Non l'avessi mai fatto!
Ma specialmente non l'avessi mai detto. E sopratutto non avessi confessato la colpa di fronte ad un rinomato e conosciuto chef di Bologna, ad una miriade di estimatori del vino in oggetto e , udite! udite! al nostro Toschino nazionale.
Non l'avessi mai detto!
E che sarà mai....Era una serata afosa. Io , vagando per casa in camiciola che non apriresti mai la porta neppure alle tue sorelle, scalza, avevo intenzione di arrostire un paio di alette di gallina che rimangono tra le cose che posso pure morire dovessero estinguersi. Insomma, vedo una bottiglia di Turriga che mi avevano regalato gli Argiolas. Lo prendo e dico" Vediamo che sapore ha". Ma prima lo metto in frigo. Che sia bello fresco, penso.
Quando lo assaggio mi dico" Tutto qui?".
A " loro" ho confessato tutto nei dettagli e non mi basterà la fine dell'estate per dimenticare come mi hanno guardato.
Che ho fatto? Ho riso come una matta. E ho detto:" E che sarà mai?"
Mi ha difeso un po' solo Mariella. Ma avevo già intuito che mi vuole un gran bene.
( La mia folle paura è che lo venga a sapere la Annina....)
Ok! Vedo di farmi perdonare. Ho forse mai detto di intendermi di vini? Di saper cucinare? Mai detto.Me lo ricorderei, nel caso. L'avessi detto sarebbe stato di sicuro dopo un assaggio di Turriga . non mi è piaciuto da freddo.figuriamoci da caldo (e qui, me le sto' andando tutte a cercare....)
Ho capito. stavo parlando di dolci....Iniziamo?

Spuma al caffè con coperchio di frolla
Per la spuma
Vers.1:
400 gr di panna liquida fresca
50 gr di zucchero semolato
100 gr di cioccolato fondente al 70%
2 gr di gelatina idratata e tamponata
Caffè liofilizzato qb
Far fondere il cioccolato fondente. Far scaldare la panna, aggiungere il caffè liofilizzato fino ad ottenere un gusto deciso di caffè, lo zucchero semolato e la gelatina. Versare il tutto sul cioccolato e rimescolare perfettamente. Passare al passino per due volte, far freddare fino a circa 40°C e poi versare nel sifone. Caricare con 1-2 bombolette di gas , agitare e riporre in frigo sistemando il sifone capovolto.
Vers.2:
2 tuorli
50 gr di zucchero semolato
400 gr di panna liquida fresca
2 gr di gelatina idratata e tamponata
100 gr di cioccolato fondente
caffè liofilizzato q.b
Con i tuorli, lo zucchero e la panna, realizzare una crema inglese. Aggiungere la gelatina e continuare come nella preparazione della versione n.1.
Per il coperchio di frolla
Pate sucrèe (di S. Gaudard)
Ingr:
150 gr di burro
95 gr di zucchero al velo
30 gr di farina di mandorle
Vaniglia in polvere
1 uovo intero
250 gr di farina
2 pizzichi di sale di maldon
2 cucchiaini di caffè liofilizzato
Lavorare il burro per renderlo bel liscio ed omogeneo. Aggiungere, uno alla volta, tutti gli ingredienti fino ad ottenere una massa non troppo lavorata. Conservare in frigo per almeno un'ora. Stendere la pasta, ritagliare con un coppapasta a bordi lisci delle forme tonde del diametro delle tazzine. Con un coltellino affilato ritagliare dei rettangoli di pasta per il manico dei coperchi. Nel frattempo, fare anche dei cilindretti di carta forno che andranno poggiati sui dischi in modo da sostenere i rettangolini di frolla e non farli cadere in cottura. Far freddare ancora in frigo per circa 30 minuti. Infornare a 180°C per 10 minuti.
Presentazione:
Scegliere delle tazzine di vetro trasparente. Sifonare un po' di crema, decorare con piccole perle di cioccolato e chiudere con un coperchio di pasta sucrèe. Spolverizzare con poco cacao amaro in polvere.
Era meglio se tacevo, vero?
Ma specialmente non l'avessi mai detto. E sopratutto non avessi confessato la colpa di fronte ad un rinomato e conosciuto chef di Bologna, ad una miriade di estimatori del vino in oggetto e , udite! udite! al nostro Toschino nazionale.
Non l'avessi mai detto!
E che sarà mai....Era una serata afosa. Io , vagando per casa in camiciola che non apriresti mai la porta neppure alle tue sorelle, scalza, avevo intenzione di arrostire un paio di alette di gallina che rimangono tra le cose che posso pure morire dovessero estinguersi. Insomma, vedo una bottiglia di Turriga che mi avevano regalato gli Argiolas. Lo prendo e dico" Vediamo che sapore ha". Ma prima lo metto in frigo. Che sia bello fresco, penso.
Quando lo assaggio mi dico" Tutto qui?".
A " loro" ho confessato tutto nei dettagli e non mi basterà la fine dell'estate per dimenticare come mi hanno guardato.
Che ho fatto? Ho riso come una matta. E ho detto:" E che sarà mai?"
Mi ha difeso un po' solo Mariella. Ma avevo già intuito che mi vuole un gran bene.
( La mia folle paura è che lo venga a sapere la Annina....)
Ok! Vedo di farmi perdonare. Ho forse mai detto di intendermi di vini? Di saper cucinare? Mai detto.Me lo ricorderei, nel caso. L'avessi detto sarebbe stato di sicuro dopo un assaggio di Turriga . non mi è piaciuto da freddo.figuriamoci da caldo (e qui, me le sto' andando tutte a cercare....)
Ho capito. stavo parlando di dolci....Iniziamo?

Spuma al caffè con coperchio di frolla
Per la spuma
Vers.1:
400 gr di panna liquida fresca
50 gr di zucchero semolato
100 gr di cioccolato fondente al 70%
2 gr di gelatina idratata e tamponata
Caffè liofilizzato qb
Far fondere il cioccolato fondente. Far scaldare la panna, aggiungere il caffè liofilizzato fino ad ottenere un gusto deciso di caffè, lo zucchero semolato e la gelatina. Versare il tutto sul cioccolato e rimescolare perfettamente. Passare al passino per due volte, far freddare fino a circa 40°C e poi versare nel sifone. Caricare con 1-2 bombolette di gas , agitare e riporre in frigo sistemando il sifone capovolto.
Vers.2:
2 tuorli
50 gr di zucchero semolato
400 gr di panna liquida fresca
2 gr di gelatina idratata e tamponata
100 gr di cioccolato fondente
caffè liofilizzato q.b
Con i tuorli, lo zucchero e la panna, realizzare una crema inglese. Aggiungere la gelatina e continuare come nella preparazione della versione n.1.
Per il coperchio di frolla
Pate sucrèe (di S. Gaudard)
Ingr:
150 gr di burro
95 gr di zucchero al velo
30 gr di farina di mandorle
Vaniglia in polvere
1 uovo intero
250 gr di farina
2 pizzichi di sale di maldon
2 cucchiaini di caffè liofilizzato
Lavorare il burro per renderlo bel liscio ed omogeneo. Aggiungere, uno alla volta, tutti gli ingredienti fino ad ottenere una massa non troppo lavorata. Conservare in frigo per almeno un'ora. Stendere la pasta, ritagliare con un coppapasta a bordi lisci delle forme tonde del diametro delle tazzine. Con un coltellino affilato ritagliare dei rettangoli di pasta per il manico dei coperchi. Nel frattempo, fare anche dei cilindretti di carta forno che andranno poggiati sui dischi in modo da sostenere i rettangolini di frolla e non farli cadere in cottura. Far freddare ancora in frigo per circa 30 minuti. Infornare a 180°C per 10 minuti.
Presentazione:
Scegliere delle tazzine di vetro trasparente. Sifonare un po' di crema, decorare con piccole perle di cioccolato e chiudere con un coperchio di pasta sucrèe. Spolverizzare con poco cacao amaro in polvere.
Era meglio se tacevo, vero?

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