agevole la sformatura ma con un poco di pazienza e attenzione ce la si fa.
Una volta sformato, lavate le tre albicocche, apritele a metà e snocciolatele.
Raccoglietele in un pentolino con una noce di burro, spolveratele con lo zucchero, bagnatele con l'Armagnac e aggiungete la mezza bacca di vaniglia.
Fatele saltare a fuoco vivace per qualche minuto, devono rimanere belle integre.
Lasciatele intiepidire quindi mettetele nel centro del budino, completate la decorazione con della panna montata a ciuffetti, oppure con altro a piacere.
Io ho usato del ribes che avevo in casa, un rametto della mia menta in vaso, e la bacca di vaniglia che avevo usato per cuocere le albicocche all'inizio.
Ecco l'interno:
Più che budino, vista la consistenza morbida ma compatta, lo chiamerei sformato.
Piacevolmente fresco e leggero, viste le temperature.
Sparito in un nanosecondo....che novità!
Sfogliate le pagine, letta la ricetta, e fatto il dolce, per la domenica. Non ieri, ma la scorsa settimana...
Ho leggermente modificato, aggiungendo le mandorle tostate e l'Armagnac, e aumentando lievemente le dosi. Il risultato è stato ottimo!
Budino di albicocche e amaretti
da Sale&Pepe, con alcune modifiche
vi metto la ricetta originale con le mie modifiche fra parentesi
500 gr albicocche mature (io 600 gr)
4 uova (io 5)
120 gr zucchero (io 130)
5 amaretti (io 7 amaretti di Mombaruzzo, morbidi)
1 dl vino bianco
1 pezzetto di cannella
1 baccello di vaniglia
mie aggiunte:
50 gr di mandorle tostate e tritate finemente
1 cucchiaio Armagnac
per il caramello:
5 o 6 cucchiai colmi di zucchero
pochissima acqua
un poco di succo di limone, giusto un cucchiaino
per completare il dolce:
3 o 4 albicocche mature ma sode
2 cucchiai scarsi di zucchero
1/2 bacca di vaniglia
2 cucchiai Armagnac
1 noce di burro
lavate e asciugate le albicocche, denocciolatele e tagliatele in grossi pezzi. Mettetele in un pentolino con 50 gr di zucchero, la bacca di vaniglia incisa per il lungo, un pezzetto di cannella, il vino bianco. Fatele cuocere a fuoco dolce finchè iniziano a disfarsi, ci vorrà poco meno di mezz'ora.
Una volta pronte, eliminate cannella e vaniglia e lasciate che raffreddi completamente. Dopodichè frullatela molto bene a crema con tutto il suo sciroppo, dovrà essere perfettamente liscia, fluida e omogenea.
Profumatela con il liquore e trasferitela in una ciotola.
Mentre le albicocche si raffreddano, tostate le mandorle, lasciatele intiepidire quindi mettetele ne tritatutto e tritatele grossolanamente. Non troppo sottili a farina, lasciate che sia una specie di granella minuta. Saranno la piacevole parte croccante.
Tritate a parte anche gli amaretti, a farina.
Una volta fredda la crema di albicocche, amalgamatela con le uova intere, la farina di amaretti, le mandorle tritate e il restante zucchero mescolando con le fruste elettriche in modo da avere un composto perfettamente amalgamato.
Preparate il caramello mettendo nel pentolino lo zucchero, l'acqua (circa un cucchiaio) e il succo di limone, e senza mai mescolare lasciate che lo zucchero si caramelli prendendo un bel colore biondo scuro. Attenzione a che non si bruci, altrimenti diventerebbe amaro e rovinerebbe il dolce.
Caramellate i bordi e il fondo di uno stampo da ciambella liscia, di circa 20/22 cm di diametro e lasciate raffreddare.
Quando è freddo, versatevi l'impasto di albicocche, date una leggera sbattuta allo stampo in modo da far venire in superficie evenutali bolle d'aria e cuocete il budino in un bagnomaria già caldo, in forno statico a 180°. Coprite lo stampo con dell'alluminio, in modo che non si bruci.
Ci vorrà un po' più di un'ora, dipende dal forno. Per me quasi un'ora e mezza.
E' pronto quando al tatto è perfettamente sodo.
Toglietelo dal forno e lasciatelo intiepidire dentro al bagnomaria, e poi, una volta raffreddato, copritelo molto bene e mettetelo in frigorifero per almeno due ore, così recita la ricetta, io ce l'ho lasciato una notte intera.
Al momrento di servire, sformatelo con delicatezza rovesciandolo su un piatto leggermente concavo, che possa raccogliere il caramello che un poco uscirà.
Non è del tutto agevole la sformatura ma con un poco di pazienza e attenzione ce la si fa.
Una volta sformato, lavate le tre albicocche, apritele a metà e snocciolatele.
Raccoglietele in un pentolino con una noce di burro, spolveratele con lo zucchero, bagnatele con l'Armagnac e aggiungete la mezza bacca di vaniglia.
Fatele saltare a fuoco vivace per qualche minuto, devono rimanere belle integre.
Lasciatele intiepidire quindi mettetele nel centro del budino, completate la decorazione con della panna montata a ciuffetti, oppure con altro a piacere.
Io ho usato del ribes che avevo in casa, un rametto della mia menta in vaso, e la bacca di vaniglia che avevo usato per cuocere le albicocche all'inizio.
Ecco l'interno:
Più che budino, vista la consistenza morbida ma compatta, lo chiamerei sformato.
Piacevolmente fresco e leggero, viste le temperature.
Sparito in un nanosecondo....che novità!
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