Quiz al volo per tutti...
Scenario: bar alla periferia di una città della provincia italiana, piuttosto anonimo all'esterno (piano terra di un edificio su strada di forte passaggio), molto fighetto e quasi pretenzioso all'interno. Sono circa le 8.30 del mattino, 6 o 7 avventori, già presenti nel locale, dove mi fermo per la prima volta in vita mia.
Primo caso: entro e le 2 bariste mi salutano sorridenti. Do uno sguardo alla vetrina delle paste, dove c'è una bella varietà di roba: sfoglie, lieviti, frolle e parecchi salati. La barista mi chiede cosa voglio, mette la pasta scelta su un piattino e me lo porge sorridendo. Le ordino contemporanemante un caffè macchiato caldo. Noto per caso che il latte è fresco, di marca che si trova normalmente nei supermercati. La marca di caffè utilizzata è locale.
Intanto che mangio (buona questa pasta!) giro le spalle al bancone e mi metto a leggere il giornale. La barista mi porta il caffè, anche se non glielo avevo chiesto, e mentre la ringrazio mi dice "Ma si figuri, continui pure a leggere in pace!".
Il caffè è bello denso, profumato, la schiumina resiste alla giratura del cucchiaino. Tra la tazza e il piattino cìè un tovagliolino di carta. Mentre sto per berlo, mi suona il cellulare. Lascio il caffè per un minuto, il tempo di uscire e parlare, rientro e la barista mi propone di rifarmelo, perché ormai potrebbe essersi raffreddato. Apprezzo la gentilezza.
Chiedo del bagno. La signora mi dice di scendere le scale, mi avverte che la luce si accenderà al mio passaggio e così è. Il bagno è impeccabile, immacolato e lievemente profumato.
Torno su, pago 1.80 euro e riparto.
Secondo caso: entro e le bariste stanno servendo dei clienti e chiacchierando tra di loro. La vetrina delle paste contiene 2 brioche, senza l'indicazione del ripieno, due specie di sfoglie con la crema e tre treccine con qualcosa che pare uvetta. Aspetto un paio di minuti che la barista mi noti. Il pavimento, di legno scuro, è pieno di briciole e ci sono anche un tovagliolino appallottolato e due scontrini. Finalmente una barista si avvicina e mi fa "Dica!"... le chiedo una pasta e un caffè macchiato caldo. Mi porge la pasta su un elegante vassoietto di porcellana, mentre in contemporanea continua a stare con la testa girata verso la collega. Evidentemente la conversazione (che verte su scarpe e stivali) + molto stimolante.
I giornali sono tutti occupati da quelli che paiono essere clienti abituali, ai quali le bariste rivolgono le loro attenzioni. La pasta è buona.
Mi metto al bancone dei caffè, prendo una bustina di zucchero e noto che nel contenitore ce ne sono due già aperte e lasciate lì. Nessuno mi si fila.
Non riesco ad avvicinarmi ulteriormente al banco perché ci sono dei personaggi che flirtano con le bariste, parlano al cellulare e svelano agli astanti i fatti loro.
Dopo un po', l'altra barista mi fa: "Lei deve chiedere?"... Le ridico che voglio un caffè macchiato. Continuando a chiacchierare e flirtare mi fa il caffè... un broda lunga lunga, con troppo latte dentro e niente schiuma. Il latte è fresco alta qualità . La tazza è talmente piena che il contenuto deborda sul piattino. Lo bevo penduta in avanti come il signor Bonaventura.
Chiedo del bagno (due volte, la prima non mi sentono...): "E' in fondo a destra" (ovvio, dove altro può essere un bagno? ). Già prima di varcare la soglia, sento un vago, anzi netto, odorino di urina... Non riesco a trovare l'interruttore della luce, mi chiudo dentro al buio...
La carta asciugamani è finita.
Torno per pagare. Altra attesa, condita da un crescente entusiasmo per gli stivali. Due euro. Senza scontrino.
Il quiz è: individuare quale dei due casi si riferisce al bar Mokambo (oppure Roby & Susy, oppure BarH, oppure bar come vi pare) e quale al Bar Pasticceria annesso al Ristorante Pluristellato e Pluriosannato il cui chef non è un Mario Rossi qualsiasi, ma un nome ben noto.
Cià fatto, spiegatemi con quale criterio i critici attribuiscono stelle, recensioni entusiaste, fama e gloria.
Poi chiaritemi se i critici frequentano i locali in forma anonima e all'improvviso o se si annunciano e si fanno riconoscere.
Grazie.
[ 21.09.2007, 20:42: Messaggio modificato da: annaginger ]
Scenario: bar alla periferia di una città della provincia italiana, piuttosto anonimo all'esterno (piano terra di un edificio su strada di forte passaggio), molto fighetto e quasi pretenzioso all'interno. Sono circa le 8.30 del mattino, 6 o 7 avventori, già presenti nel locale, dove mi fermo per la prima volta in vita mia.
Primo caso: entro e le 2 bariste mi salutano sorridenti. Do uno sguardo alla vetrina delle paste, dove c'è una bella varietà di roba: sfoglie, lieviti, frolle e parecchi salati. La barista mi chiede cosa voglio, mette la pasta scelta su un piattino e me lo porge sorridendo. Le ordino contemporanemante un caffè macchiato caldo. Noto per caso che il latte è fresco, di marca che si trova normalmente nei supermercati. La marca di caffè utilizzata è locale.
Intanto che mangio (buona questa pasta!) giro le spalle al bancone e mi metto a leggere il giornale. La barista mi porta il caffè, anche se non glielo avevo chiesto, e mentre la ringrazio mi dice "Ma si figuri, continui pure a leggere in pace!".
Il caffè è bello denso, profumato, la schiumina resiste alla giratura del cucchiaino. Tra la tazza e il piattino cìè un tovagliolino di carta. Mentre sto per berlo, mi suona il cellulare. Lascio il caffè per un minuto, il tempo di uscire e parlare, rientro e la barista mi propone di rifarmelo, perché ormai potrebbe essersi raffreddato. Apprezzo la gentilezza.
Chiedo del bagno. La signora mi dice di scendere le scale, mi avverte che la luce si accenderà al mio passaggio e così è. Il bagno è impeccabile, immacolato e lievemente profumato.
Torno su, pago 1.80 euro e riparto.
Secondo caso: entro e le bariste stanno servendo dei clienti e chiacchierando tra di loro. La vetrina delle paste contiene 2 brioche, senza l'indicazione del ripieno, due specie di sfoglie con la crema e tre treccine con qualcosa che pare uvetta. Aspetto un paio di minuti che la barista mi noti. Il pavimento, di legno scuro, è pieno di briciole e ci sono anche un tovagliolino appallottolato e due scontrini. Finalmente una barista si avvicina e mi fa "Dica!"... le chiedo una pasta e un caffè macchiato caldo. Mi porge la pasta su un elegante vassoietto di porcellana, mentre in contemporanea continua a stare con la testa girata verso la collega. Evidentemente la conversazione (che verte su scarpe e stivali) + molto stimolante.
I giornali sono tutti occupati da quelli che paiono essere clienti abituali, ai quali le bariste rivolgono le loro attenzioni. La pasta è buona.
Mi metto al bancone dei caffè, prendo una bustina di zucchero e noto che nel contenitore ce ne sono due già aperte e lasciate lì. Nessuno mi si fila.
Non riesco ad avvicinarmi ulteriormente al banco perché ci sono dei personaggi che flirtano con le bariste, parlano al cellulare e svelano agli astanti i fatti loro.
Dopo un po', l'altra barista mi fa: "Lei deve chiedere?"... Le ridico che voglio un caffè macchiato. Continuando a chiacchierare e flirtare mi fa il caffè... un broda lunga lunga, con troppo latte dentro e niente schiuma. Il latte è fresco alta qualità . La tazza è talmente piena che il contenuto deborda sul piattino. Lo bevo penduta in avanti come il signor Bonaventura.
Chiedo del bagno (due volte, la prima non mi sentono...): "E' in fondo a destra" (ovvio, dove altro può essere un bagno? ). Già prima di varcare la soglia, sento un vago, anzi netto, odorino di urina... Non riesco a trovare l'interruttore della luce, mi chiudo dentro al buio...
La carta asciugamani è finita.
Torno per pagare. Altra attesa, condita da un crescente entusiasmo per gli stivali. Due euro. Senza scontrino.
Il quiz è: individuare quale dei due casi si riferisce al bar Mokambo (oppure Roby & Susy, oppure BarH, oppure bar come vi pare) e quale al Bar Pasticceria annesso al Ristorante Pluristellato e Pluriosannato il cui chef non è un Mario Rossi qualsiasi, ma un nome ben noto.
Cià fatto, spiegatemi con quale criterio i critici attribuiscono stelle, recensioni entusiaste, fama e gloria.
Poi chiaritemi se i critici frequentano i locali in forma anonima e all'improvviso o se si annunciano e si fanno riconoscere.
Grazie.
[ 21.09.2007, 20:42: Messaggio modificato da: annaginger ]
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