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  • Gravlax

    Gravlax

    Natale si avvicina.

    Un piatto che compare spesso sulle ricche tavole di Natale è il salmone affumicato.

    Negli ultimi anni però il prodotto commerciale ha subito notevoli degradi organolettici. Addirittura, mi risulta che buona parte del prodotto in commercio non è neanche più affumicato, ma solo siringato con aroma fumo. Solo se si acquista del salmone selvaggio scozzese o canadese si riesce a mangiare un prodotto di buon livello qualitativo, ma ovviamente a costi esorbitanti (si parla di 150 Euro al kg e più).

    A questo punto io, da vari anni, preferisco prepararmi per Natale un salmone marinato casalingo con una ricetta originale svedese, con la quale si riesce ad ottenere un prodotto gustoso che, a mio giudizio, è molto meglio del salmone affumicato commerciale, meno sensoso e molto più delicato e profumato.

    Il nome originale di questa ricetta svedese è "gravlax" che è una contrazione di "gravad lax" che letteralmente significa salmone nella fossa.
    Il nome deriva dalla usanza di origine medioevale quando, per conservare il salmone, i pescatori svedesi salavano il pesce e lo conservavano in fosse sulla spiaggia; in tal modo il pesce fermentava anche.

    La moderna ricetta svedese prevede solo una marinatura a freddo con sale e zucchero ed una aromatizzazione con aneto ed altre spezie.
    Il "gravlax" è, insieme con le aringhe, il piatto principale del buffet tradizionale natalizio svedese che si chiama "smorgasbord" (sulla parola va messa qualche dieresi e qualche altro segno strano su alcune vocali, ma io non conosco lo svedese).

    Questo piatto viene normalmente accompagnato con crostini alla piastra di pane di segale tipo svedese; si tratta di un pane, a nome "limpa", che viene preparato con un misto di farina di segale integrale e farina di frumento e aromatizzato con semi di kummel, semi di anice e semi di cumino.

    Il piatto viene poi accompagnato da una salsa emulsionata agrodolce alla senape anch'essa appartenente alla tradizione svedese che si chiama, come il piatto, 'salsa gravlax....

    In alternativa il salmone può essere condito solo con qualche goccia di limone, mentre, ma in questo caso, i crostini devono essere imburrati.

    Io preparo questo piatto in abbondanza perché oltre quello che consumo nella mia famiglia ho sempre qualche prenotazione da parte di qualche amico. Ad esempio quest'anno un fletto lo devo spedire a mio fratello che andrà a trascorrere il Natale ad Aosta (glielo spedirà lunedi 21 con posta celere), mentre un altro filetto devo regalarlo ad un amico che me lo ha richiesto.

    Sabato quindi ho acquistato un salmone arrivato fresco dalla Norvegia il giorno precedente del peso di 7,900 kg





    Per avere idea delle dimensioni tenete presente che il tavolino di servizio che ho in cucina misura in lunghezza 70 cm e notere che il pesce sporge dai bordi per qualche centimetro.

    Ad ogni modo per questa ricetta è necessario che il salmone utilizzato pesi almeno 4 kg, perché altrimenti i filetti che se ne ricavano sono troppo sottili e la marinatura non viene molto bene.

    Se si vuole preparare un quantitativo minore occorre acquistare solo un trancio di salmone appartenente ad un pesce di almeno 5 kg.

    Per ottenere un ottimo prodotto è necessario che il salmone sia freschissimo, quindi consiglio di informarsi dal proprio pescivendolo di fiducia in quali giorni arriva il prodotto fresco dalla Norvegia (perché abitualmente i salmoni freschi in Italia vengono importati dalla Norvegia) ed acquistarlo proprio nel giorno di arrivo o in quello successivo.

    Il salmone fresco normalmente si acquista già eviscerato.
    Il mio era stato anche squamato e privato delle varie pinne esterne.

    Appena giunti a casa la prima operazione è la sfilettatura.

    Questa, per un pesce di queste dimensioni, è una operazione piuttosto delicata.
    Occorre disporre di un coltello di qualità adatto alla sfilettatura con lama lunga e sottile e soprattutto flessibile.

    Io procedo così.

    Con un coltello pesante da chef trancio al salmone la testa e la coda.
    Poi infilo la punta del coltello a sfilettare alla attaccatura della testa lateralmente alla pinna dorsale; infilo il coltello per tutta la lunghezza fino a farlo sporgere per almeno 10 cm dalla pancia; poi si inizia a tagliare
    scendendo verso la coda facendo scivolare la lama del coltello sulla superficie della colonna vertebrale seguendone le naturali asperità .
    Se si ha esperienza questa operazione riesce a separare perfettamente il filetto senza creare scalini sulla superficie interna di taglio e lasciando pochissimo sfrido di carne attaccato alla lisca.

    Si procede poi alla stessa maniera per il secondo filetto.

    Una volta ricavati i filetti occorre rifilare longitudinalmente la pancia per una larghezza di circa 5 cm in modo da asportare la parte ventrale che è la più grassa.

    Questa parte la congelo per utilizzarla successivamente o per condire della pasta o per preparare un patè.

    Ora bisogna provvedere ad eliminare tutte le spine residue che sono state tranciate nella operazione di sfilettatura e sono nella massa del filetto.
    Le spine residue vanno individuate facendo scorrere con leggerezza i polpastrelli delle dita in tutte le direzioni.
    Non appena individuate la presenza di una spina occorre afferrarla con la pinzetta apposita per spinare e sfilarla dalla carne del filetto senza strappare la polpa.

    I filetti vanno poi puliti e pareggiati asportando via piccole parti grasse che possono esserci nelle adiacenze della pinna dorsale ed alla attaccatura della testa.

    Alla fine poi, nel mio caso ho suddiviso i due filetti ciascuno in due parti.

    Nel mio caso ho ricavato i due semifiletti lato testa del peso di 1300 g ciascuno e i due semifiletti lato coda del peso di 1100 g ciascuno.





    A titolo di esempio nella foto potete vedere i due semifiletti di coda disposti in una vassoio di alluminio per la successiva operazione.

    I filetti preparati vanno dispoti in vassoi di alluminio con la parte della pelle disposta verso il basso.

    Si prepara ora la seguente miscela.

    50 g di sale marino grosso per kg di filetto
    50 g di zucchero di canna semerara per kg di salmone
    2 g di pepe bianco in grani per kg di salmone
    2 g di pepe rosa (shinus) per kg di salmone
    1 chucchiaino di semi di aneto per kg di salmone
    1 cucchiaino di aneto in foglie per kg di salmone

    I due pepi vanno preventivamente pestati al mortaio.

    Spargere uniformemente la miscela sui filetti.
    Pressare con le mani e massaggiate per aiutare l'assorbimento.





    Nella foto potete vedere i due semi filetti di di testa cosparsi della miscela.

    Avvolgere la teglia in pellicola trasparente e porre sopra una tavola di legno grande circa quanto la teglia.
    Poggiate sulla tavola di legno un paio di pesi da 1 kg.
    Ponete la teglia in frigorifero.





    In foto potete vedere le mie due teglie impilate con i pesi pronte per essere messe in frigorifero.

    Nei successivi tre giorni, ogni dodici ore procedere con le seguenti operazioni.

    Togliere la pellicola e togliere con delicatezza i filetti dalla placca.
    Scolare accuratamente il liquido che si sarà formato nella placca.
    Asciugare la placca con carta da cucina e riporre i filetti.
    Massaggiarli dolcemente.
    Richiudere con pellicola, rimettere la tavola di legno ed i pesi.
    Il tutto di nuovo in frigo.

    Dopo tre giorni non dovreste più trovare liquido nella placca e non dovrebbe esserci più traccia di granelli di sale e zucchero sulla superficie dei filetti.
    Se così non fosse continuare ancora per un giorno.

    A questo punto il filetto è pronto per essere consumato.

    Va affettato obliguo a 60° molto sottile con l'apposito coltello da salmone a lama lunga sottile ed alveolata.

    Va servito con i crostini di pane di segale svedese tostati alla griglia.

    Se non avete molta esperienza nel taglio del salmone, l'operazione risulta facilitata se prima di tagliarlo ponete il filetto in freezer per 15 minuti;
    la carne si rassoderà e l'operazione di taglio sottile e inclinato risulterà facilitata.

    Come condimento la ricetta originale svedese prevede una salsa emulsionata agrodolce a base di senape (chiamata
    salsa gravlax).

    In alternativa è possibile condire le fettine di salmone con succo di limone ed accompagnarle con i crostini imburrati.

    Questo salmone si conserva in frigorifero avvolto in pellicola tranquillamente per 30 giorni.

    Puà anche essere congelato ed in tal caso può essere conservato per 3 o 4 mesi.

    Salsa gravlax

    senape di digione 3 cucchiai
    zucchero di canna 1 cucchiaio
    aceto di mele 1 cucchiaio
    olio evo 100 gr
    aneto in foglie 1 o 2 cucchiai
    sale e pepe

    Mettere senape zucchero e aceto in una bastardella.
    Mescolare con fruste elettriche a velocità minima.
    Aggiungete l'olio a filo come per la maionese.
    La salsa monta come una maionese perché la senape contiene molecole tensioattive che svolgono la stessa funzione che è svolta dalle molecole del tuorlo d'uovo nel caso della maionese.
    Alla fine si aggiungono foglie di aneto tritate.

    Nei prossimi giorni vi posterà la foto dei filetti pronti quando avranno assorbito tutta la miscela di sale e zucchero.

    Un po' di conti.

    Il salmone costava 8 Ero al kg; il pescivendolo per il mio esemplare mi ha arrotondato il prezzo a 60 Euro.
    Ho ricavato filetti per un totale di 4,800 kg
    Considerando anche il costo dei componenti della miscela arriviamo ad un costo di circa 13 Euro al kg.

    Un cordiale saluto a tutti

    Giampaolo

  • #2
    GP, anche noi a casa lo facciamo così... ci ha dato la ricetta un mio cugino chef insegnante di scuola alberghiera.
    Ti dirà che dopo anni passati a mangiarlo soltanto, perché lo faceva mia mamma, l'anno scorso ho avuto il piacere di sfilettarmelo e pulirmelo da sola.... una soddisfazione! Metà l'ho portato al compleanno della pina56, l'altra metà l'ho fatta imbustare sottovuoto dal mio macellaio, e ho potuto conservarlo per un po'!
    A me piace moltissimo, e lo faremo anche quest'anno a Natale.
    ...fatti non foste a viver come bruti...

    http://www.emanuelepolverelli.it/Sit...Benvenuto.html

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    • #3
      Pubblicato originariamente da graziella66 Visualizza il messaggio
      GP, anche noi a casa lo facciamo così... ci ha dato la ricetta un mio cugino chef insegnante di scuola alberghiera.
      Ti dirà che dopo anni passati a mangiarlo soltanto, perché lo faceva mia mamma, l'anno scorso ho avuto il piacere di sfilettarmelo e pulirmelo da sola.... una soddisfazione! Metà l'ho portato al compleanno della pina56, l'altra metà l'ho fatta imbustare sottovuoto dal mio macellaio, e ho potuto conservarlo per un po'!
      A me piace moltissimo, e lo faremo anche quest'anno a Natale.
      Cara Graziella,

      ti faccio i miei complimenti perché sfilettare un salmone è operazione tutt'altro che facile.

      Per quanto riguarda il gusto sono d'accordo con te per la sua bontà ; quando si è provato un salmone fresco marinato in casa, il salmone affumicato industriale diventa immangiabile.
      In estate poi con questo salmone si possono ricavare delle gustosissime e freschissime preparazioni a base di tartare.

      Un caro saluto

      Giampaolo

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      • #4
        lo fanno anche all'ikea con i trucioli che avanzano
        Fiera produttrice dei biscotti al burro mangiati anche da Lastefi!

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        • #5
          Pubblicato originariamente da la Sua fra Visualizza il messaggio
          lo fanno anche all'ikea con i trucioli che avanzano
          La tartare intendi?

          Gp

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          • #6
            L'ultima volta l'ho fatto mischiando il sale normale a quello affumicato, mi è piaciuto molto.
            Perà lo lascio solo un giorno in frigorifero.
            Vabbè che ne faccio quantità decisamente minori.
            ( per fare le fettine sottilissime va bene anche il coltello in ceramica).
            "Cannella bruna e calda come la pelle per trovare qualcuno che ti prenda per mano. Seme di coriandolo, rotondo come la terra, per farti vedere chiaro. Trigonella contro la discordia. Zenzero per il coraggio profondo di chi sa quando dire no."
            Da: " La Maga delle Spezie". Chitra Banerjee Divakaruni.

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            • #7
              La prima volta l'ho mangiato al primo compleanno di coquinaria, nel 2001 sotto il noce della mamma della Babette, fatto dal mio "fratellone" Fabri che adesso ci guarda da lassù.
              Era davvero speciale. L'ho poi rimangiato a casa di Barbara al raduno di giugno di qualche anno fa.
              Per me ha il sapore di "coquinaria"

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              • #8
                vero Ross..
                anche io ne vado matta, e sarei anche bravissima a sfilettare. solo che non riesco a trovare l'aneto
                People who say
                money can't buy you happyness
                Don't know where to shop..

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                • #9
                  Vale ma l'aneto per la salsina o da mettere sul pesce?
                  neanch'io lo trovo con facilità (cioè, a milano si trova facilmente all'esselunga, solo che io non vado all'esselunga a fare la spesa ), ma lo faccio lo stesso. secondo me è buonissimo uguale

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                  • #10
                    Anche per me ha il sapore di Coquinaria, e ogni volta che lo preparo penso sempre a Fabri che me lo ha fatto conoscere.
                    Quando non trovo l'aneto, anche se non è a stessa cosa uso il finocchietto selvatico che ho in giardino, però Vippi hai mai provato ad ordinarlo appositamente dal fruttivendolo? A me lo hanno procurato in vaschette lo scorso Natale, basta non chiedere il prezzo....

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                    • #11
                      Pubblicato originariamente da Neera Visualizza il messaggio
                      L'ultima volta l'ho fatto mischiando il sale normale a quello affumicato, mi è piaciuto molto.
                      Perà lo lascio solo un giorno in frigorifero.
                      Vabbè che ne faccio quantità decisamente minori.
                      ( per fare le fettine sottilissime va bene anche il coltello in ceramica).
                      Cara Neera,

                      è interessante questa idea di usare il sale affumicato.
                      Conferisce gusto affumicato al samone marinato?
                      Dove trovi questo sale affumicato?

                      Sul tempo di permanenza in frigo non sono d'accordo.
                      24 ore non sono assolutamente sufficienti a che il sale e lo zucchero penetrino nell'intero spessore del filetto; tieni presente che penetrano da un solo lato perché il lato pelle è impermeabile.
                      Ne è conferma il fatto che se porti via dopo 24 ore tutto il liquido che si è formato, per le successive 48 ore ne fuoriesce ancora: significa che sale e zucchero continuano ad agire sulle cellule più interne determinando ulteriore fuoriuscita di acqua e grassi.
                      Altro fatto è che dopo 24 ore rimane ancora parecchio sale sulla superficie del filetto ed, ai fini della conservabilità , è necessario che tutto il sale sia assorbito; io aggiungo 50 g di sale per kg di salmone per garantire almeno un assorbimento di 40 g per kg che è normalmente considerato il minimo per una buona conservabilità , considerando che una piccola parte di sale viene portato via dal liquido che si spurga.
                      Il fatto che tu prepari quntità minori non incide perché il tempo di marinatura dipende solo dallo spessore del filetto; nel caso del mio attuale salmone, che è parcchio grande con spessore del filetto di quasi 5 cm, ancora stasera a distanza di 72 ore dalla preparazione ho trovato e spurgato liquido nel fondo delle teglie.

                      Sul coltello sono d'accordo con te che il coltello in ceramica consente tagli di estrema precisione e molto sottili, solo che, almeno io, non ho mai visto un coltello in ceramica con lama lunga e sottile come è necessario per il taglio inclinato a 60° del salmone; con un coltello a lama larga è difficile effettuare la rotazione della lama a fine taglio quando in prossimità della pelle occorre che la lama ruoti in posizione praticamente orizzontale.

                      Ciao

                      Giampaolo

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                      • #12
                        Pubblicato originariamente da Rossanina Visualizza il messaggio
                        La prima volta l'ho mangiato al primo compleanno di coquinaria, nel 2001 sotto il noce della mamma della Babette, fatto dal mio "fratellone" Fabri che adesso ci guarda da lassù.
                        Era davvero speciale. L'ho poi rimangiato a casa di Barbara al raduno di giugno di qualche anno fa.
                        Per me ha il sapore di "coquinaria"
                        Bene!

                        Vuol dire che aggiungeremo alla lista dei sapori fondamentali (dolce, amaro, salato, acido e umami) un sesto sapore fondamentale che battezzeremo "sapore coquinaria" e lo identificheremo con il gusto del salmone marinato.

                        Un caro saluto

                        Giampaolo

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                        • #13
                          Pubblicato originariamente da Vippi Visualizza il messaggio
                          vero Ross..
                          anche io ne vado matta, e sarei anche bravissima a sfilettare. solo che non riesco a trovare l'aneto
                          Cara Vippi,

                          guarda che io abitualmente utilizzo semi e foglie di aneto secchi che si trovano molto facilmente in erboristeria.

                          Ciao

                          Giampaolo

                          Commenta


                          • #14
                            Ho una domanda
                            il massaggio speziato serve a fare assorbire le spezie. Questo passaggio serve a dare più sapore oppure a migliorare la cottura?
                            Con quali altri pesci si può usare questo metodo e quale cottura è più adeguata ai pesci massaggiati con le spezie?
                            Visita la nuova sezione Dove siamo perché i Coquinari sono coquinari fino in capo al mondo!

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                            • #15
                              E' BUONISSIMO. IO L'HO SCOPERTO L'ANNO SCORSO , PER CASO,DEVO DIRE CHE LA PRIMA VOLTA CHE L'HO FATTO ERA ECCEZIONALE, UN'ALTRA VOLTA E' RIUSCITO UN O' SALATO. FORSE HO MESSO TROPPO SALE. NON L'HO PESATO!!!!.
                              MINA

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                              Operazioni in corso..
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