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  • #91
    tanto valeva metterci la cipolla
    http://www.uaar.it
    http://www.cicap.org/new/index.php
    http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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    • #92
      cansy, non frustrare i miei tentativi di cucina fusion...

      anzi, di cucina della sottrazione (in questo caso, ho sottratto i bucatini )
      Poor people have big TV's. Rich people have big libraries.
      La cuoca che copia

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      • #93
        io sono per la cucina logaritmica
        http://www.uaar.it
        http://www.cicap.org/new/index.php
        http://www.flickr.com/photos/rossopersempre/sets/72157626647765870/show/

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        • #94
          io per quella esponenziale... e mo come la mettiamo?

          apriamo apposito topo e dibattiamo lì?
          Poor people have big TV's. Rich people have big libraries.
          La cuoca che copia

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          • #95
            Pubblicato originariamente da annaginger Visualizza il messaggio
            ma ho dimenticato i bucatini.
            Nell'amatriciana (e nella gricia) vanno gli spaghetti, non i bucatini.

            Il pecorino di Amatrice poteva essere sostituito con un qualsiasi pecorino abruzzese (dei monti della Laga).
            Francesco

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            • #96
              Quando andai ad Amtrice in un ristorante mi dissero che la vera amtriciana era bianca e che i bucatini si usano a Roma e non ad Amatrice.
              Alessandra

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              • #97
                Pubblicato originariamente da @lex Visualizza il messaggio
                Quando andai ad Amtrice in un ristorante mi dissero che la vera amtriciana era bianca e che i bucatini si usano a Roma e non ad Amatrice.
                Infatti. Ã?? quello che io e altri stiamo dicendo da giorni. L'amatriciana non è un piatto romano. A Roma è diventata matriciana (per aferesi derivante dalla discrezione dell'articolo) ed è una sua mala copia.
                Francesco

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                • #98
                  alla tua domanda, Anna, rispondo con un "è buooooona"
                  Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni(A. Campanile) www.ricettelle.blogspot.com

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                  • #99
                    La vera amatriciana va cercata non nei ricettari della cucina romana bensì in quelli della cucina napoletana.

                    Amatriciano è un aggettivo geografico, relativo alla cittadina di Amatrice, che fino al 1860 faceva parte del Regno di Napoli (poi delle Due Sicilie), dipartimento dell'Abruzzo ultra I. Dopo l'annessione al Regno di Sardegna, poi ribattezzatosi Regno d'Italia, Amatrice passà alla provincia di Aquila degli Abruzzi (che altro non era che il dipartimento dell'Abruzzo ultra II chiamato provincia in base alla nomenclatura sabauda, e assumente il nome del capoluogo in base ai criteri di Rattazzi). Solo nel 1927, sotto il Fascismo, il comune passà sotto l'attuale provincia di Rieti (istituita per scorporo dalle province dell'Aquila e dell'Umbria) e solo nel 1970, in applicazione del titolo V della parte II della Costituzione, furono istituite le regioni a statuto ordinario e la provincia di Rieti fu assegnata al Lazio. Sino ad allora era considerata Abruzzo.

                    Quanto sopra sopra vale anche per Grisciano, frazione del comune di Accumoli da cui trae il nome la Gricia/Griscia, considerata l'antesignana dell'amatriciana.
                    Ultima modifica di afragolese; 30/06/2010, 13:01.
                    Francesco

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