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  • Noi. Prima e dopo coquinaria.

    Leggendo un post di Giuliana in cui diceva che esistevano due Giuliane quella prima coquinaria che usava la panna da cucina e quella dopo che usa solo quella fresca, mi è venuto da riflettere su come è cambiata la mia cucina dopo coquinaria (sul resto della vita basta pensare che dentro di me circola sangue di alcuni di voi e questo la dice lunga )

    Il mio modo di cucinare ha subito diverse modifiche.

    La prima è quella della scelta degli ingredienti. Che non necessariamente vuol dire spendere di più. Non uso più la vanillina ad esempio, ma aromatizzo lo zucchero con un baccello di vaniglia che dura nel tempo. Non compro più il tavernello per cucinare, ma uso le bottiglie di buon vino avanzate dalle cene....
    Ho eliminato alcuni ingredienti: la panna da cucina UHT è stata sostituita da quella fresca, il dado dal dado bimby, l'olio di semi lo uso solo per friggere i dolci (e a volte lo sostituisco con lo strutto)...

    I miei piatti sono meno "ricchi" in numero di ingredienti ma quei pochi sono scelti in modo accurato. Quando posso mi rifornisco dai produttori dove, se è possibile, faccio scorta (di legumi, ad esempio, patate, mele, farina di castagne...).

    Mi reco molto più spesso ai mercatini (ritagliando il sabato mattina tempo alle altre occupazioni) dove conosco ormai i produttori per nome e mi consigliano per il meglio.
    Ho un macellaio di fiducia da cui compro la carne e i salumi.

    Le cotture si sono abbreviate (a parte per brasati, polente, legumi): cuocio la verdura che resta ancora croccante o quasi. Cuocio molte cose al vapore, seguendo i vostiri consigli.

    Faccio tanti piatti monoporzione, come quelli che si vedono qui in giro.
    Faccio il pane con la pasta madre, il panettone, faccio dolci che mai mi sarei sognata, arrosti farciti, la polenta... grazie ai vostri consigli e spiegazioni.

    Con voi ho conosciuto le tradizioni di altre zone e cerco di utilizzare al meglio gli ingredienti che normalmente non saprei come usare. Se ho tempo mi piace cucinare piatti "lenti", arrosti, bolliti, minestre, zuppe, che mi fanno pensare, che mi rilassano. Penso a chi ha dato la ricetta e mi sento come se l'avessi accanto.

    Ma soprattutto ho imparato che posso sperimentare. Chiedo consiglio e ho fiducia, faccio cene senza pensarci due volte. Perchè so che ho voi alle spalle.

    Ecco, la mia cucina è cambiata tanto, tantissimo.
    Mi manca ancora il completo distacco dalla sicurezza della ricetta, ma arriverà anche a quello.

    E voi?

  • #2
    In effetti è vero , anche per me è lo stesso tuo discorso, adesso sono più consapevole di quello che compro , voglio essere informata e sono più esigente quando vado al ristorante, azzardo e sono più sicura nell'esecuzione delle ricette.
    Gli atteggiamenti preconcetti sono i chiavistelli che sbarrano la porta verso la saggezza.

    www.vittoriaincucina.it

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    • #3
      Coquinaria è entrata in casa mia come una persona di famiglia,una di quelle zie che sanno prenderti per mano e ti insegnano con garbo,senza neanche farti capire che lo stanno facendo...la mia cucina è cambiata,i miei dolci sono cambiati,la mia visione delle cose in parte è cambiata. Sopratutto,parlando da un punto di vista strettamente culinario, si sono allargati i miei orizzonti,,ora trovano spazio sulla mia tavola piatti di altre regioni,cose che non conoscevo,che altrimenti non avrei mai fatto,e io credo che sia una forma di arricchimento,perché ti spinge a studiare,ad informarti,a capire di più
      "Vorrei che l'anello non fosse mai venuto da me.Vorrei non fosse accaduto nulla"
      "Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi.Ma non tocca a loro decidere.Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso"

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      • #4
        Lo dicevo proprio l'altro giorno ad una mia amica.
        Coqui ha cambiato alcune abitudini e me ne ha date altre.
        La prima, il modo di fare la spesa. Adesso, osservo, valuto, controllo e prendo. NOn partopiù da piatti semi pronti ma da materie prime.
        Ho imparato moltissime cose grazie a voi, la prima è che non si compra la vanillina, ma si fa lo zucchero vanigliato con la stecca di vaniglia
        non uso piùil tavernello, ma il vino buono anche per cucinare. Ross mi sembra strano dire letue stesse cose, io che non mi sogno di arrivare ai tuoi livelli.
        Controllo bene le etichette dell'olio evo, che sia italiano ecc sto imparando anche a capire i gusti a seconda della provenienza
        Uso farine diverse, almeno 3 nel carrello ci sono sempre, sto cercando di sperimentare senza panico e senza dire che non lo faccio perché non sono capace, è difficile o cosa. il post spatascio è ancora traumatico per me ma ci sto lavorando
        Esempio: ho mangiato i grissini di Silco che sono stupendi, sto pensando di farli, prima mi sarei fermata dopo l'assaggio, adesso mi butto.
        Insomma con coqui sto imparando piano piano a capire cosa significa Cucinare bene, con voi è sicuramente meno traumatico.
        Silvia

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        • #5
          più che per la cucina devo dire grazie a coquinaria per avermi fatto capire cosa ho perso a nn bere vino sui pasti sino alla cena delle stelle di chianciano
          ora so anche distinguere un po"
          e so cosa chiedere se sono a pranzo o cena in ristorante
          "La tua irrequietudine mi fa pensare agli uccelli di passo che urtano ai fari nelle sere tempestose: è una tempesta anche la tua dolcezza, turbina e non appare, e i suoi riposi sono anche più rari" (Montale)
          http://ventanasogniedolcezze.blogspot.com

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          • #6
            il mio modo di cucinare è stato stravolto per certi versi...
            e ancora ho molto tanto troppo da imparare che non so se mi basterà la vita attuale.
            sposo alla lettera le tue parole Ross, soprattutto quando dici che ti manca il completo distacco dalla sicurezza della ricetta..
            non nego di avere fatto passi avanti...e, se un giorno (spero molto vicino) i miei figli cominceranno ad apprezzare le verdure, sarà un traguardo importantissimo.
            Cinzietta
            Scrivere una ricetta è facile,ma ascoltare la sofferenza è molto più difficile" kafka
            Il forno incantato

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            • #7
              CIndy, non si smette mai di imparare, ma è vero che con coqui è più divertente?
              Silvia

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              • #8
                Ross io non sapevo neanache il lievito madre esistesse.... ora non compro più una briciola di pane, ma me lo faccio tutto in casa con la cara mammina....

                A parte le tecniche e le idee, la cosa più grande che mi ha dato coqui è la consapevolezza. Certo forse non sempre sono del tutto consapevole, ma ora so meglio cosa compro, come lo cucino, perché si fanno certe cose.
                Alessandra
                A mangiare sono bravissima, a cucinare sto imparando
                L'uomo nel pozzo: un invito ad agire di più e parlare meno a vanvera - http://alessandra-appuntisparsi.blogspot.com

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                • #9
                  Ross, credo che Coquinaria abbia centrato il suo obiettivo, prova ne siamo noi, con le nostre mutate abitudini e la nostra sempre crescente voglia di imparare e condividere.
                  Senza coqui, confesso che sarei stata una decente cuoca ma senza stimoli, senza orizzonti più ampi, nel solco della tradizione di casa..... E gli stimoli sono la cosa che ti spinge a provare, a sperimentare, a volerne sapere di più e sempre di più...
                  Basta guardare nei forum vecchi, ogni tanto lo faccio e su certe cose penso che non le rifarei, o perlomeno non così. Mi rendo conto che è cambiata proprio la mia mentalità , che ho imparato cose che la gran parte della gente ignora, ho imparato a valutare la qualità e l'importanza della materia prima, a conoscere prodotti che non sapevo nemmeno esistessero ed il loro uso, e sotto un certo aspetto mi reputo fortunata.......è anche una cosa a doppio taglio questa, perché ti fa diventare eccessivamente critica verso tutto quello che mangi, che compri, che trovi al ristorante..... non ti accontenti più (parlo per me) e quello che una volta ti sembrava buono, accettabile, ora non lo è quasi più se non in rare eccezioni.....
                  per cui, visto che questo era lo scopo iniziale, direi che ti è riuscito pienamente, perché è tutto merito (o colpa? ) tua e di quell'Ing che c'hai accanto...
                  http://lagallinavintage-giuliana.blogspot.com/

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                  • #10
                    Anche io ho ancora tanto da imparare, però vedo che ho anche imparato tanto!
                    Ho provato e fatto ricette di altre zone, mi sono lanciata in dolci che mai avrei pensato di fare, ho conosciuto ingredienti e termini mai sentiti e poi sono diventata parte di una grande famiglia ho trovato degli amici SPECIALI.
                    Grazie
                    Manuela

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                    • #11
                      Non credo di poter esprimere appieno quello che ha cambiato in me coquinaria.
                      Innanzi tutto ho arricchito le mie conoscenze culinarie che erano alquanto limitate, scoprendo orizzonti che mai avrei sognato esistessero, credendo legate alcune preparazioni solo ad esperti del settore (quali ristoratori, pasticceri, ecc).
                      Mi sono scoperta audace nell'affrontare preparazioni che un tempo non avrei mai neanche preso in considerazione (anche se sono ancora molte le ricette in cui non mi sono ancora lanciata).
                      Ho cominciato a prestare maggiore attenzione agli ingredienti che uso e spesso mi sorprendo a riflettere in che modo potrei combinare i vari sapori (mi sento un ratatuille in erba)
                      Certo la strada che ho davanti è ancora lunga, probabilmente senza fine, perché sono dell'idea che non si impara mai abbastanza, ma che importa ci sarà sempre coquinaria ad assistermi durante questo cammino.
                      La mia pagina facebook
                      "quando non si ha ciò che si ama, bisogna amare quel che si ha" Roger de Bussy-Rabutin

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                      • #12
                        anche per me c'e' un antecoqui e un postcoqui:credo di aver imparato moltissime cose , e non solo culinarie....parecchie volte mi son riletta la storia semiseria di enzo, le schede degli alimenti, alcuni forum dove si danno notizie storiche su ricette usi e costumi....insomma ...è vero che una certa predisposizione e passione per la cucina ci vuole , pero' mai avrei immaginato di poter realizzare torte decorate, menu' completi presentati in monoporzione e abbelliti...mai avrei saputo che ci son tipi di riso diversi, legumi, vini e tante altre particolarità . ora anche io se vado al mercato o al super, levate le mie innate preferenze per i fuori stagione vedi zucchine melanzane peperoni anche ora, cerco di vedere gli ingredienti di una cosa o di vedere da dove provengano le verdure. faccio abbinamenti,accostamenti, e persino, ma di questo mi vergogno un po', dispenso anche consigli a colleghe e amici su cosa e come cucinare.....insomma io mi sono arricchita moltissimo da quando son su coqui anche se ho dato poco o niente in cambio. ma mi sono arricchita soprattutto con la conoscenza delle persone, con alcune lego di piu' co altre di meno ma è gisuto che sia cosi'. e non c'entra neanche la lontananza.....
                        e soprattutto ho cambiato anche il modo di cucinare e mangiare tutti i giorni, coaudiuvata dal mio problema medico che mi ha fatto fare una inversione di marcia piuttosto brusca. pero' anche per il mio problema di dieta ho trovato notizie, informazioni, suggerimenti, ricette e soprattutto condivisione e solidarietà .
                        insomma ross.....che dire? ho imparato tanto e tutto grazie a coqui e ai suoi creatori.
                        lallina forgiamps

                        no amatriciana? no party!

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                        • #13
                          Coqui ha cambiato davvero molto il mio modo di cucinare,
                          è come se riuscissi a dialogare con gli ingredienti che uso, alcune lavorazioni non mi fanno plù paura e mi butto anche risciando lo spatascio

                          non so se è Coqui o l'età , ma mi ritrovo sempre più spesso ad apprezzare il gusto naturale delle cose che metto in tavola, a usare meno ingredienti in ogni ricetta o ricette con pochi ingredienti, a non coprire troppo il gusto del cibo quando è fresco e di buona qualità , ma apprezzando proprio il sapore, che la cosa che vado cercando nelle cose che cucino

                          a volte mi chiedo se prima o poi non mi ritroverà ad addentare cipolle crude andando in estasi
                          non volge indietro chi a stelle e' fisso (Leonardo Da Vinci)

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                          • #14
                            A parte tutto ciò che hanno scritto coloro che mi hanno preceduto e che condivido in pieno, voglio ringraziare coqui per l'immenso aiuto che mi ha dato e che mi sta dando in un periodo molto difficile della mia vita, è bello sapere che ci sono tante amiche ed amici, scusate ma vi considero tali anche se conosco solo 2 o 3 di voi, che condividono con te interessi e soprattutto esperienze di vita e che ti sono vicine, forse senza neppure esserne consapevoli, quando più ne hai bisogno e ti aiutano, magari solamente con una battuta arguta, ad andare avanti e a renderti consapevole che comunque la vita è bella e va vissuta con consapevolezza e con allegria anche se non hai troppa voglia di sorridere.
                            Grazie di cuore a tutti voi
                            Gabriella

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                            • #15
                              io tanti erimi, tanti fossimi.
                              giusto giusto leggo le etichette. però me l'ha detto alessandro prima di coquinaria.
                              anzi, ora che ci penso prima cucinavo di più e ora m'è passata la voglia.
                              Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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