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  • [OT] Mercoledì di poesia (55)

    Mi piacciono le parole.
    Mi sono sempre piaciute, tanto che mia madre dice che ho imparato a parlare prima di camminare, e non arrivavo nemmeno alle sue ginocchia che discorrevo già come un'adulta.
    Non sono una chiacchierona, nonostante questo. O forse proprio per questo, non l'ho mai capito.
    Ne ho sempre ricosciuto il valore, l'importanza, e la potenza. Per questo ammiro immensamente chi sa usarle bene, senza sprecarle, dando loro il giusto peso, e chi le sa combinare creando immagini, musica, emozioni.
    Per me tutte le parole sono un po' magiche, non solo "abracadabra".
    Per questo mi sono innamorata all'istante di questa poesia di Wislawa Szymborska.
    Leggetela e rileggetela piano piano, se vi va.
    Un abbraccio.


    Le tre parole più strane
    Quando pronuncio la parola "futuro",
    la prima sillaba già va nel passato.

    Quando pronuncio la parola "silenzio",
    lo distruggo.

    Quando pronuncio la parola "niente",
    creo qualche cosa che non entra in alcun nulla.

    Paola
    La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

  • #2
    Per chi, come me, è di fede gattista, la parola amici ha già al suo interno (a-mici) tutta l'amicizia possibile, e non me ne abbiano gli amanti dei cani. Questa poesia ci dovrebbe far riflettere su come le parole siano un'arma tremenda, all'apparenza innocua come una pistola ad acqua ma letale come se sparasse veleno. E il perdere il suono delle parole, affidandosi solo alla tastiera del pc, aumenta a dismisura la pericolosità, sia per l'anonimato, vero o finto che sia, che ci garantisce il web, sia perché le parole vanno "sentite", pronunciate appunto, sia perché si può sempre fare ammenda di una parola detta, ma quella scritta rimane e si fa fatica a farla dimenticare.
    ciao
    marchino
    "Siete il mio tempo migliore" (Eleonora)

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    • #3
      Io sono silenziosa per natura, non è un bene. Ci si allena a scegliere le parole giuste, a dosarle, a sentirne i tempi. O vengono fuori tutte insieme, male, come un palloncino che esplode. Molto bella la capacità di sintesi di questa poesia.

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      • #4
        Le parole..quelle che a me oggi fanno fatica ad uscire.
        a scuola, alle elementari, ero una chiacchierona perché,essendo figlia unica, era l’unico momento in cui potevo scambiare commenti. La maestra che avevo solo dalla quinta mi ha scritto sul diario una frase che mi ha stroncato: È meglio dire nulla che cos’è da nulla.
        Nessuno può saltare oltre il limite della propria ombra.

        M.Heidegger

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        • #5
          nel surplus di dati, di numeri e di notizie che ogni giorno subiamo , essere capaci di accogliere il silenzio e, con esso, la capacità di ascolto , è una dote preziosa !

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          • #6
            Per cominciare: scusate per il ritardo nelle risposte ma sono state settimane tribolate.


            Paola
            La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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            • #7
              Pubblicato originariamente da marchino Visualizza il messaggio
              Per chi, come me, è di fede gattista, la parola amici ha già al suo interno (a-mici) tutta l'amicizia possibile, e non me ne abbiano gli amanti dei cani.
              Mi piace molto questa tua osservazione, la userò di sicuro la prossima volta che qualcuno mi dirà che i gatti non sono animali affettuosi.

              Pubblicato originariamente da marchino Visualizza il messaggio
              Questa poesia ci dovrebbe far riflettere su come le parole siano un'arma tremenda, all'apparenza innocua come una pistola ad acqua ma letale come se sparasse veleno. E il perdere il suono delle parole, affidandosi solo alla tastiera del pc, aumenta a dismisura la pericolosità, sia per l'anonimato, vero o finto che sia, che ci garantisce il web, sia perché le parole vanno "sentite", pronunciate appunto, sia perché si può sempre fare ammenda di una parola detta, ma quella scritta rimane e si fa fatica a farla dimenticare.
              Sono d'accordo, le parole possono essere micidiali. Anni fa (urca, più di 20) mi aveva colpito molto questa canzone di Daniele Silvestri (Voglia di gridare), che cerco di tenere sempre bene a mente, visto che i social, oltre ad amplificare, tendono anche a distorcere.

              Paola
              La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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              • #8
                Pubblicato originariamente da minou Visualizza il messaggio
                Io sono silenziosa per natura, non è un bene. Ci si allena a scegliere le parole giuste, a dosarle, a sentirne i tempi. O vengono fuori tutte insieme, male, come un palloncino che esplode. Molto bella la capacità di sintesi di questa poesia.
                Introversa a rapporto. Dici bene, ci si allena. Io in qualche modo sono riuscita a farlo cominciando dalle lezioni scolastiche che ripetevo allo specchio tipo Actors Studio. Da lì, negli anni, sono passata al resto.
                Comunque, il mio gentile consorte ogni tanto mi dice (citando il titolo di una canzone dei RATM) che sono "calm like a bomb"... lo prendo come un complimento .
                Paola
                La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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                • #9
                  Pubblicato originariamente da margherita Visualizza il messaggio
                  Le parole..quelle che a me oggi fanno fatica ad uscire.
                  a scuola, alle elementari, ero una chiacchierona perché,essendo figlia unica, era l’unico momento in cui potevo scambiare commenti. La maestra che avevo solo dalla quinta mi ha scritto sul diario una frase che mi ha stroncato: È meglio dire nulla che cos’è da nulla.
                  Mamma mia che antipatica. La tua maestra stava alla Montessori come un musulmano allo zampone, mi sa.
                  Comunque, quando ero piccola io, il silenzio era ritenuto una grande virtù, soprattutto per le bambine. Io ero taciturna di natura ma di fronte alle ingiustizie non riuscivo a stare zitta, e quindi qualche nota l'ho beccata anch'io, con codazzo di prediche e punizioni domestiche. A giudicare dall'esperienza di mia figlia, le cose per fortuna sono cambiate: lei, che è tendenzialmente introversa, è stata aiutata a partecipare alla vita della classe e a trovare la sua voce. Credo che sia la cosa migliore che ha imparato a scuola.
                  Paola
                  La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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                  • #10
                    Pubblicato originariamente da nonnafavola Visualizza il messaggio
                    nel surplus di dati, di numeri e di notizie che ogni giorno subiamo , essere capaci di accogliere il silenzio e, con esso, la capacità di ascolto , è una dote preziosa !
                    Già, l'altra metà del cielo, l'ascolto. Forse ancora più maltrattato della parola, almeno in certi ambiti. Forse si dovrebbe (ri)partire da quello. Anche se è ancora più difficile. Grazie per avermi fatto riflettere
                    Paola
                    La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore (Voltaire).

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