Quando andai ad Amtrice in un ristorante mi dissero che la vera amtriciana era bianca e che i bucatini si usano a Roma e non ad Amatrice.
Infatti. Ã?? quello che io e altri stiamo dicendo da giorni. L'amatriciana non è un piatto romano. A Roma è diventata matriciana (per aferesi derivante dalla discrezione dell'articolo) ed è una sua mala copia.
La vera amatriciana va cercata non nei ricettari della cucina romana bensì in quelli della cucina napoletana.
Amatriciano è un aggettivo geografico, relativo alla cittadina di Amatrice, che fino al 1860 faceva parte del Regno di Napoli (poi delle Due Sicilie), dipartimento dell'Abruzzo ultra I. Dopo l'annessione al Regno di Sardegna, poi ribattezzatosi Regno d'Italia, Amatrice passà alla provincia di Aquila degli Abruzzi (che altro non era che il dipartimento dell'Abruzzo ultra II chiamato provincia in base alla nomenclatura sabauda, e assumente il nome del capoluogo in base ai criteri di Rattazzi). Solo nel 1927, sotto il Fascismo, il comune passà sotto l'attuale provincia di Rieti (istituita per scorporo dalle province dell'Aquila e dell'Umbria) e solo nel 1970, in applicazione del titolo V della parte II della Costituzione, furono istituite le regioni a statuto ordinario e la provincia di Rieti fu assegnata al Lazio. Sino ad allora era considerata Abruzzo.
Quanto sopra sopra vale anche per Grisciano, frazione del comune di Accumoli da cui trae il nome la Gricia/Griscia, considerata l'antesignana dell'amatriciana.
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