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  • #16
    Pubblicato originariamente da anir Visualizza il messaggio
    La torta nera monferrina è tipica della zona, anche se una volta veniva fatta in tutte le case contadine.Mele cotte belle asciutte, una confezione di amaretti una di cacao dolce, 4 cucchiai di zucchero 4 uova, si amalgama tutto se è parecchio umido si mette un po' di pane grattugiato, il tutto nella teglia imburrata, qualche fiocco di burro sopra con una spolverata di zucchero e si inforna.Veniva messa nel forno della stufa a legna e lasciata 2/3 ore.
    anir , la torta monferrina penso di averla fatta una volta. Ma dimmi una cosa, io ricordo di averci messo anche la zucca. E guardando su internet, pare la zucca molti la usino per questa torta. E' una variante moderna che tu sappia?
    Grazie per le tue dosi.

    Trovo davvero interessante l'appellativo di torta nera. Cosi' si chiama anche in Emilia, non so se li' ci va la mela. E' ho scoperto che la torta Barozzi viene anche chiamata torta nera di Vignola. Ad ogni modo penso che la torta monferrina e la torta paesana lombarda, abbiano probabilmente la stessa origine.
    Francesca Spalluto

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    • #17
      Francesca, scartabellando tra i miei mille fogli di appunti o trovato la torta russa di Verona e una greca di Mantova provenienti da vari siti/blog ( ma su quella di Mantova c'e chi mette e chi non mette amaretti quindi boh!)

      Qui quella di paola/anarona
      http://ilpennellodicioccolato.blogsp...?q=torta+russa


      Qui il link ad un blog che aveva messo in un topic
      http://cindystarblog.blogspot.it/200...onna-pina.html


      qui un pò di storia
      La Torta Russa o Torta di Verona è uno squisito dolce tipico veronese, che consiste in un guscio di pasta sfoglia farcito con un delicato impasto a base di mandorle, amaretti e uova. Secondo la tradizione più consolidata prende il nome da quella sua particolare forma che ricorda un colbacco (usanka), il copricapo caratteristico dei popoli russi, armeni e afghani. Con una vena di romanticismo qualcuno sostiene invece che fu inventata da un pasticcere veronese che lavorava sulle navi da crociera nei mari del nord, e dalle parti di Odessa la dedicò ad una bellissima ragazza russa di cui si era innamorato. Rispetto agli altri dolci tipici veronese è un prodotto abbastanza recente, le cui origini risalgono alla seconda metà del secolo scorso. Economico e semplice nella preparazione, ma molto saporito e particolare nel gusto, ha trovato sin da subito una grande diffusione divenendo in pochi decenni uno dei dolci più preparati dalle mamme e dalle nonne di Verona. Si trova in vendita nelle migliori pasticcerie della città.   INGREDIENTI (PER 8/10 FETTE)   una confezione di Pasta sfoglia (da 230/250 grammi) 90 grammi di burro; 3 uova; 150 grammi di zucchero 01 fiala di aroma al rum; 1/2 fiala di aroma mandorla 50 grammi mandorle sbucciate; 100 grammi amaretti 50 grammi di farina 00 e 50 grammi di amido di mais 08 grammi di Lievito per dolci; sale e zucchero a velo   PREPARAZIONE   Fate ammorbidire il burro; frullate gli amaretti e le mandorle fino a renderli una polvere sottile. Setacciate l’amido di mais, la farina e il lievito; uniteli al trito di mandorle e amaretti. Stendete la pasta sfoglia con un matterello e bucherellatene la superficie con i rebbi di una forchetta. Rivestite con la carta forno una tortiera di media misura (diametro circa 20 centimetri) e adagiatevi la pasta, avendo cura di lasciare i bordi abbastanza alti. Rompete le uova separando i tuorli dagli albumi. Con 100 grammi di zucchero lavorate il burro e con gli altri 50 grammi di zucchero lavorate i tuorli. Unite i due composti e mescolate bene, aggiungendo un pizzico di sale, la fiala di aroma al rum e mezza fiala di aroma alla mandorla. Aggiungete le mandorle e gli amaretti tritati, la farina, l’amido e il lievito. Continuate a mescolare fino a rendere omogeneo l’impasto. Unite delicatamente gli albumi montati a neve, muovendo la spatola dal basso verso l’alto. Versate il composto nella tortiera con la pasta sfoglia; livellate a piacere e piegate i bordi della pasta sfoglia verso l’interno. Infornate e cuocete per 50/60 minuti in forno preriscaldato a 180 gradi. Trascorso questo tempo, spegnete il forno e lasciate il dolce ancora nel forno per una ventina di minuti. Servite a temperatura ambiente, ornando la vostra Torta Russa di Verona con una leggera spolverata di zucchero a velo e accompagnado con un bicchiere di vino Recioto Bianco di Soave.   >> Link consigliati  | PIATTI TIPICI | VINO SOAVE E RECIOTO | MONUMENTI E CHIESE DI VERONA |  


      Torta greca di Mantova se ne parla qui
      http://www.coquinaria.it/forum/forum...la-torta-greca




      "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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      • #18
        Pubblicato originariamente da Francesca Spalluto Visualizza il messaggio
        In un sacco di dolci noi italiani infiliamo gli amaretti...C'e' una torta della Maffo che mi piace tanto e anche la crostata della Fede Pozzi. Ma non penso siano torte tradizionali di un luogo ben definito.

        Mi chiedevo dunque se c'e' una torta tradizionale in cui gli amaretti ci vadano proprio e non per asciugare un po' un ripieno...ne conoscete?
        Francesca mi potresti dare le ricette della torta di Maffo e della crostata di Fede Pozzi? Grazie mille.
        "Conta poco avere il vento favorevole, se non sai dove andare."

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        • #19
          Marisa, grazie, di nome le ho sentite. Pina ha anche una ricetta di torta russa, come pure nel manuale di Busnelli, vado a vedere e grazie per i link.

          Titta ecco la ricette.

          Quella della Maffo. Molto buona. Il liquore, con 4 bicchierini si sente, eccome! Percio', regolati

          TORTA AGLI AMARETTI
          3 uova intere
          170 gr zucchero
          100 gr burro fuso
          200 gr farina 00
          100 gr semola di grano duro
          200 gr amaretti
          4 bicchierini liquore all'amaretto
          1 bustina di lievito per dolce
          una manciata di mandorle a lamelle

          Preriscaldare il forno a 180°.
          Si sbattono le uova intere con lo zucchero, si aggiunge il burro fuso, poi le farine, il lievito, il liquore mescolando bene perché l'impasto si amalgami.
          Infine aggiungere due terzi degli amaretti sbriciolati grossolanamente con le mani.
          Mescolare bene e poi versare in una teglia diametro 24, 26 precedentemente imburrata e infarinata.
          Distribuire sulla superficie i rimanenti amaretti sbriciolati e in ultimo le mandorle a lamelle.
          Infornare per un'ora circa, dopo una cinquantina di minuti fare la prova stecchino, se uscisse asciutto al centro, si può sfornare anticipatamente.
          Attendere che si raffreddi per sformare.
          Ottima anche dopo due giorni.

          Quella di Fede, ti cerco l'originale, qui sotto le mie dosi. Fatta sia con la marmellata di arance che di albicocche che, forse che forse, preferisco. Nella ricetta della Fede non c'era marmellata, ma secondo me ne guadagna



          Ripieno per una crostata 20x30:

          150 g di farina di mandorle (tra queste c'erano anche una manciatina di mandorle piu' grossine, tostate e con la buccia)
          150 g di amaretti secchi sbriciolati
          90 g di zucchero (un po' troppo per me, prossima volta marmellata di arance amare sul fondo)
          140 g di uova pesante senza guscio (separare tuorli e albumi, 2 uova grandi per me)
          60 g di latte/amaretto di saronno (io circa 12 g di amaretto e il restante di latte)
          1/4 di cucchiaino di olio di limone (o poca buccia grattugiata)
          1/4 di cucchiaino di lievito chimico
          pizzico di sale

          Foderate una teglia da crostate di pasta frolla*. Mescolate la farina di mandorle, con gli amaretti in polvere, il lievito, il salte, i tuorli, il liquido e 40 g di zucchero. Montate gli albumi con i restanti 50 g di zucchero. Incorporate. Versate sulla frolla e infornate a 170gradi. Io per circa 35 minuti.

          Frolla: ho usato una di Maria Pia Trubiani (per la crostata di pere e amaretti). E' una frolla morbida:
          Pasta frolla300 g di farina, 150 g di zucchero,1 cucchiaino raso di lievito,3 tuorli (io 4 piccoli, direi 35-40 g in tot), 150 g di burro,limone grattugiato (io pasta di vaniglia). Con queste quantita' ho rivestito la tortiera per crostate 30x20 e 1 anello per crostate da 15 cm, piu' un anello da 6 (ma non avevo ripieno per queste). Tirato ad un'altezza di 4mm

          E questa le quantita' originali della Fede

          Ingredienti: Pasta frolla per rivestire una tortiera di 24 cm.
          Amaretti Vicenzi 250 g
          Mandorle 250 g
          Zucchero 150 g
          4 uova
          Scorza di un limone grattugiata
          Una punta di cucchiaino di lievito chimico
          Mezzo bicchiere di latte


          Preparazione: Stendere la frolla nella tortiera, poi preparare il ripieno mescolando gli amaretti e le mandorle tritati allo zucchero.
          Unire i tuorli, la scorza di limone, il lievito e il latte.
          Montare gli albumi ed unirli al composto.
          Versare nella pasta frolla e cuocere in forno a 170°C per 40 minuti circa.
          Francesca Spalluto

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          • #20
            Francesca ai miei tempi si mettevano solo mele, quelle un po' brutte e bacate le più sane si conservavano sulla paglia.La zucca è una versione moderna.

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            • #21
              in un libro di cucina tradizionale veneta ho queste

              TORTA DI AMARETTI

              200g di burro
              200g di zucchero
              80g di farina
              300g di amaretti pestati
              4 tuorli
              4 albumi montati
              la scorza grattugiata di 1 limone
              60g di cacao in polvere

              burro e pangrattato per la tortiera

              scaldare il forno a 200°

              Montare burro e zucchero, unire la farina e gli amaretti, aggiungere i tuorli il limone il cacao, lavorando bene con un cucchiaio di legno.
              Versare nella tortiera, infornare per cuocere e dorare..Servire tiepida o fredda


              TORTA DI MELE E AMARETTI

              150g farina
              mezzo bicchiere di latte
              1 uovo intero e 1 tuorlo
              100g di zucchero
              1 bustina di lievito chimico
              la scorza grattugiata di 1 limone
              4 mele renette pelate e affettate sottili
              amaretti pestati
              un pizzico di sale
              pochissimo burro (non dice una dose precisa)

              Scaldare il forno a 180°

              Sbattere uova e zucchero, poi il latte, la farina, lievito, limone, sale e il burro.
              Il composto liscio e morbido si versa nella tortiera imburrata, sopra le fette di mela, spolverizzare con gli amaretti, infornare a cuocere e dorare.
              servire calda o tiepida.
              "Le Belle Arti sono cinque, e cioè: la pittura, la scultura, la poesia, la musica, l'architettura. Quest'ultima ha per ramo principale la pasticceria." Careme Marie Antoine

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              • #22
                Grazie Francesca, per le ricette. Sei sempre puntuale e precisa con le spiegazioni. Queste me le ero perse e mi tentano parecchio.
                "Conta poco avere il vento favorevole, se non sai dove andare."

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                • #23
                  torta greca.....Mantova.!!!!

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